Già da qualche giorno stavo facendo molto per prepararmi: camminate, scale, sport col socio

Giovedì 29 aprile mi chiamano dall'ospedale per dirmi la data del day hospital, gli dico cheè da un paio di giorni che ho contrazioncine dolorose la notte e non dolorose di giorno, mi dicono di andare lì per un tracciato. Vado, tracciato ok, c'è qualche contrazione ma sono le Braxton...però il collo è pervio al dito...dai che forse si smuove qualcosa!!!
Venerdì 30 aprile mi sveglio tranquilla, faccio colazione, vado al bagno e...mi stappo!!! Poi vado a fare una bella passeggiata...comincio a sentire qualcosa di diverso, qualche contrazione dolorosa, ma molto distanti tra loro. Nel pomeriggio vado con la mia piccolina a mangiare un gelato, la porto al parco...insomma, mi sento bene, nulla di diverso rispetto agli altri giorni.
La sera, decido di dare una smossa al tutto e metto all'opera il mio maritino...e alle 23:40 comincio a sentire contrazioni di circa 30 - 40 secondi ogni 5 - 10 minuti. Verso l'una faccio una doccia calda per vedere se si fermano, ma no...alle 3 noto delle macchie di sangue quando vado a fare pipì...chiamo l'opedale, mi dicono di andare...forse ci siamo!!!

Arriva mia suocera, un bacio alla mia piccola Gemma che stava dormendo e via! Arriviamo in ospedale alle 4 e 15 circa, mi mettono al monitoraggio, alle 5 mi visitano: 3 centimetri, mi ricoverano!!!!

E così cominciamo: le contrazioni sono fortine e regolari, ma tutte di pancia, per cui abbastanza sopportabili, come una fortissima mestruazione. Unico problema: comincio ad avere fame, ma siccome è un travaglio di prova, e potrebbero dovermi fare un cesareo in ogni momento, non mi lasciano mangiare granchè, solo un te con fette biscottate e un cioccolatino.
Alle 11 sono a 5 centimetri, ma arriva il panico: le contrazioni sembrano diminuire e diradarsi…chiedo lumi all’ostetrica di turno, che però non è molto esplicativa…per fortuna alle 16 cambia il turno ed arriva coleì che sarà la mia spalla: mi visita e mi dice che siamo ad 8 centimetri…via in sala travaglio

Per prima cosa mi rompe il sacco, poi, dopo essersi accertata che non ci sono problemi, mi mette il monitoraggio senza fili per lasciarmi muovere liberamente; mi da anche un paio di flebo di glucosata, visto che sono sempre a digiuno…
Alle 18 raggiungo quota 10 centimetri, allora mandiamo un messaggio ai nonni…ci siamo quasi! Ed è qui che cominciano le contrazioni forti e dolorose ma…invece di darmi l’istinto di spingere, continuano ad essere tutte di pancia…che succede? A quanto pare il pupetto è ancora nel collo dell’utero e non si incanala…ed inizia lo show: aiutata dall’ostetrica e da mio marito comincio a provare a spingere in varie posizioni: distesa tenendomi le gambe, distesa tenendomi sulla testiera del letto, a carponi sul letto, accovacciata, in piedi…ma niente, tanto tanto male e nessun istinto di spingere.
Verso le 20 comincio a perdere fiducia: non dormo dal riposino del giorno prima, non mangio dalla cena del giorno prima, sono stanca distrutta, non ho le contrazioni giuste, non riesco a spingere…mio marito e l’ostetrica mi spronano: sei arrivata fino a qui, forza, il tuo sogno di partorire naturalmente si sta avverando, non mollare ora…
Ad un certo punto mi metto a urlare ‘basta, non ce la faccio più, è una tortura!!!!’ …stavo per mollare, ero davvero distrutta…allora l’ostetrica prende la decisione: si va in sala parto!!! Sono le 21 e 15 circa, arrivo dentro e vedo che mi attende una task force: anestesista in caso di cesareo d’urgenza, ginecologo, puericultrice, pediatra, tirocinanti, l’ostetrica che mi aveva seguito nel corso pre parto, infermiere, e mio marito…sono tutti lì per me e il mio bimbo.
Mi stendo sul lettino e ricomincio a provare a spingere: sul lettino è più facile con le staffe e tutto il resto, l’anestesista mi sta accanto e mi incita, mio marito e l’ostetrica pure, ad un certo punto sento dire ‘vedo la testa!!!’ ed è quello che mi da la forza…ci provo ancora, sento che mi fanno l’episiotomia, poi l’ostetrica guarda il ginecologo e vedo che lui si avvicina con la ventosa in mano. Arriva la contrazione, una, due, tre spinte…ed eccolo qui, il mio Robertino!!!! Piange un momento, poi me lo mettono sul petto, lui fa la pipì, mi guarda e…prende il sonno!!!
Io sono come sotto l’effetto del gas esilarante: rido come una sc**a, non ricordo nemmeno quello che ho detto…so che sento la placenta che esce, chiedo di farmela mostrare (col cesareo non ero riuscita a vederla), poi mi cuciono: dico al dottore ‘mi raccomando, faccia un bel lavoro!’ e poi mi sottopongo alla tortura dei punti, che forse sono peggio delle contrazioni!
Una volta ricucita, mi riportano in camera, mi aspettano mio marito, mia mamma, mio papà e mio nonno: vengo a sapere che mia mamma era fuori della porta e ha sentito praticamente tutta l’ultima parte del parto…poi finalmente me lo portano, il mio ometto…si attacca subito al seno e…comincia la nuova avventura!!!