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DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Come prenderci cura di noi sempre, con o senza la panciotta
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bollicina80
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da bollicina80 » 13 feb 2009, 0:08

Lancio un appello anche io allora.

Non so se la mia sia vera e propria dpp.
Ma mi sono ritornate le crisi di panico, nonostante sia ultra fortunata perchè i gemelli dormono quasi tutta la notte e io possa dormire relativamente tranquilla, avere un ritmo sonno veglia abbastanza normale.

Il mio terrore è di non farcela in generale, cavoli, adesso sono mamma ma sono anche compagna e temo di trascurare il mio socio. Insomma ho mille pensieri e la testa va in paranoia e zac.... il panico.

Il mio psichiatra (soffrivo già di panico prima della gravidanza) mi ha prescritto una cura a base di Melissa Escolzia e biancospino, insomma roba naturale perchè dice che il mio fisico è ancora troppo debilitato.

Però ancora le crisi mi vengono e si aggiungono pure gli sbalzi d'umore.....

Qualcuna è piazzata come me? :buuu

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garden
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 13 feb 2009, 7:11

bollicina, un pò di sconforto e paura di non farcela di fronte all'esperienza della maternità è assolutamente normale. Se poi soffrivi di crisi di panico prima della gravidanza, che ti tornino in questo periodo di stress è pure normale.
Capirai se è depressione se i sintomi peggiorano, se stai sempre peggio, il tempo passa senza miglioramento. Se vedi che la situazione persiste per un mesetto circa, parlane col tuo psichiatra e decidete insieme come passare da escolzia e biancospino a qualcosa di più forte.

giusyfox, per la tua depressione i tuoi sintomi sono simili a quelli che ho avuto io, nel mio caso scatenati da un sovradosaggio di antibiotici pesanti che avevano la depressione post parto tra le loro indicazioni. Fatto sta che anche nel mio caso i sintomi erano tutti a livello fisico, il peggiore l'insonnia. Si chiama depressione post partum mascherata, proprio perchè lo squilibrio e scompenso si manifesta a livello fisico, perchè la mente non lo accetta e lo sublima incanalando in sintomi psicosomatici. Nel tuo caso poi, non curata, la depressione da mascherata (quindi a livello fisico) è diventata palese, visto che ti hanno assalito molte paure, come quella della morte, di non veder crescere tua figlia etc.
Questo, per quanto assurdo, deve confortarti perchè significa che è proprio depressione post partum e come tale, con le cure adeguate, se ne esce.
Sui tempi, premesso che sono soggettivi, dovresti sentirmi meglio in capo ad un paio di mesi (ma non aspettarti miracoli), anzi all'inizio della terapia peggiorerai moltissimo, ma è solo 1-2 settimane (d'inferno, lo so...) e poi inizierai a stare meglio, quindi non mollare.
In genere la cura richiede almeno un annetto, altre volte alcuni anni.
Detto così sembra un'eternità, però in capo a qualche mese ti sentirai già abbastanza bene, la lunga durata quindi è solo per stabilizzare i risultati e poter togliere gli antidepressivi senza contraccolpi.
E' un lungo percorso, ma almeno finalmente hai imbroccato la via giusta, e srai già percorrendo la via della guarigione.

Sul non riprendersi mai del tutto... è una paura normale, ce l'ho pure io. Eppure è anche questo un sintomo e quando starai bene da un pezzo, ti sentirai sciocca ad aver dubitato, visto che i medici casi come i nostri ne hanno visti a centinaia e tutte facciamo sempre le stesse domande e abbiamo le stesse paure. E poi guariamo e non ci pensiamo più :prrrr

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da mamaman » 27 feb 2009, 14:06

Rieccomi. E speravo di poter archiviare l'argomento..ehehehe :ahaha :aargh
Ma quando smette questa lunga infinita alternanza, questi sbalzi d'umore, questa melanconia periodica e tutto quel che ne segue?Io leggendovi mi vergogno quasi a scrivere qui perchè vedo che ci sono tante persone che hanno dei problemi seri, altro che le mie puntate pseudodepressive, eppure nel mio piccolo ne soffro parecchio. Il campanello d'allarme mi suona da un pò di tempo, specialmente perchè ultimamente la tensione in casa dovuta sia a problemi lavorativi di mio marito sia alla stanchezza sia alle mie melanconie tende a sfogarsi troppo spesso con urla e scenate mal controllate...inutile dire che mio figlio se ne accorge dopo il primo secondo, basta aver alzato il volume anche di un solo decibel. E la notte del litigio scoppia in pianti disperati e si calma solo dopo coccole in braccio e ciuccio con il calmì. Ed io questa notte mi sono sentita la peggiore delle madri degeneri ed egoiste, che si fa coinvolgere troppo da delle cretinate e pur sapendo che il suo bambino ne soffrirà non riesce a temperare il suo carattere ed il suo modo malato di prendere i contrattempi, tanto più che le ultime volte ho sgridato anche lui (ha 5 mesi!!!!!!!!!!!!!!!)senza alcun motivo.
E' da un pò che mi recito"adesso vado dal medico e mi faccio dare qualche cosa" ma ancora non mi sono mossa. Pigrizia o vergogna? Sicuramene difficoltà a voler confessare a qualcuno che sono in difficoltà, qualcuno che però non ti risponda come sempre "ma che ragione c'è??!!" e " ma dai che ti passa vai a farti un giretto, sei tu la causa dei tuoi mali"...utile e confortante davvero.Dunque..dunque te lo tieni per te , eccetto quando ti incarognisci per una qualche sciocchezza (o per una serie messe tutte in fila... :pistole ) ed allora esplodi. :buuu :buuu
Della serie: quando comincerai a vedere i draghi, ad avere dei pensieri suicidi e via dicendo ALLORA ti considereremo persona da aiutare...altrimenti vedi di smetterla.
Ripeto, so che tante di voi hanno problemi ben più seri e gravi, ma questo non basta a farmi superare i miei.
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 27 feb 2009, 14:26

aneste, quando si ha un problema e ci si rende conto da soli che non si riesce a fronteggiare, allora si chiede aiuto.
Non è importante l'entità del problema, se questo ti fa stare male e perdura, è il caso di farti aiutare. Ti faccio un esempio: l'appendicite è una sciocchezza rispetto a grandi e terribili malattie che purtroppo esistono. Però se non ti curi, pensando che c'è di peggio, non solo non guarisci ma rischi di morire di peritonite. Ogni problema, per quanto piccolo, va risolto e affrontato se no rischia solo di ingrandirsi e fagocitarci. Per cui nessuna pigrizia, nessuna vergogna: sei emotivamente instabile e ipersensibile, conosci che la cosa perdura, chiedi aiuto e se poi c'è chi sta meglio o peggio di te è irrilevante ai fini di risolvere questo tuo problema concretamente. :coccola

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da mamaman » 27 feb 2009, 14:50

Hai ragione. Ma non è sempre semplice chiedere aiuto,e io tendo sempre a non farlo,a rimandare.Pessima abitudine, grande stupidità.E quando decidi che magari oggi potresti anche farlo, che il bambino lo hai sistemato, che puoi anche pensare di farti quelle 2 ore di coda dal medico senza l'assillo del "devofareprestodevofarepresto"sembra una barzelletta ma escono quei soliti contrattempi idioti che ti inchiodano in casa in attesa di un pronto intervento che magari poi non arriva nemmeno come pare stia succedendo oggi:bomba :bomba. Chissà magari un altro giorno... :fischia :buuu
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da ofelia74 » 18 mar 2009, 14:50

Secondo me l'aspetto fisico ti da' il colpo finale, ma limitare il problema a quello è ridicolo e umiliante per chi ci è passato.

io sono alla terza gravidanza e per le altre due non ho avuto particolari problemi, a parte che non avevo latte e piangevo per lo più per quello...
per il secondo però mi è successa una cosa strana: ho fatto una specie di depressione PRE parto!
non so se esiste realmente una cosa del genere, ma complice il fatto di aver avuto mia cognata con una ricaduta della sua depressione post-partum (la sua grave, con tentato suicidio e settimane di ricovero in psichiatria), nelle ultime tre settimane di gravidanza non lo volevo più, de si muoveva nella pancia gli urlavo dietro e non mi picchiavo la pancia solo perchè mi sarei fatta male io..... sono arrivata a prendere una confezione di lassativi perchè mi avevano detto che era un modo che una volta usavano per far partorire le donne che andavano fuori termine.... mi ero messa in testa che se fosse nato si sarebbe "risolto tutto" (cosa devo ancora capirlo!)
Per fortuna lui non ne ha sofferto, è nato a termine perfetto e sanissimo!
ma se ci ripenso adesso che sono passato due anni e mezzo mi ricordo l'angoscia e il rifiuto per quel trappolino..... orribile!
poi il post-partum è andato bene (a parte che non avevo latte :fischia )

Mi fa un po' paura l'idea che si possa ripresentare questa cosa, ma credo che sarò più forte e poi ho imparato una cosa: non tenersi tutto dentro, parlare con chi ci sta vicino! :coccola
alessandra e paolo, con luca (3/3/04), fabio (21/9/06) e ANDREA (20/7/09)!

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da Iolanda » 15 apr 2009, 15:50

Io ricordo di aver avuto una leggera dpp un pò strana essendo durata solo un giorno o forse 2, iniziai a piangere all' improvviso, il mio pensiero principale era l' angoscia e la consapevolezza che ormai pur volendo (ma non lo volevo) era impossibile tornare indietro. Ero contetissima di affrontare la nuova vita in 3ma llo stesso tempo il solo fatto di non poter più cambiare le cose mi fece avvilire. Grazie anche a mia madre è passato tutto in pochissimo tempo, credo che il pianto aiuti molto!
°Oo*MATTIA*oO°13 maggio 2003


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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da bambolina » 24 apr 2009, 12:38

Ciao a tutti,è un paio di giorni che leggo i vostri post ed oggi ho deciso di scrivere anch'io,nella speranza che qualcuno mi sappia essere d'aiuto. Sono sicura di soffrire di soffrire di DPP, in quanto il mio stato di salute mentale vacilla, non so da cosa possa essere dipeso e non mi interessa neanche,ma so che non vogliopiù stare così.Ho partorito 2 mesi fa uno splendido bambino, il parto è stato orribile e chi si è occupato di me in salaparto non si è comportato bene,lasciandomi (a mia insaputa) pezzi di placenta,meconio e liquido amniotico dentro.Non contenti mi hanno cucita male e al ritorno a casa nonostante i dolori, forse per via dell'antidolorifico non mi sono accorta di niente.Dopo una settimana ho avuto una emorragia,sono corsa in ospedale emi hanno operata d'urgenza scucendomi,raschiamento etc (c'era anche un pezzo di tessuto che andava per i fatti suoi visto che alcuni punti si erano scuciti ed il tessuto era diventato purulento).E' stato orribile,anche perchè allattando ho dovuto recuperare anche il mio piccolo.Il rientro a casa è stato orribile,perchè ,i sembrva che quell'odissea non finisse mai (a tutt'oggi dopo 2 mesi ho ancora tanti punti ed i dolori).Non avevo avvisaglie di alcunchè a parte qualche leggero momento di tristezza per la mia vecchia vita,anche se spesso mi sentivo sola.Il mio piccolo è una meraviglia,mangia e dorme,col mio compagno a volte è un inferno perchè lo accuso di non fare molto per me,anzi,mi riversa addosso lo stress che prova lui nel vedermi sempre lamentare per i punti e del dispiacere che prova a volte per non poter fare come faceva prima,tipo uscire quando gli va.Ho una sorella premurosa che si occupa quando non lavora di me.Solo che l'altra sera,mentre ero da sola e stavo allattando,mi sono piombate in testa delle immagini aberranti di me compiti atti malvagi sul mio bambino (è stato tremendo) mi sono spaventata e in preda all'ansia e alla paura l'ho allontanato da me e ho kiamato mia sorella,spiegandole cosa mi veniva voglia di fare.Ho cominciato a piangere a a non voler più stare da sola nè con me nè col bambino.Ho individuato subito che ero depressa,ed ho paura di fare del male al mio piccolo.Il mio compagno minimizza la cosa dicendo che è solo un momento di sconforto,mentre io so che non è così.Non voglio più pensare quelle cose,ho paura di commettere qualche gesto orribiel e spesso l'angoscia mi impedisce di respirare.Mi sorella mi ha consigliato di prendere l'iperico anche se allatto e così sto facendo da qualche giorno.Ho intenzione di rivolgermi al consultorio,ma non voglio iniziare le classiche medicine per la depressione perchè so che non si finisce più e perchè allatto e non voglio smettere.Qualcuno id voi si è ritrovata o si ritrova nella mia situazione?

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 24 apr 2009, 13:29

bambolina ha scritto:Mi sorella mi ha consigliato di prendere l'iperico anche se allatto e così sto facendo da qualche giorno.Ho intenzione di rivolgermi al consultorio,ma non voglio iniziare le classiche medicine per la depressione perchè so che non si finisce più e perchè allatto e non voglio smettere.Qualcuno id voi si è ritrovata o si ritrova nella mia situazione?
bambolina ma quale iperico...devi assolutamente rivolgerti ad un medico qualificato e iniziare una terapia a base di antidepressivi, anche sedute con lo psicologo se lo riterrà opportuno.
Capisco che è un percorso lungo e complicato, ma il gioco vale la candela. E se dovrai smettere di allattare non importa, il tuo bimbo si gioverà molto di più di una madre serena che sta bene che di una che lo allatta al seno e poi sta malissimo e ha paura dei suoi stessi pensieri (e i bimbi percepiscono le insicurezze e lo stress e le paure della madre, che diventano quindi anche le loro).
Io avevo poco latte ed ho dovuto far ricorso al latte artificiale, eppure mia figlia ha una salute di ferro, molto più di altri allattati al seno, quindi non ti sentire in colpa se dovessi smettere perchè non è il caso.
Riconoscere un problema è il primo passo, ora però devi agire concretamente per aiutarti, altrimenti rischi che una depressione post partum (da cui ci siamo passate in tante, come vedi) possa peggiorare diventando psicosi e rendendoti la vita ancora più difficile.
Per i tempi è vero che sono lunghi, ma dopo alcuni mesi vedrai i primi miglioramenti, e ogni terapia antidepressiva dura un periodo e poi finisce perchè il paziente guarisce, stanne certa.

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da cristy77 » 18 mag 2009, 9:14

ciao a tutte,
io ho un problema di insonnia che non riesco a risolvere. è da un mese circa che ne soffro e ne avevo sofferto anche quando matteo aveva un mese e mezzo circa, ma in forma più lieve..
ora ha cinque mesi e da 2 dorme tutta la notte ma io non riesco a prendere sonno.. ho il dubbio che sia una forma di depressione..
sono a pezzi, non sopporto più queste notti pensando che il giorno dopo devo occuparmi di matteo con le gambe che mi tremano, un mal di testa feroce e la voglia e sia di nuovo sera per potermi riposare un pò..sempre che ci riesca..
stamattina chiamo la pediatra per chiederle come fare per smettere di allattare al seno, così posso prendere qualcosa per dormire. ma per questo mi sento terribilmente in colpa... :buuu
ma non so più cosa fare. ho preso tutto quello che l'allattamento mi permette, melatonina, melissa, biancospino, il gine mi ha dato del magnesio...
qualcuna sa aiutarmi?
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 18 mag 2009, 9:36

cristy, sono nella tua stessa situazione, è iniziato tutto proprio quando mia figlia aveva 5 mesi...ora ne ha 18 e più o meno siamo lì, all'inizio non dormivo neanche con dosi massicce di sonniferi ora basta una dose minima e non tutte le notti, ma sono percorsi lunghi, fatti di antidepressivi e tanta tanta pazienza.

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da Lunette » 16 giu 2009, 18:20

Ciao a tutte,

vorrei raccontravi la mia esperienza sperando che possa essere un aiuto a chi si trova dentro a questa patologia così sconosciuta eppure così reale.
Ho partorito Giulia ad agosto del 2005 e dopo un parto difficile ho cominciato ad avere già in ospedale crisi di pianto. Non volevo allattare: mi sentivo stanca, spossata, distrutta e intorno a me vedevo solo gente che voleva impormi qualcosa mentre io avrei voluto solo sprofondare in un sonno e non destarmi più. Mia figlia non la volevo prendere in braccio, non mi sembrava nemmeno mia e già in ospedale mi venivano pensieri agghiaccianti, vedevo immagini di adozioni, oppure pensavo di darmela a gambe, flebo permettendo, e immaginavo di sparire su qualche isola lontana.. Ero, diciamocela tutta, piuttosto sconvolta.
Timidamente ho provato ad accennare qualcosa alle infermiere e ai dottori, ma la litania era sempre la stessa: "è normale, vedrai che dopo qualche giorno starai meglio" e vabbé. I miei familiari erano incantati dalla piccola e mi dicevano "ma perché sei triste, guarda che capolavoro hai fatto!" io nel frattempo non sapevo nemmeno dare voce al mio dolore, mi sembrava di essere in un libro di Asimov, un'aliena in un altro mondo (quello della maternità) che non volevo abitare. Un incubo, che mi ha portato, due terribili mesi dopo, ad una psicosi. La mattina entravo in cucina per fare il caffé e sembravo una pazza. Nascondevo i coltelli, tutti gli arnesi pericolosi. Mi alzavo e piangevo, anche se la bambina di notte dormiva io stavo sveglia. In quel periodo passavo le notti in terrazza a fumare e a bere super alcolici. Mi facevo schifo, mi sentivo una madre di merd.a perché quella bambina non la volevo. Eppure c'erano anche i momenti di apparente lucidità. Come un automa preparavo biberon, mettevo pannolini, cambiavo bavaglini con lo stesso entusiasmo di un becchino che porta la cassa da morto al campo santo. Non uscivo quasi mai. Non mangiavo, non dormivo: le mie funzioni vitali erano in stand by, e la cosa più sorprendente di tutte, la più terribile ora che ci penso era la generale indifferenza in cui arrancavo. In quel periodo non mi trovavo a casa mia, ma abitavo a 1000 km dai miei genitori, vicino alla numerosa famiglia di mio marito. Tutte le sue sorelle, madri anche loro mi ignoravano. Mia suocera veniva a vedere la bambina e spariva senza chiedere "TU come stai?" I miei invece al telefono non capivano, ma forse non volevano capire e del resto, tutte le loro domande erano solo incentrate sulla Giulia: Mangia? Dorme? Fa la cacca?
Non so ancora dove ho trovato la forza di non fare l'insano gesto. Non avrei torto un capello a mia figlia, ma l'idea di darla in adozione, metterla in un cestino tipo Candy Candy mi perseguitava. Oppure mi sarei tolta di mezzo io. Mi facevo dei film allucinanti: io che mi impiccavo, o mi buttavo sotto ad un treno. 6 mesi dopo stava accadendo davvero. Una mattina mi sveglio in preda alla nausea. Vomito un paio di volte e ad un certo punto mi ritrovo sul pavimento senza sapere come. Avevo sbattuto la testa nella lampadina del comodino e sanguinavo da un occhio. Sentivo la bambina piangere disperata.
Ad un certo punto mi alzo, in pigiama e ciabatte, prendo la bambina e scendo in garage. Accendo e parto con la macchina combattendo la nausea. Non so cosa o chi mi assistesse in quel momento, forse l'angelo di mia nonna che non voleva ancora incontrare sua nipote, ma fatto sta che prendo la direzione del PS più vicino. Riesco ad arrivare al parcheggio e lì i nervi mi cedono perché lascio andare la macchina contro il muretto.
Lì i ricordi si fanno confusi. So che mi hanno medicato e per tutto il tempo io non avevo nemmeno chiesto di mia figlia. Finché non arriva l'infermiera con la bambina in braccio e lì devo aver fatto una faccia talmente sconvolta che il medico di guardia mi ha ricoverato in neurologia.
Mio marito, arrivato dopo poco, era desolato. Lui sapeva che io non stavo bene, ma era impotente tanto quanto me perché non aveva idea di cosa avessi e di come aiutarmi. In Neurologia mi imbottiscono di Xanax e mi dicono che ho un esaurimento nervoso.. Mi mandano a casa 3 giorni dopo, drogata a 1000 ma senza uno straccio di aiuto su come fare dopo.. Però a quel punto mio marito ha iniziato a documentarsi e a conoscere la DPP. Mi dice che secondo lui ho questa malattia (mi domando PERCHÈ nessuno al corso pre parto me ne avesse mai parlato????) Andiamo entrambi da uno psichiatra pescato a caso sulle pagine gialle. Dopo 10 minuti di seduta sentenzia che non conosce la patologia e quindi non può aiutarmi, salvo prescrivermi lo Xanax. Grazie sono 150 euro.
Ritenta sarai + fortunato.. Prendiamo stavolta una donna. Vado io da sola e questa CAROGNA, di un finto medico mi dice che me la sono cercata. Che devo arrangiarmi e che era meglio se un figlio non lo facevo. Esco dallo studio in lacrime con l'intenzione di denuncia, ma poi la paura che lei potesse denunciare me per quello che gli ho raccontato mi vince.. Eccomi nuovamente sconfitta, 8 mesi dopo e ancora in preda a ansia, attacchi di panico, nausea, insonnia.. Nel frattempo avevo perso 7 kg e i primi mesi di mia figlia.
Poi quando tutto sembrava perduto ecco l'angelo. Mio marito parla ad un suo collega dei nostri problemi e lui le consiglia una psicologa.
Vado da lei e ... miracolo, una faccia amica. Mi piace subito e mi piace il fatto che mi guarda e mi dice "sei malata, Ok, ma ora ti curo io". E da lì inizia il mio percorso di guarigione: inizio a prendere antidepressivi e ad andare da lei. Non è stata una cosa semplice, sono venute fuori cose del mio passato che tenevo inscatolate dentro ´da anni.. Ma piano, piano, con le cure giuste e l'aiuto di mio marito ne siamo usciti. Ho interrotto i farmaci due anni dopo, senza nessun problema, la terapia è durata quasi due anni.
Ora mia figlia ha 4 anni e io sono guarita. Certo, mi fa male quando penso che mi sono persa i suoi mesi più belli. Mi sento, quando ripenso a quel tempo, violata, sconfitta, subita.. Ma adesso vado avanti a testa alta, con tutta la mia imperfezione penso che alla fine, l'amore imperfetto e sofferto sia alla fine quello più grande di tutti.. Un bacio a tutte
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 16 giu 2009, 19:57

ti capisco e ti sono vicina, ma soprattutto voglio sottolineare questa cosa che hai scritto
Lunette ha scritto:Però a quel punto mio marito ha iniziato a documentarsi e a conoscere la DPP. Mi dice che secondo lui ho questa malattia (mi domando PERCHÈ nessuno al corso pre parto me ne avesse mai parlato????)
io francamente sapevo cosa fosse già per conto mio, però mi rendo conto che c'è molta superficialità al riguardo. Nel mio caso non appena ho cominciato a capire che qualcosa non andava, mi sono subito rivolta al mio medico che per fortuna ha subito capito e mi ha dato una terapia adeguata, oltre a consigliarmi un neurologo.
Però mia madre, mio marito etc. dicevano "non ti preoccupare, passa da solo" ma io ho detto "no, qui c'è un problema, e finchè me ne rendo conto devo intervenire ora o non so in che modo potrebbe degenerare." e lì hanno capito. Nel mio caso ripeto, è stata una cosa molto blanda e solo a livello fisico, ma se noi per primi non prendiamo coscienza del problema e lo affrontiamo finchè ancora siamo abbastanza lucide per farlo prima che peggiori, se rimandiamo per pudore, paura o che altro, danneggiamo solo noi stesse.

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da aspi04 » 20 giu 2009, 20:23

Un :bacio enorme a tutte, in particolare a Lunette :coccola
Io sono una persona apparentemente debole e remissiva, ma in realtà di indole molto forte.
Ciò nonostante, non posso nascondervi che, leggendo i vostri racconti, ho paura di vivere la vostra stessa terribile esperienza e penso anche che, aldilà del carattere di ognuno e delle fragilità che ognuno si porta dentro, la DPP può capitare a tutti...
Vi auguro tutto il bene di questo mondo e spero di vivere la fase post parto con serenità.
:bacio
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da garden » 21 giu 2009, 7:21

la depressione post partum non dipende dal carattere, è uno squilibrio chimico che avviene in alcune donne in seguito alla gravidanza. Un pò come le nausee, i valori alti delle beta ad alcune portano nausee e vomito, ad altre meno e ad altre ancora per niente. Pertanto occorre entrare in questa ottica di idee, essere forti o fragili non c'entra nulla, in quanto non dipende da una condizione psicologica bensì prettamente fisica. :sorrisoo

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da aspi04 » 21 giu 2009, 11:51

garden ha scritto:la depressione post partum non dipende dal carattere, è uno squilibrio chimico che avviene in alcune donne in seguito alla gravidanza. Un pò come le nausee, i valori alti delle beta ad alcune portano nausee e vomito, ad altre meno e ad altre ancora per niente. Pertanto occorre entrare in questa ottica di idee, essere forti o fragili non c'entra nulla, in quanto non dipende da una condizione psicologica bensì prettamente fisica. :sorrisoo
Bene, ora il quadro mi è molto chiaro! :ok
Grazie per il chiarimento e un forte abbraccio :bacio
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da erin » 7 lug 2009, 15:18

garden ha scritto:la depressione post partum non dipende dal carattere, è uno squilibrio chimico che avviene in alcune donne in seguito alla gravidanza. Un pò come le nausee, i valori alti delle beta ad alcune portano nausee e vomito, ad altre meno e ad altre ancora per niente. Pertanto occorre entrare in questa ottica di idee, essere forti o fragili non c'entra nulla, in quanto non dipende da una condizione psicologica bensì prettamente fisica. :sorrisoo
stampiamo questo intervento e diffondiamolo. chissà che riesca a diradare un po' la spessa coltre di ignoranza e pregiudizio che purtroppo ancora aleggia su questa malattia.
ragazze io ci sono passata. e ne sono uscita.
tanto che ora ci riprovo, aspetto il secondo figlio/figlia (ancora non si fa vedere la birba!).
un abbraccio a tutte
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da PhoenixLidia » 11 ago 2009, 18:41

Io non ho sofferto di dpp, però anch'io come molte future mamme durante il parto mi sono posta domande a riguardo e ho avuto paura, ansia. In quella fase mi ha aiutato molto il mio compagno che avendo sofferto in passato di depressione è particolarmente sensibile a riguardo.
Abbiamo subito parlato della dpp, ci siamo documentati e dopo che è nata la bambina mi ha tenuta d'occhio chiedendomi spesso come stavo, o cosa pensavo se ero un attimo assorta e cercando di lasciarmi sola il meno possibile.
Le sue attenzioni non sono state fortunatamente necessarie ma penso che se avessi sofferto di depressione lui l'avrebbe capito e avrebbe saputo cosa fare.
Consiglio a tutte voi che siete in attesa di parlare di questo argomento con i vostri compagni, senza imbarazzo, senza tabù, senza mettergli sotto il naso qualche foglio da leggere. Insomma metteteli in guardia in modo che siano minimamente preparati e vi possano eventualmente aiutare.
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Virgila
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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da Virgila » 20 ago 2009, 11:46

Ciao a tutte, da tempo leggo questo forum e dato che in numerosi interventi mi sono riconosciuta ho deciso di esporvi anch'io la mia esperienza post parto che a distanza di sei mesi e mezzo continua a portarmi una sofferenza indicibile. Nel mio passato pur caratterizzato da eventi traumatici come la perdita di un fratello o i forti conflitti avuti con mio padre in qualche modo sono sempre riuscita a gestire il mio male interiore, cosa che non è successa quando è nata mia figlia. La mia piccola è nata i primi di febbraio e dopo pochissimi giorni è iniziato l'inferno. I primi sintomi sono stati un'ansia fortissima che non riuscivo in nessun modo a tenere a freno e che mi ha portato a innumerevoli nottate passate in bianco, ho avuto difficoltà con l'allattamento ma questo è stato il problema meno grave. In quei momenti pensavo che la mia sofferenza avesse raggiunto livelli estremi dato che la bambina era lievemente sotto peso e morivo al solo pensiero che potesse peggiorare e avere problemi nella crescita. Ma il peggio è venuto dopo. Dopo non so quante nottate insonni arrivano gli attacchi di panico... e con loro tutta una serie di sintomi devastanti: capogiri, ondeggiamenti della vista, bruciore e pressione alla testa accompagnata da fastidi di ogni genere, ronzii nelle orecchie, sensazione di forte distacco dalla realtà, tremori, paura d'impazzire e di morire. La prima visita che ho fatto è stata da un neurologo che fortunatamente ha escluso qualsiasi problema di tipo organico. Sono poi andata da un psichiatra ma questo signore aveva un modo di porsi talmente poco umano che dopo le prime due visite l'ho cambiato. il secondo pur essendo una bella persona era di una sbadataggine assoluta, ricordo che mi prescrisse farmaci inesistenti da ANNI sul mercato. Dopo due esperienze negative decido di non assumere farmaci e di farmi seguire da una psicoterapeuta... disastro totale. Questa signora convertitasi da poco al cattolicesimo è convinta che tutti i mali o quasi si possano sconfiggere con la preghiera, non metto in dubbio che pregare possa dare una grande forza ma io non credo ai miracoli. Questa psicoterapia inoltre mi ha portato a vivere enormi disagi dal punto di vista spirituale visto che pur credendo in Dio non sono mai stata cattolica. Insomma una catastrofe. Intanto io non sono più io, non ricordo più le cose che un tempo mi davano piacere e vivo costantemente in un stato di angoscia. A casa sto abbastanza bene, mio marito è molto presente e anche con la bambina è tutto ok. I sintomi che mi hanno perseguitato per mesi che sono quelli elencati prima si sono indeboliti, gli attacchi di panico sono spariti ma persiste lo stato di angoscia e l'idea di continuare a vivere in questo modo mi fa gelare il sangue. Ora sono in cura dal terzo psichiatra che mi ha prescritto efexor r.p. (dopo aver fallito con lo zoloft). Ho avuto non pochi problemi con gli effetti collaterali, soprattutto di notte (soffro d'insonnia da anni) ma non ho alternative. Quello che vi chiedo ma è possibile uscirne una volta per tutte? M'interessano poco gli articoli sulla depressione, in questi mesi ho letto veramente di tutto, ora soprattutto cerco un confronto con chi ha vissuto esperienze analoghe in modo da poter fare chiarezza su tanti dubbi che mi attanagliano. Secondo voi come è possibile guarire se i farmaci (e questo me l'hanno detto tutti) alleviano o fanno sparire i sintomi ma solo per un periodo limitato? Come può il cervello abituarsi al cambiamento portato dagli antidepressivi? E soprattutto è possibile prendere 'sta roba per una vita intera? C'è qualcuno tra voi che è riuscito a guarire completamente SENZA RICADUTE facendo uso di antidepressivi?
Grazie a tutti

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Re: DEPRESSIONE POST PARTO - Esperienze a confronto

Messaggio da Lunette » 20 ago 2009, 16:49

Ciao Virgilia,
prima di tutto CALMA. Allora, gli antidepressivi di seconda generazione (tra cui quello che prendi tu) sono molto più tollerati di quelli di prima generazione, nonché cosa fondamentale, il loro effetto dipendenza è nullo, una volta che - GUARITA - smetterai l'assunzione. Ora veniamo alle domande:

Tornerò mai come prima? La risposta è ... NO. Questa è forse la cosa più dura da accettare dopo una malattia come la depressione. Si cambia (non sempre in meglio) ma non puoi farci nulla, quello che ignoravi prima ora lo conosci e questo segna inevitabilmente la sorte dei depressi, anche di quelli che guariscono. Ma il sapere cosa vuol dire trovarsi nel tunnel è una cosa dolorosa da accettare, e questo inderogabilmente ti accompagnerà sempre.

Però. Guarire si può. Nel senso che potrai tornare a divertirti, a gustare una cena tra amici, a desiderare un'uscita con le amiche, a sguazzare nel mare senza pensieri.

Da quello che racconti mi sembra che la tua situazione non sia proprio leggera, quindi secondo me (anche se ovviamente non sono un medico, parlo solo in base alla mia esperienza) ci vorranno almeno un paio d'anni. Considera sarà tutta in discesa e che il malessere diminuirà sempre di più. Continua a prendere i farmaci, che curano i sintomi (chi ti ha detto che l'effetto diminuisce???), ma devi trovare una psicologa che curi anche la causa. Una terapia SOLO farmacologica è destinata al fallimento senza un supporto terapeutico. Se necessario rivolgiti ad un consultorio, o al tuo medico di famiglia. Possibilmente trova una psicologa con esperienza in DPP, non andare da una neo.laureata, né da un uomo.. Deve conoscere la tua patologia e sapere come curarla.

In bocca al lupo.. Noi siamo qui!
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

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