Vado in reparto, l'anima in pace, e metto in conto la solita ora di attesa.
Fin qua tutto normale.
Ad un certo punto, il solito furbo di turno (normalmente uomo / donna oltre i 60 anni di età) inizia con la solita solfa: "io sono prima di lei, lei è dopo di Tizio, la signora dopo Caio".
Anche qua tutto normale
Poi: "mia moglie aveva appuntamento alle 11.30, ma sole le 12.30 non è ancora passata. Sa se arriva uno in barella lo fanno passare davanti a tutti"
Io penso: "Bella scoperta"
Non appagato: "FANNO PASSARE AVANTI ANCHE I BAMBINI!"

MI E' SALTATA LA VALVOLA
Non sono riuscita neanche a ribattere, mi è venuto un nervoso, che ancora adesso mi tremano le gambe
Sono purtroppo abituata a questi personaggi che dirigono le code in ospedale pensando di saperla più lunga, ignorando tutte le regole di buon senso e di umanità, ignorando i cartelli che avvertono che la priorità dipende dalla gravità del caso, non dall'ordine di arrivo, ma
NON ESISTE PROPRIO LIMITE ALLA STUPIDITA' E ALL'EGOISMO DI CERTA GENTE
Scusate lo sfogo, ma mi sembra una cosa aberrante
A 'sta povera creatura e ai suoi genitori non basta il calvario del cancro, no, bisogna combattere anche contro gli stupidi.
Scusatemi ancora, ma non ce la posso fare