La mia data presunta del parto era il 27 maggio (e io che, vista la pancia enorme che avevo, ero convinta di partorire moooolto prima). Comunque il 26 maggio iniziano i monitoraggi, un giorno sì e uno no!!!
Mattinate perse all'ospedale per sentirmi dire, la bimba tutto ok, ma là sotto è tutto sigillato!!! 
Mercoledì 4 giugno all'ennesimo monitoraggio il ginecologo di turno mi dice: qualcosa si è mosso, diciamo che un centimetro buono c'è 
, se non succede niente prima venerdì venga con la valigia che la ricoveriamo e sabato glielo induciamo !!! Il mio più grande incubo di tutta la gravidanza: l'induzione, era la fine che mi aspettava! E così venerdì 5 mi ricoverano, iniziano i monitoraggi, l'ecografie di controllo del liquido e le visite. Ero stata messa in una stanza con una ragazza in pieno travaglio da induzione con il gel, la vedevo stare da cani e pensavo: domani tocca a me 
! E invece .... ore 18.00 sento un grosso dolore tipo mestruale all'ennesima potenza che dura 10 secondi! Inizio a camminare in su e giù nel corridoio, chiamo mio marito e i miei genitori e sopratutto prego che sia l'inizio del parto naturale. E così è stato: nel giro di due ore mi si è scatenato il travaglio: contrazioni di 50 secondi ogni 2 minuti; alle 20 chiedo di essere visitata: siamo a 3 centimentri. Mi attaccano il monitoraggio: trenta minuti a sedere attaccata al monitoraggio, contrazioni che non mi davano il tempo di respirare ma ero felice: la mia piccoletta nasceva in modo naturale, senza gel o flebo di ossitocina. Alle 00.30 dopo aver camminato per tutto l'ospedale e essermi attacata modello lucertola al muro a ogni contrazione l'ostetrica mi visita e mi dice: è però siamo a 4-5. E io: fatemi l'epidurale!!! E lei mi dice ma stai andando propio bene. E io: proprio per questo la voglio!!! E così alle 01 mi fanno l'epidurale; una sensazione stranissima: sentivo la pancia indurirsi per le contrazioni, vedevo il computer del monitoraggio che rilevava le contrazioni un minuto sì e uno no e io che me la ridevo con mio marito. Tutto ad un tratto, verso le 02.30, smetto di ridere e dico all'ostetrica di staccarmi dal monitoraggio che devo andare assolutamente in bagno. Lei mi visita e mi dice: non è bisogno di andare in bagno, ma è bisogno di spingere, sei già a 10 centimetri e queste sono le contrazioni di spinta. E da lì sono passate 2 ore di inferno!!! Non riuscivo a trovare la posizione per spingere, le contrazioni mi toglievano il fiato e verso le 02.10 l'ostetrica mi dice che la piccoletta deve assolutamente nascere, quindi mi portano dalla sata travaglio alla sala parto; come vengo messa sul lettino e capisco che o la faccio nascere o in qualche modo me la devono tirare fuori, inizio a spingere come una pazza sia con che senza contrazioni; l'ostetrica dice che si vede la testina, mi giro verso mio marito che stava singhiozzando da chissà quanto tempo, un' ultima spinta ... sento un gran bruciore ed ecco alle 04.34 la mia AURORA 
sulla mia pancia: capisco che ora il senso della mia vita è lei. Arriva il ginecologo che mi mette 3 punti interni e uno esterno di lacerazione, perchè la mia principessa è uscita con il cordone intorno al collo e un braccino infilato dentro. Ci portano in sala travaglio e lì insieme a mio marito ci rimaniamo per 3 ore ... 3 ore bellissime, la MIA famiglia, verso le 05.00 mio marito mi dice che ha qualcosa per me: tira fuori dalla tasca un cofanetto, lo apro e c'è dentro un anello con 3 diamantini, mi dice che siamo noi tre e mi fa gli auguri perchè quel giorno, il 07 giugno, erano 5 anni che eravamo sposati. Dopo tanto aspettare la nostra principessa è nata proprio il giorno del nostro anniversario ... il regalo più bello che potessimo ricevere! Il parto non è una passeggiata di piacere, non è una cosa che si può descrivere e far capire a chi non l'ha provato, ma è senz'altro un dolore ricompensato nel momento in cui senti uscire la tua creatura e ti viene messa sulla pancia, lo rifarei subito.
Ora la mia vita ha 20 giorni e io piango nel guardarla, perchè non ci sono parole che descrivono l'amore che provo per lei.
e un 
alla piccola
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