
Questa ragazza la conosco da quando avevamo 13-14 anni e giocavamo a pallavolo…per un limitato periodo di tempo siamo state nella stessa squadra, anche se non ci siamo mai frequentate al di fuori. Avevamo in comune il fatto che i nostri genitori erano gli unici a venire a tutte le partite…

Vabbè, dopodiché ci perdiamo di vista per tempi immemorabili. Finchè l’anno scorso me la ritrovo come collega d’ufficio. Allacciamo un bel rapporto, ci facciamo mettere in stanza insieme e chiacchieriamo tanto e di tutto


Ora il guaio è che questa ragazza, che da fuori sembra una tanto forte e sicura di sé, col suo carattere “sanguigno”, in realtà è un’ansiosa pazzesca. Basta che abbia un piccolo piccolissimo problema per entrare nel panico. E quando lei entra in panico, si salvi chi può….

Urla e tratta male tutti. Ora, finchè ha ragione, io cerco di spalleggiarla, casomai cercando di mitigare un po’ le sue reazioni (tante volte l’ho difesa col capo, cercando di spiegare le sue ragioni), ma quando ha torto e soprattutto quando, a torto, se la prende anche con me…allora non ci sto più!

Già una volta è capitata questa cosa e gliel’ho detto espressamente, di non rivolgersi a me in quel modo perché non era il caso. Oggi è successo di nuovo e allora comincio a farmi un sacco di domande.
Sul lavoro, il problema è che mentre io ho una serie di compiti di routine (quindi tutti i giorni ho da fare, quando più e quando meno, e se in un momento non mi va di fare una cosa e rimando, poi me la trovo sul groppone io

Ora il guaio è che quando lei non ha niente da fare, cazzeggia, si fa gli affari suoi (è anche vero che un paio di volte, vedendomi molto presa, mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto, ma in genere in questi casi io mi faccio il mio lavoro e lei i fatti suoi, anche perché io sono convinta che, finchè ci si arriva, ognuno deve svolgere i propri compiti). Poi arriva il momento in cui lei ha tanto da fare e, prima ancora di provarci da sola a fare il suo lavoro, subito comincia a sbuffare che non ce la fa e che tutti devono darle una mano


E a quel punto comincia a dare di matto, a dire che lavora solo lei, che nessuno le dà una mano ecc. ecc. e questa cosa mi sta stretta.
E il bello è che quando un altro collega si era permesso di fare con lei la stessa cosa, lei l’aveva cazziato di brutto, che non doveva permettersi ecc…..e poi lei fa tale e quale.
Non so, non riesco a spiegare tutti i particolari, ma sinceramente quando fa così mi vengono forti dubbi su tutto quello che dice quando invece è tranquilla (e cioè che lei con me ci sta benissimo, e per fortuna che ci sono io, e che mi vuole tanto bene e così via).
Sembra proprio che perda per un po’ la cognizione di ciò che è giusto e ciò che non lo è….ora voglio vedere se dopo la sfuriata di oggi continua a trattarmi male o smette…boh???
Voi che dite?
Sinceramente…