Lì (partendo da un’affermazione, a mio parere assurda, fatta da un’amica dell’autrice) si parlava, in pratica, delle differenze di comportamento/interessi/abbigliamento tra ragazzini e ragazzine nella pre-adolescenza.
Ora, partendo dal presupposto che una certa diversità tra i due sessi, secondo me, è sempre esistita, si sa che le bambine maturano prima ecc ecc. Insomma, premesso tutto ciò, mi chiedo: ma quanto influisce l’atteggiamento della mamma in questo processo che, spesso, porta delle dodicenni a volersi vestire/truccare come delle ventenni?
Io ho una bambina di 13 mesi e mezzo, prima ancora di rimanere incinta mi sono sempre immaginata con una figlia femmina e quando ho visto quel test positivo ho cominciato a sperare da subito che nella mia pancia ci fosse una bimba (ovvio che la cosa più importante era che stesse bene eh…non voglio scatenare polemiche sull’argomento!!!), tutto questo perché pensavo che l’avrei sentita più vicina a me, che mi sarebbe stato più facile avere un dialogo con lei (adesso, visto il caratterino che sta già tirando fuori mia figlia, non ne sono più tanto sicura


E qui veniamo al punto: a me PIACE, ma proprio tanto, che Arianna sia sempre vestita carina, abbinata, con le scarpette che stanno bene con tutto l’insieme, il fermacapelli coordinato e roba del genere (ancora non ho ripreso a lavorare, quindi ho il tempo di stare dietro a queste cose

Sbaglio? Per la mia “vanità” di mamma sto facendo, o farò, di mia figlia una dodicenne con pretese da ventenne? Sicuramente questo è un discorso molto semplicistico perché l’educazione dei figli, purtroppo, non dipende certo dall’abbigliamento (altrimenti forse mi convertirei al saio

Sotto gli occhi, poi, ho l’esempio di una mia amica che la pensa e si comporta, in modo diametralmente opposto al mio. Lei ha tre figli ed è una persona fermamente convinta del fatto che l’esteriorità conti poco o niente e che le cose importanti siano altre (della seconda affermazione sono convinta anch’io, però, per quanto mi riguarda, “anche l’occhio vuole la sua parte”). Forte di questa convinzione lei veste i figli praticamente come capita, senza preoccuparsi di abbinamenti e colori, mettendo alle bambine i vestiti del maschietto o abitini davvero moooooooolto rovinati ecc ecc (e questo atteggiamento si estende anche ad altri aspetti della loro vita, quindi pochi giocattoli perché non servono, neanche un euro in tasca alla più grande quando va in gita e tutte cose di questo tipo). Voglio precisare che non è una questione economica, che sono una famiglia nella media e che hanno intenzione di fare almeno altri due figli (quindi suppongo che possano mantenerli).
Non è mia intenzione criticare questo modo di comportarsi (anche se non lo condivido, così come lei non condivide il mio), però, frequentandoli abbastanza, ho visto che la figlia più grande (9 anni), risente un po’ di questa “diversità” rispetto alle altre bambine e tende a chiedere di continuo a tutti (nonni, zii, amici, mamme dei suoi compagni, più volte anche a me) le cose che i genitori non le concedono, partendo dalle figurine a finire all’abbigliamento. Un’altra nostra amica, che ha una figlia della stessa età, mi ha detto che quando va a casa loro è un continuo chiedere: “mi puoi regalare questa maglietta?” o pantalone/scarpe/cappello.
La mamma lo sa ma per lei non è un problema.
E allora mi chiedo: come mai questa bambina, cresciuta ed educata come sopra, si trova a desiderare cose che, secondo i genitori, sono inutili e superflue? Sicuramente perchè il mondo intorno a lei (scuola, amici, tv) propone di continuo modelli diversi, modelli che si allontanano da quelli che mamma e papà vorrebbero che lei seguisse.
Ho fatto due esempi abbastanza agli antipodi, il mio di mamma “vanitosa” (e pensare che per me non lo sono mai stata) e quello della mia amica che, pur comportandosi diversamente, ha una figlia che, a nove anni, segue i modelli che seguono tutte le altre bambine della sua età, con la sola differenza che, non ottenendo ciò che vuole dai genitori, va a cercarlo altrove.
In questo caso, quindi, l’atteggiamento della famiglia non ha sortito nessun effetto? O forse ha sortito l’effetto contrario?
Insomma qual è il comportamento più giusto? Non pretendo risposte assolute, ovviamente, ma solo opinioni…
Mamme di femmine (e, perché no, anche di maschi) che ne pensate?
