scelta di vita- un po' lungo...

[didierre]

ciao
faccio parte della categoria delle emigrate, venuta al nord per lavoro 6 anni fa. Qui ho conosciuto mio marito e 7 mesi fa è nata la nostra bimba. Nel cuore ho sempre tenuto il sogno di riuscire a tornare a vivere giu', per stare vicina ai miei, a mia sorella, per lavorare al sud come penso che tutti avrebbero diritto di poter fare, e da quando è nata la bimba, il sogno è diventato piu' intenso: poterla far crescere con la sua famiglia intorno, fatta anche da nonni, zii, cugini....come sono cresciuta io. Così, dopo la nascita, mi sono messa seriamente alla ricerca di lavoro giu' e per la prima volta in 6 anni che sono al nord, mi hanno chiamata per un colloquio, poi il secondo step...e adesso stiamo in dirittura d'arrivo. La settimana prossima devo andare a parlare di nuovo con l'azienda per ascoltare la loro proposta. E veniamo al punto.
L'azienda si trova a una 40ina di km dalla mia città di origine, il che richiede, considerando le trafficate starde meridionali e la mancanza di collegamenti efficaci, piu' di un ora per l'andata e altrettanto per il ritorno.
Il paese in cui si trova quest'anzienda è nel profondo...hinterland napoletano, forse quello anche dei rifiuti (non so) in ogni caso di certo non è la mia città di origine. E qui sta cominciando a vacillare la mia certezza, quella di cogliere al volo questa occasione che si sta presentando. Insomma sto iniziando a ripensarci: dovrei lasciare la mia bambina ai miei dalle 7 del mattino probabilmente fino alle 7 e oltre di sera, tutti i giorni, lei starebbe bene, crescerebbe comunque con i miei, ma la sua mamma la vedrebbe solo per andare a dormire, o nel week end. Qui a torino invece, in un quarto d'ora torno a casa e sono tutta per lei. Certo la giornata lavorativa è comunque di 8 ore, e lei dovrebbe stare al nido fino alle 5, ma poi il resto del pomeriggio potrei giocare con lei, condividere un po' di tempo, darle da mangiare, prima di addormentarla e ripartire con il tour de force del giono dopo. E saremmo soli, completamente, perchè anche mio marito ha i genitori lontani.
Insomma, ha senso vendere la casa, cambiare lavoro, trasferirsi al sud per sempre (perchè sarebbe una scelta definitiva, non torneremmo indietro) per fare crescere la bimba in famiglia, facendole mancare però la quotidianità della mamma? ha piu' senso o no stare qui, lontani, farla andare al nido con la possibilità di stare con lei qualche ora in piu' la sera? questo pensiero ad un tratto stanotte mi ha svegliata e ho capito che forse il sogno che ho sempre avuto nel cuore, forse nn potrò realizzarlo mai, forse il nostro destino di famiglia è di vivere qui al nord e costruirci la nostra strada. E non lo sento piu' come uns acrificio, vorrei solo essere sicura che per lei sia la scelta migliore.
Adesso sono ancora in maternità e rientro al lavoro a settembre a tempo pieno, e quindi non ho ancora sperimentato il nido, come starà, ecc ecc. Forse se potessi rimandare la scelta avrei possibilità di confrontare meglio le 2 alternative, ma devo scegliere a giorni e non so piu' quello che è meglio, e fino a ieri invece mi sembrava abbastanza chiaro.
E' solo un mio discorso egoistico? puo' darsi, ma io ho sofferto per anni perchè entrambi i miei genitori lavoravano e sebbene amassi i miei nonni, quando a casa c'era la mamma era tutta un'altra cosa!
booooooooo

[clicfin]

fa cio' che senti essere la cosa migliore per te tuo marito e la piccola.
cosa farei io? resterei a torino...maggiori possibilita e risorse per la tua bimba...ahime...e sono meridionale anche io...

[Tiziana73]

fa cio' che senti essere la cosa migliore per te tuo marito e la piccola.
cosa farei io? resterei a torino...maggiori possibilita e risorse per la tua bimba...ahime...e sono meridionale anche io...

quoto clicfin!

[ricarouge]

mah...io scarterei questa ipotesi e cercherei ancora, magari prima o poi trovi il lavoro giusto, vicino casa dei tuoi....
io comunque preferisco stare al "nord", vabbè io sto al centro, al sud ci ho vissuto per 21 anni e qui secondo me si sta meglio anche se ovviamente mi mancano amici e famiglia, ma non tornerei mai indietro

[APEzzetti]

Io penserei anche al futuro della bambina...
Alla possibilità di farla andare magari all'università, di poter trovare lavoro senza emigrare come hanno fatto i suoi genitori...
Sono emigrata anch'io, e con me anche mio marito, e mi manca da morire la mia terra e la mia famiglia. Ma qui a Roma c'è il mio lavoro, c'è il lavoro di mio marito e un futuro per entrambi e per i figli che speriamo verranno.
In bocca al lupo per la tua scelta

[ishetta]

mah...io scarterei questa ipotesi e cercherei ancora, magari prima o poi trovi il lavoro giusto, vicino casa dei tuoi....

[didierre]

si avete ragione..continuerò a cercare, ma so bene che è moooolto difficile
vorrei anch'io trovare una soluzione "ideale" ma penso che tutto forse non si puo' avere
anche io ho pensato al fatto che se tornassimo giu' un giorno anche mia figlia - forse- dovrà emigrare...ma chi puo' dirlo? e se invece restiamo a torino e lei andrà addirittura a lavorare all'estero?
le possibilità che ho avuto io le ho avute pur venendo da una piccola e povera provincia napoletana, insomma........penso sia meglio valutare quello che affettivamente posso darle adesso. Se dovessi fare unascelta economica, mi farebbe piu' comodo anadre giu', dove a parità di stipendio il costo della vita è piu' basso, e non avrei il "mutuo" del nido da pagare
in ogni caso sto continuando a pensarci, anche se la decisione dentro di me- credo- di averla già presa
vi ringrazio per l'appoggio morale

[frab]

io credo che il sacrificio di far stare la tua bimba un paio di ore in più con i nonni verranno ripagati da tante altre cose, come avere i tuoi genitori vicini, l'affetto della famiglia, di tua sorella... secondo me avere i proprio cari vicino è un altissimo valore aggiunto, poi mentre sei giù puoi cercare con calma qualcos'altro, e se nel frattempo avrai un altro bimbo ci sarà qualcuno che ti darà una gran mano
comunque in bocca al lupo per tutto

[FrancescaChiara]

Io penserei anche al futuro della bambina...
Alla possibilità di farla andare magari all'università, di poter trovare lavoro senza emigrare come hanno fatto i suoi genitori...

Io non sono nè meridionale, né piemontese, ma figlia di di una meridionale e di un veneto, e sono nata a Torino. Forse non sono la persona giusta per dare consigli, ma rimanere qui FORSE vi darebbe più opportunità.
In bocca al lupo per la tua scelta

[ely66]

perchè dovresti andare a lavorare ad un'ora dalla "tua città natale"?
già che ti sposti, cerchi casa vicino al lavoro no?
cioè, se trovi un lavoro vicino a casa tua (pardon, dei tuoi genitori) allora forse ne varrebbe la pena, ma se da torino vai a napoli (o dintorni) per lavoro e la casa ce l'hai altrove, secondo me è ... sballato.
tu torneresti per avere i nonni sitter alla fin fine. no?
e poi, tuo marito che dice? è lui resterebbe a torino?

[didierre]

perchè dovresti andare a lavorare ad un'ora dalla "tua città natale"?
già che ti sposti, cerchi casa vicino al lavoro no?
cioè, se trovi un lavoro vicino a casa tua (pardon, dei tuoi genitori) allora forse ne varrebbe la pena, ma se da torino vai a napoli (o dintorni) per lavoro e la casa ce l'hai altrove, secondo me è ... sballato.
tu torneresti per avere i nonni sitter alla fin fine. no?
e poi, tuo marito che dice? è lui resterebbe a torino?

si forse è sballato ma venendo da una piccola cittadina credo sia impossibile o quasi per me trovare lavoro nei paraggi, devo per forza spostarmi
mio marito dice che la scelta è mia, mi appoggia in ogni caso, lui non ha un lavoro fisso e cambia di continuo

io credo che il sacrificio di far stare la tua bimba un paio di ore in più con i nonni verranno ripagati da tante altre cose, come avere i tuoi genitori vicini, l'affetto della famiglia, di tua sorella... secondo me avere i proprio cari vicino è un altissimo valore aggiunto, poi mentre sei giù puoi cercare con calma qualcos'altro, e se nel frattempo avrai un altro bimbo ci sarà qualcuno che ti darà una gran mano
comunque in bocca al lupo per tutto

anche questo è vero....

[lucia]

anche io sono figlia di meridionali emigrati in Piemonte 31 anni fa. mia madre era sola... lontana dalla famiglia e dagli affetti. nel paese doveve viviamo allora viveva solo una sorella di mio padre sposata con 2 figli piccoli come noi.
laggiù tutta un'intera famiglia grande e calorosa. i miei hanno, con i risparmi di tanti anni, costruito pure una casa con l'idea che prima o poi avrebbero trasferito mio padre. quando il trasferimento è arrivato (a 200 km di distanza dal paese) io facevo le medie e mio fratello era poco più piccolo. i miei hanno deciso di rinunciare. io dopo 20 anni dico che hanno fatto bene. abbiamo studiato entrambi facendo i pendolari (là era impensabile avremmo dovuto trasferirci e chissà se ci sarebbero stati i soldi) oggi siamo entrambi laureati, abbiamo un lavoro, io una famiglia lui in procinto di farsela.
mia cugina (stessa mia età) per trovare un lavoro si è dovuta trasferire in svizzera e come lei la metà dei ragazzi del paese che si è man mano svuotato. con molta probabilità se fossero tornati adesso saremmo tutti sparsi per il mondo mentre oggi la nostra famiglia vive vicina.
io non voglio darti consigli. ti ho portato solo la mia esperienza.
perchè tu decida per il tuo bene

[Picci47]

Io non avrei dubbi. Rimarrei a Torino oppure come dice Ely unlavoro vicino casa dei tuoi (che poi non ho capito, ma non vivreste per conto vostro???) o ti trovi la casa vicino quest'azienda.

Se devi farti un'ora andare e un'ora tornare nonha senso, io penso che per un bimbo sia importante stare tot ore al giorno coi genitori in particolare con lamamma... i nonni non possono sostituire i genitori nel cuore di un bimbo, per quanto l'affetto, l'amore siano forti e reciproci...

Cmq se tornare giù significa vivere a casa dei tuoi, davvero non avrei nessun dubbio... rimarrei a Torino perchè la convivenza coi genitori di lui o di lei spesso è deleteria per il rapporto di coppia e la nuova famiglia.

[pandistelle]

Io non avrei dubbi: io preferirei affrontare 2 ore di viaggio al giorno per andare al lavoro piuttosto che lasciare mia figlia al nido, lontana dai nonni e dai suoi affetti. Te lo dice una che manda sì il bimbo al nido da quando aveva pochi mesi, ma che gli da la possibilità di stare con i nonni, con i cuginetti e con le zie anche quando, magari, è ammalato! Per me la famiglia è sacra, di possibilità di studio e/o lavorative ce ne sono ovunque, basta cercare, crederci e sapersi anche adattare! Per quanto riguarda gli affetti è diverso: è splendido averli, e averli vicino! Perdonami, è solo il mio parere: il parere di un'inguaribile sentimentale! Ti auguro ogni bene, qualunque sia la tua decisione!

[Mik]

Dipende tutto da quanto tu senti il bisogno di tornare. Premetto che non devi per forza scegliere questo lavoro, magari te ne capita un altro più comodo; alla fine se ti trasferisci ora o tra 6 mesi non credo ti cambi molto.

Io sono andata via dalla provincia di Roma per seguire il mio compagno (bellunese) che ha studiato e lavora a Milano, non tornerei giù per nulla al mondo. Qui siamo soli, non abbiamo aiuti per la bimba ma stiamo benissimo; non riuscirei a vivere vicino ai miei (o ai suoi) vederli quotidianamente, non che io abbia un cattivo rapporto con la mia famiglia, ma preferisco vederlì "intensamente" una settimana ogni 1 o 2 mesi, piuttosto che viverci costantemente vicino. Infatti se al socio proponessero un lavoro a Roma, non so come la vivrei..
Quindi dipende da come vivi tu la distanza dalla tua famiglia

[frappina]

didierre ciao cucciola! mi spiace che tu stia vivendo questo dilemma... non deve essere per nulla facile...

che dire.. credo che sia vero che giù sia un po' più difficile trovare lavoro, però mi viene anche da pensare che come ti hanno risposto questi qua magari più avanti ti possano rispondere altre aziende... credo che la fretta sia comunque una cattiva consigliera... questi sono cambiamenti importanti che non vanno fatti con la fretta.
valuta in modo positivo questa 'chiamata' nel senso che è un segnale che con un po' di pazienza il lavoro si trova. quindi se per te è importante allora questo segnale dovrebbe significare di non abbatterti ma di continuare a cercare che prima o poi troverai il lavoro giusto non così lontano dalla tua famiglia e che quindi ti possa permetter di affrontare questo importante cambiamento nella massima serenità...
insomma io credo che in certe situazioni bisogna dare, come si suol dire ' un colpo alla botte e un colpo al cerchio'...

in bocca al lupo!

[MOMO75]

fa cio' che senti essere la cosa migliore per te tuo marito e la piccola.
cosa farei io? resterei a torino...maggiori possibilita e risorse per la tua bimba...ahime...e sono meridionale anche io...

QUOTO .........PENSO CHE SIA PIU' IMPORTANTE LA VICINANZA E LA PRESENZA DELLA MAMMA, PIUTTOSTO CHE QUELLA DI NONNI E ZII.

[maryv]

pensa alla qualità della vita, tua e dei tuoi cari:
trasferimento
tu
-2 ore di viaggio ogni giorno tra andata e ritorno (e se poi ti pesa questa cosa?mica puoi tornare indietro)
-stare fuori casa per 12 ore,
-lasciare tuo figlio alla nonna, che, se non ho capito male, non è tanto felice di questa cosa (e mica la biasimo)
-trascorrere con tuo figlio pochissimo
-stare vicino ai tuoi

tuo figlio
-vedere la mamma poco, pochissimo
-stare con la nonna tutto il giorno
-cambiare casa

tuo marito
-cercare lavoro

restare a torino
tu
-stare fuori casa 9 ore circa
-mezz'ora tra andare e tornare dal lavoro
-goderti tuo figlio per molte ore al giorno
-stare lontanto dai tuoi

tuo figlio
-esperienza nido, ottima scuola di vita
-stare con la mamma tante ore al giorno
-restare nella sua casa

tuo marito
-mantenere il vecchio lavoro

...e così via.....
mettili su un foglio, a sinistra i pro a destra i contro e fai le tue valutazioni.
Pure noi sogniamo di tornare al sud (mio marito è di Bari ed io sono originaria di Lecce), ma sappiamo che se mai decidessimo di trasferirci, mio marito dovrebbe "accontentarsi" di un lavoro (Laurea in Ingegneria Elettronica con una bella carriera davanti a se)...Ovviamente questo discorso torna fuori molto di frequente, ma poi facciamo il gioco dei pro e dei contro e allora a malincuore rimandiamo

Tanti auguri per la scelta

[mame1975]

io non ce la farei a lasciare mia figlia, seppur in buonissime mani, dal mattino alle 7 fino alla sera all'ora di cena
i nonni non sono i genitori
ma è la stessa identica motivazione per la quale non farò mai carriera: niente straordinari, niente trasferte ecc
perchè io voglio stare con mia figlia e godere di questa vicinanza
non riuscirei a vivere bene vedendola solo per l'ora di andare a letto
questo è il mio pensiero

quindi quoto chi dice di continuare a cercare un lavoro più vicino a casa dei tuoi

sarà magari una proposta assurda ma: i tuoi non si trasferirebbero dove ai trovato lavoro?
e poi nel w-e potreste tornare al paesello e godere della vicinanza di tutto il resto della famiglia

[didierre]

maryv: è quello che ho fatto ieri sera, e stanotte, nella mia testa, invece di dormire...

frappina: ciao bella! quello che dici è proprio quello che spero...solo davvero non credevo che sarebbe arrivato un lavoro giu', e meno che mai che avrei detto di no. Proprio vero, mai dire mai..

mik:la nostra situazione è diversa, io adoro i miei nonostante i difetti che hanno -come tutti- e penso che la famiglia- intesa con nonni, zii,e ccecc- vada vissuta con la quotidianità, e non solo con i cenoni di capodanno. Insomma, per me non averla vicina è una mancanza grande che sento, ma è uno dei "contro" che forse dovrò accettare

per chiarezza: non andremmo a vivere con i miei! cercheremmo una casa nei pressi della loro, per rendere facile la vita a noi e a Marina
per il resto anche io, laurea e esperienza alle spalle, mi rendo conto che la carriera non mi interessa e non sono disposta a rinunciare a qualche ora con mia figlia per lo straordinario, che del resto non facevo nemmeno prima di averla, perchè ho sempre dato piu' valore al mio tempo
che Dio me la mandi buona, purtroppo posso solo sperare che la decisione di rifiutare sia quella giusta