Tu dici
Riccardo, le volte che è a tavola (quando è sveglio), allunga le mani verso tutto, ma non distingue tra il piatto e il suo contenuto, ed è altrettanto contento di mettersi in bocca il pane o un pezzo di giornale, o in tovagliolo. E il tutto può metterselo in bocca o lanciarlo dietro la testa...mettilo a tavola con voi ed aspetta che sia lui ad allungare le mani ed interessarsi al vostro cibo.
Intendiamoci, non ho intenzione di eliminare l'allattamento,che tra l'altro è molto meno problematico dell'alimentazione "da grandi". Quello che mi chiedo è: se gli propongo un cibo (cioè glielo metto io in bocca, perchè lui da solo non lo farebbe) e il cibo gli piace e ne chiede ancora, non è comunque un'esperienza positiva? Non gli serve comunque a capire cosa è cibo (oltre al latte) e cosa non lo è? A fare esperienza di sapori e consistenze?
Altra questione:
A casa mia si mangia in modo sano e vario, ma capita che io pranZi con un panino al prosciutto, o pasta al burro, causa mancanza di tempo. In questi casi non è opportuno preparareal bambino qualcosa di più adatto? E comunque già quando decido di fare i fusilli invece di un altro formato di pasta, perchè il bambino li afferra meglio (o le verdure a bastoncino invece dell'insalata), è un cucinare "per lui". Il passato di verdura che ho proposto a Riccardo ė identico a quello che mangio io, solo col semolino invece dei sedanini...se prepari delle pappe apposta e gliele dai magari le mangia anche di gusto, ma non è AS.
E come vi regolate con la carne? Io non ho ancora trovato una carne della cui provenienza mi fidi tanto da offrirla a Riccardo...