tre settimane fa è nato il mio secondogenito, ultradesiderato dalla sorella maggiore, di quasi 5 anni.
Durante la gravidanza è stata la bambina più felice della terra, parlava continuamente col fratellino nella pancia, faceva progetti per il futuro, mi riempiva di caramelle e cioccolatini perchè voleva farli assaggiare al fratellino

L'ho coinvolta in tutto tutto tutto, anche il nome l'ha scelto lei, l'ho preparata a tutto quello che sarebbe successo: la mia degenza in ospedale, il fatto che lei sarebbe rimasta con i nonni (dai quali dorme, su sua pressante richiesta, quasi ogni sabato), che sarebbe venuta in ospedale alla nascita ma poi io sarei dovuta rimanere lì ancora un pò. Sapeva che il fratellino appena nato non sarebbe stato in grado di giocare con lei, che l'avrei allattato al seno, che avrebbe pianto ecc ecc.
Sembrava serena...
Ho partorito mercoledi 21 e lei è venuta dopo qualche ora a conoscere il fratellino, era felice ed emozionata. Il giorno seguente sono tornata a casa e lei è venuta col papà a prenderci in H.
Il venerdì ho ripreso i ritmi normali: io l'ho accompagnata a scuola, io l'ho ripresa, io l'ho accompagnata a danza il pomeriggio e ripresa, portandomi a casa anche una sua amichetta.
E lo stesso nei giorni seguenti, non delegavo prima e non delego adesso, facendo delle corse pazze perchè il piccolo è allattato al seno e mangia spessissimo.
Sto facendo di tutto per non stravolgere i suoi ritmi e le sue abitudini, davvero di tutto...ma evidentemente non basta

Lei è chiaramente in crisi: col fratellino è affettuosissima ma per il resto fa dei capricci allucinanti, piange e lagna per ogni sciocchezza, è nervosissima, specie con me.
Io cerco di essere più paziente ma non sempre ci riesco e alla fine io urlo, lei piange, io mi sento in colpa...e non se ne esce

Più volte abbiamo parlato di questa situazione e lei una volta, molto lucidamente, mi ha detto: "mamma, in questo periodo voi date tante attenzioni al fratellino, per questo io sono nervosa". Le ho spiegato che gli diamo tante attenzioni perchè lui è piccolo e non sa fare niente, quindi ha bisogno di me per tutto, mentre lei è più autonoma in tante cose, e le ho fatto notare che tutte le cose che facevamo insieme prima continuiamo a farle e tante ancora ne faremo. Lei lì per lì mi ha dato ragione, ma poi, a conti fatti, non è cambiato nulla.
Stamattina la maestra mi ha detto che ieri avrebbero dovuto fare un disegno a tema natalizio, Arianna ha disegnato una casa con Babbo Natale sul tetto e dentro io, lei e il papà. Quando la maestra le ha fatto notare che mancava qualcuno lei, molto riluttante, ha disegnato una culla minuscola, lontana da tutti, dicendo che il fratellino era lì che dormiva.
Uscita da lì ho pianto mezz'ora

Questo secondo figlio mi è costato parecchio, ho avuto 3 aborti, mi sono fatta rivoltare come un calzino per scoprire la causa, ho dovuto fare una cura pesante per tutta la gravidanza per riuscire ad arrivare alla fine...e tutto questo l'ho fatto per lei, per darle il fratello che tanto voleva.
Adesso che Gabriele c'è lo amo da morire, ma probabilmente, se lei non l'avesse voluto così tanto, io mi sarei arresa e avrei rinunciato.
E dopo averlo tanto desiderato...il risultato è questo.
Sono giù, tremendamente giù...mi sento un fallimento di madre, probabilmente sto sbagliando ma non so dove e non riesco a rimediare.
Sento che sto perdendo il rapporto bellissimo che avevo con ma figlia e questa cosa mi distrugge.
Scusate la lungaggine, probabilmente avevo anche bisogno di sfogarmi...
Qualunque consiglio è bene accetto
