
Dopo una settimana di febbre per tonsillite (tra antibiotico e altre amenità)mi ritrovo un altro figlio,di 11 mesi.. E' diventato isterico (nel vero senso della parola),capriccioso al limite dell'umana sopportazione,tanto che,qualunque cosa gli venga negata pianta su una scena madre (Anna Magnani,una prinicipiante

Ogni attività (girello,gattonare,stare in braccio,seggiolone,passeggino,giochi vari) dura dai due ai tre minuti,poi si stufa e via col pianto inconsolabile.
Non si dorme più,dalle due del mattino inizia la solfa,giochiamo,piangiamo,ciucciamo e se la minima cosa non va come vuole lui,altra crisi da manuale di psichiatria.Non parliamo del mangiare. E che lui,davvero,non è così,o almeno non lo era,è sempre stato un bimbo tranquillo,con i suoi accessi ma di indole mite.
Giuro,non sto esagerando,e mi chiedo se questo stadio sia permanente e come gestirlo. Se lo assecondo poi rimarrà sempre così? Ora clinicamente sta bene,quindi so che è un fatto di altro tipo,ma che linea si deve tenere in questo caso? Io sono combattuta tra il lasciargli sfogare il pianto e il rispondere immediatamente alle sue richieste ma davvero non so quale sia l'atteggiamento giusto per non danneggiarlo.
Inutile dire che in casa siamo prossimi al prozac a manetta...aiuto...
