Alle 23.30 mi mandano in camera a dormire, con le costole indolenzite dai calci, dopo la visita che ha esito negativo e dopo che il monitor aveva registrato contrazioni molto ravvicinate ma indolori...e mi dicono domani mattina decidiamo...decidiamo per il cesareo ovviamente..
Mando via mio marito, e mi metto a letto.
Dopo mezz'ora sento sento un dolore fortissimo e un "rumore" dentro di me e mi ritrovo inondate di acque....la mia compagna di stanza mi dice di chiamare l'infermiera, e di far tornare mio marito, che era già quasi a casa.
Con la sedia a rotelle arrivo giù in sala travaglio e l'ostetrica mi guarda come a dire: ma non avevo detto niente parti di notte??? e io le sorrido e dico: dicevamo???
Mio marito arriva in men che non si dica, mi riattaccano al monitor, è mezzanotte e qualcosa e iniziano le contrazioni. Noi cerchiamo di respirare, scherzare, Davide balla al ritmo del cuore di Jacopo...poi si vergogna perchè l'ostetrica lo vede da dietro il paravento e scoppia a ridere....ci abbassano le luci e ci lasciano in pace e comincia la nostra notte insieme, in cui veniamo interrotti solo il minimo indispensabile dall'ostetrica Dolores.....le contrazioni sono ravvicinatissime e l'ostetrica mi dice che l'anestesista non c'è, ma siccome le trova "disumane" prova a farmi un antispastico inframuscolo per distanziarle...il farmaco brucia da morire e le dico: già mi bastava il dolore che avevo, adesso viene anche uno a strapparmi le unghie?? lei ride e si complimenta perchè non ho perso il senso dell'humor...non sa che fare la cretina è il mio modo di affrontare la paura che ho...

Certo che c'è poco da scherzare con sti ritmi....cerco di ricordarmi che un'amica febbrarina ha detto che se non respiri il dolore s'impossessa di te, e così faccio della respirazione il mio unico impegno, ed è vero, non elimini di certo il dolore ma lo dirigi, lo contieni...cerco di pensare al bambino, a una spiaggia delle maldive dove lo voglio portare, a quanto tempo ho aspettato prima di restare incinta....e il panico grazie a Dio non mi assale mai....
Mio marito mi dice quando la contrazione arriva e anche quando sta passando...ce le ho tutte sopra cento....
Alle cinque le visite di Dolores si intensificano, dopo un pò la dilatazione è completa e mi fa cominciare a provare le spinte sul lettino della sala travaglio...le contrazioni sono sempre più forti e dolorose ma tra una e l'altra mi appisolo....

A un certo punto mi dice di alzarmi e andare in sala parto, e una volta arrivati mi chiede se voglio partorire sul lettino o accovacciata...io guardo il lettino e dico: ACCOVACCIATA!!!!
Allora abbiamo bisogno del marito, dice, gli da uno sgabello e gli dice come tenermi, io mi accovaccio fra le sue gambe e lui mi tiene da sotto le ascelle....lei intanto in velocità sopra un telo per terra sistema i suoi strumenti, e iniziamo a spingere....lì, nel dolore più atroce che credo si possa provare (non ho mai provato una coltellata, ma insomma.....) sentivo solo la voce bellissima di Dolores, una voce da cantante di canzoni d'amore, che m'incitava, e i mille baci che mio marito mi dava sulla testa, non potendo accarezzarmi perchè mi teneva...a un certo punto tutti mi dicono che lo vedono e lo sento anche piangere, e con un ultimo sovrumano sforzo lo faccio uscire....Jacopo afferrato al volo sguscia via dalle mie gambe e anche da quelle di suo padre, fra le mani di Dolores che lo appoggia sul telo sul pavimento....Jacopo nato sul pavimento, da suo padre e sua madre, che insieme lo hanno partorito, come insieme lo avevano voluto...

Jacopo che deve sapere che si deve incominciare sempre dal basso e che gli uomini sono tutti uguali, e che al lettino, e a tutti i piani più alti, ci si deve arrivare dopo esserselo meritato...
Jacopo che è nato alle sei di una mattina piena di sole, incitato dalla voce di un angelo di nome Dolores che mi ha regalato una delle esperienze più belle della mia vita.
