Sei il mio terzo nipote, ma so il perchè dell'emozione che mi bagna gli occhi e mi annoda la gola: sei suo, sei di mio fratello, sei carne della sua carne, sei nei suoi occhi, sei nel suo sorriso storto, delle persone timide, e sei, quindi il miglior candidato ad essere una delle persone più importanti della mia vita come lui.
Un altro amore così tenero ed incondizionato io non l'ho mai provato fino all'arrivo dei miei figli. Poi dicono i fratelli, beh averli o non averli, sono altri i compagni della vita, quelli che ti scegli.
Nono, questo che non mi sono scelta, questo che mi è stato attaccato come una cozza fino a che non mi sono trasferita in veneto, questo che è così geloso che finchè l'ho avuto alle costole nessuno mi si è avvicinato....questo fratello qua, che è magnetico, divertente, malinconico, non ha il senso dei soldi, è così integerrimo, dio mio, mi chiedo ogni giorno come cavolo possa sopravvivere in questo mondo....e quali sogni insegnerà a suo figlio....a te che stai spuntando fuori, prepotente come è la vita, perchè il tuo momento, questo e non un altro....
E quanta musica, quanta musica scorrerà nelle tue vene, te la insegnerà la chitarra, lui che le suona e le fa? e canterà per te, prima le canzoncini dei bimbi, poi le canzoni serie, quelle della vita, lui che canta sempre, lui con cui ho cantato per tutta la vita......
Proprio così, mi guardo indietro, alla nostra vita di fratelli, che mi scorre davanti agli occhi proprio in questo momento in cui sono così commossa, e rivedo le canzoni, la chitarra, il motorino sempre in due, quella volta che ci stavamo spalmando sul muro, di notte, perchè ci eravamo appisolati entrambi, tu davanti io dietro....rivedo quella volta su quel sentiero quando mi hai portato in spalla, non era neanche così difficile ma io sono una lagna si sa....ricordo la feroce gelosia quando hai scoperto in quel campeggio di notte......ricordo tutto, anche quando mi hai deluso, come vogliono le regole della vita, fratello mio, che non somigli a niente altro che c'è su questa terra....che pure è così bella, ma tu lo sei di più.
Nipote, somiglia a tuo padre, che è fatto così, ha un mare di difettacci, è bellissimo, ha i riccioli sul collo, è un uomo onesto, è una persona tutta d'un pezzo, proprio un monolite, nel male e nel bene, una gran testona di cavolo, che non cambia idea manco a morire, sa piangere, si sa commuovere e diventerà anche malleabile, per te, quando scoprirà di che pasta mutevole sono fatti quei sogni da plasmare che sono i figli.
...e se ti avanza materia, certo, somiglia anche un pò a tua madre


Coraggio, fatti strada verso la luce, è un pugno lo so, ma io ti aspetto, quasi come ho aspettato i miei.....
Amore mio grande, ti aspetto.
Zia Aurora