Vi racconto un pò la mia storia, è lunga ma credo che per capire il problema sia necessario raccontarla.
Sposata , mamma di due bimbi nati con tc, nel febbraio 2010 trovo lavoro in una 'fabbrica' di gomitoli di lana e cotone.
8 ore al giorno vicino ai macchinari che dalle rocche grandi dell'ingrosso creano i gomitoli piccoli da vendere al dettaglio. Dunque grande dispersione sia di piccole particelle di fibre (sia vegetali che animali che sintetici) sia delle sostanze chimiche con le quali queste fibre vengono trattate per essere rese morbide e setose al tatto (oltre probabilmente ad antitarmici). L'ambiente lavorativo inoltre era freddo e molto umido, non c'erano aspiratori e non portavamo mascherine (che incoscienza!).
Ad ogni modo col passare dei mesi iniziò un raffreddore cronico, non era poi così fastidioso e non ci feci caso. Poi iniziò la tosse. Anch'essa era periodica, stizzosa, fastidiosa. Nulla di che.
Poi dopo un annetto circa che lavoravo lì, la tosse inizia a diventare un serio problema. Sento un crescendo di sintomi, tosse secca, poi tosse grassa con muco, prurito alla schiena.
Comincio a fare degli esami.... radiografia: tutto ok; spirometria: tutto ok; prove allergiche (prick test): tutto negativo; prove allergiche sul sangue (non ricordo come i chiamano): tutto ok; unico valore leggermente alterato negli esami del sangue è quello degli eosinofili (perdonatemi se sbaglio nomi e termini).... responso.... un'allergia c'è, ma non si sa di preciso a cosa (naturalmente sapendo dove lavoravo mi hanno fatto prove allergiche specifiche come lana, cotone, acaro, muffa ma.... tutto negativo).
Ad un certo punto mi fanno persino la prova per la tubercolosi, anch'essa negativa.
Aerosol, fluimucil, antibiotici..... provate tutte, ma la tosse non cessava, anzi, aumentava. E aumentava l'insonnia , poichè la tosse si presentava specialmente di notte. Mi procurava vomito, mi scuoteva tutta.
Ad un certo punto ai medici viene un'illuminazione.... e se si trattasse di reflusso gastroesofageo?
io son scettica perchè non vedo alcun nesso tra lo stomaco e i polmoni, comunque, mi prescrivono una gastroscopia, che però non riuscirò mai a fare, mi infilarono il tubo in malo modo, io tremavo di paura e me lo strappai via, non riuscivo a respirare mi sembrava di morire.
soltanto 3 giorni dopo questo episodio, in piedi dopo un'ennesima nottata di tosse e vomito, si sveglia mio marito e mi porta in ospedale: ero bianca come un cadavere e le mie labbra erano blu.
pronto soccorso..... mi visitano, non si capisce cosa ho, ma l'ossigeno nel sangue è bassissimo, si sente un rumore all'altezza del polmone destro, febbre, sospetta polmonite...mi ricoverano.
nei giorni seguenti, tra terapie antibiotiche, cortisone, espettoranti vari.....sto meglio.
mi fanno tutto..... radiografia al torace, tac all'addome, da queste non risulta nulla.
Mentre la spirometria è terribile ( mi dissero che un vecchietto di 90 anni aveva risultati migliori) e devo continuare a stare con la mascherina dell'ossigeno perchè non riesco a respirare bene. Insufficienza respiratoria grave.
resto in ospedale una settimana circa, mi fanno una diagnosi: sei certamente allergica alle fibre del luogo in cui lavori. lascia il lavoro immediatamente altrimenti rischi la fibrosi polmonare. Protestai dicendo che dalle prove allergiche non risultava nulla ma mi dissero che la mia era un tipo di allergia diverso, molto simile alla 'febbre del contadino' la cui allergia non si sviluppa al contatto ma molte ore dopo e che dava solo dei valori positivi nel sangue e non sulla pelle col prick test. lasciai il lavoro (un lavoro di @@@@@ sicuramente,ma pur sempre un lavoro).
mi dissero inoltre di continuare un mese la terapia col cortisone e di tornare poi a controllo spirometrico, ma dissero anche che la mia era un tipo di allergia che ci sarebbero voluti probabilmente anni a passare del tutto, sempre ammesso che potesse passare

ad ogni modo, dopo un mese mi sentivo rinata, faccio gli esami del caso e sembra tutto ok.
ma col passare del tempo la tosse ritorna....
non forte come prima, non terribile, ma torna....
torna l'affanno che ho nel fare una rampa di scale....
torna anche l'affanno nel parlare....
e torna il prurito alle spalle, sul lato destro di più, in corrispondenza dei bronchi.....
quando sento che la tosse peggiora e il prurito alle spalle pure, prendo una compressina di bentelan da 1 mg.... non è una gran quantità, lo so, ma è diventato indispensabile.... lo prendo in genere due volte alla settimana (non è che ho il giorno fisso, lo prendo 'al bisogno', ma mi sono premurata di prendere appunti per rendermi conto di quante volte arrivo al punto di averne bisogno)
naturalmente è impensabile che io possa prendere bentelan a vita, così ho sentito lo pneumologo, il quale mi ha rifatto spirometria e test da sforzo e sono risultati tutto ok!!! ma allora com'è possibile che io abbia ancora , sempre, la tosse?
com'è possibile che ho 33 anni e se faccio una rampa di scale il vecchietto di 90 anni sta meglio di me ed io invece mi devo sedere per riprendere fiato?
com'è possibile che se rido 'fragorosamente' poi subito dopo mi viene da tossire?
com'è possibile che non riesco nemmeno a parlare 'animatamente' che mi sento mancare l'aria?
mi hanno dato anche aliflus e ventolin da usare all'occorrenza, ma non fanno alcun effetto....
dimenticavo, esami del sangue perfetti a parte il solito valore leggermente alterato degli eosinofili
lo pneumologo vorrebbe farmi rifare la tac, ma non sono convinta di sottopormi ad altre radiazioni, anche perchè stiamo cercando un'altra gravidanza (mi hanno detto che i problemi che ho non influirebbero sull'andamento della gravidanza, così come il bentelan, e mi hanno detto anche che i problemi di allergia tendono a risolversi durante i nove mesi)....
ho provato anche con aerosol ma sembra peggiorare.....
ora vorrei sapere se qualcuna ha esperienza del genere, o se qualcuna ha esami particolari da consigliarmi, o semplicemente un'opinione a riguardo, magari anche di tipo medico.
grazie mille!