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Da multinazionale a piccola azienda

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apoale
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Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da apoale » 14 set 2010, 8:20

Ciao a tutti,
molto di voi mi conoscono e forse sanno che lavoro in una grossa multinazionale che si occupa anche di prodotti per l infanzia ( latte, omo, biscotti etc etc ). Da tempo però sono alla ricerca di un part time, possibilmente a tempo indeterminato, perchè voglio seguire i miei bimbi nella crescita. La mia azienda, nonostante ufficialmente spenda belle parola sul part time, non lo concede mai a tempo indeterminato e , solo se si esercitano pressioni, a volte lo concede con contratti di anno in anno.
Ieri ho fatto un colloquio in una piccolissima azienda ( 9 dipendenti ) e sono piaciuta al titolare, che non ha problemi a concedere il part time, a mantenere il mio stipendio e la mia attuale posizione.
Ovviamente sono scattate in me mille domande.
E' meglio o peggio lavorare in una piccola realtà ??? ( dove sono attualemnte siamo solo dei numeri, visto che parliamo di circa 300 i piegati
In una piccola azienda, si possono lasciare le persone a casa come se nulla fosse, o c'è comunque una regolamentazione?
Essendo una srl a socio unico, supponiamo lui dovesse mancare, l'azienda che fine fa?
Qualcuna di voi ha fatto il passo da multinazionale a srl o viceversa? Quali sono le vostre impressioni???

Grazie in anticipo per le vostre esperienze...
Claudio è nato il 15.12.2005 alle 12.47: Kg 3,280 di pura dolcezza... e la bellissima Camilla lo ha raggiunto l'11.11.2008 alle 13.39, con Kg 3,690 di tenerissime guanciotte..

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da GineVicky » 14 set 2010, 8:38

ed accettare partime anno per anno?...
le piccole aziende sono un terno al lotto... se le cose non vanno son problemi...

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da apoale » 14 set 2010, 8:43

GineVicky ha scritto:ed accettare partime anno per anno?...
le piccole aziende sono un terno al lotto... se le cose non vanno son problemi...
Non è detto che lo rinnovano.
Alla mia collega lo hanno rinnovato l'anno scorso, poi alla scedenza le hanno detto che quest'anno non glielo avrebbero dato....
Io mi sono anche messa a disposizione della azienda, dichiarando di accettare qualsiasi mansione purchè mi garantisca il part time......ma non ci vogliono sentire....

AIUUUUTO ho mille dubbi...
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da babu71 » 14 set 2010, 9:36

una domanda: tu adesso hai il contratto part-time? quando ti scade?
nelle ditte grosse come la tua per i genitori di minori fino a 3 anni c'è una percentuale fissa che ha diritto al part-time (credo il 3%)
vedo che tu rientri perfettamente e che hai ancora un anno di questa opzione...sfruttalo, aspetta di trovare una ditta più grande, almeno 20 dipendenti.
In realtà piccole come quella in cui hai fatto tu i colloqui poi ti vedresti in difficoltà ad andare in ferie, prendere permessi etc diventa troppo un discorso familiare, a volte quando si hanno figli conviene essere dei numeri :sorrisoo
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da alessandra72 » 14 set 2010, 9:36

MA CONOSCI PERSONALMENTE LA STRUTTURA DELLA PICCOLA AZIENDA???
MI SPIEGO...
SE CONOSCI IL TITOLARE DELLA PICCOLA DITTA, SE TI FIDI CIECAMENTE....ALLORA POTRESTI TENTARE....

IO ALTRIMENTI NON RISCHIEREI PROPRIO...

IO HO LAVORATO IN UNA MULTINAZIONALE (p&g) ED HO CAMBIATO PER UNA AZIENDA MEDIA (25DIP.) PERCHE' CONOSCO DIRETTAMENTE IL TITOLARE E PERCHE' SO' CHE PERSONE SONO.... SO' CHE MAI CI LASCEREBBERO A PIEDI E CHE PRIMA DI CHIUDERE UN'AZIENDA MAGARI CI RIMETTONO I SOLDI PROPRI...COME è ACCADUTO RECENTEMENTE PER UN PROBLEMA...GROSSO... :x:

POI LE CONDIZIONI ECONOMICHE QUI ERANO MIGLIORI DELLA MULTINAZIONALE...

ORA UNA DITTA CON 9 DIPENDENTI PUO' METTERTI IN MEZZO ALLA STRADA DALL'OGGI AL DOMANI.... SI POI FAI CAUSA...FAI TUTTO QUELLO CHE VUOI...MA IL TITOLARE MUORE E L'AZIENDA CHIUDE STOP...

NELLA MULTINAZIONALE CI SONO TUTTE UNA SERIE DI GARANZIE CHE NELLA PICCOLA DITTA NON ESISTONO...

NON SO'.... IO CREDO CHE NON MOLLEREI LA MULTINAZIONALE...
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da Sofia74 » 14 set 2010, 9:43

mamma mia, anche io sono nella tua stessa situazione. Multinazionale che concede (con sforzo) il part time a tempo determinato però, e non di anno in anno, ma di tre mesi.......che nervoso :bomba
E che ti avvisa il giorno prima della scadenza se ti verrà confermato quell'orario oppure no!
Ora sono a 6 ore fino alla fine di settembre, poi non so!
E va avanti così da 2 anni ormai.......e ogni volta ci devo mettere di mezzo il mio collega sindacalista......che balle che ne ho!

Cmq mi sto cercando un lavoro part time e appena lo trovo me ne vado e anche di corsa, anche se dovesse essere una piccola azienda.
Però il mio caso è diverso, dato che ormai con questa azienda sono alla frutta e il mio lavoro neanche mi piace così tanto.
Dopo la maternità sono stata trasferita e non ti dico.....

Al tuo posto valuterei bene questo nuovo lavoro. il tipo di lavoro che dovresti svolgere ti potrebbe piacere? Com'è l'ambiente? (è importante dato che sareste in pochi)
Per quanto riguarda il fatto della sicurezza del posto, anche questa è una cosa molto importante. Dovresti informarti se questa azienda è nuova o già avviata da un pò.
E poi sai che ti dico, alla fine va tutto a fortuna.
Valuta bene e in bocca al lupo :incrocini
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da antonella74 » 14 set 2010, 10:23

Scusa ma non me ne intendo molto di contratti , volevo solo capire una cosa: se tu accettassi il part-time a tempo determinato e non dovessero poi rinnovartelo, riavresti il tuo posto full-time? Però credo che a questo punto forse non ti porresti il problema.... Mi sa che è una domanda stupida...

Comunque, al posto tuo io preferirei fare il full-time nella multinazionale (sempre che tu ti trovi bene dove lavori e ti piaccia il tuo ruolo) e non andare in un'azienda piccola perchè, come ti hanno detto (oltre la precarietà), devi mettere in conto che sei più "indispensabile" rispetto ad un'azienda di grosse dimensioni. E quindi difficoltà ad organizzarsi per ferie, permessi ecc... Se dovessi avere un altro figlio apriti cielo. In una grossa azienda non credo rappresenti un grosso problema o comunque è un problema minore rispetto una piccola realtà dove già mi immagino il titolare con le mani nei capelli.
Io ho sempre lavorato in piccole ditte, e sono sempre rimasta a casa perchè sono fallite dopo tot anni: tre ditte tre fallimenti (mi è venuto il dubbio.. non è che sono io che porto sf**a? :domanda :ahaha ).

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da dena » 14 set 2010, 10:31

Sarà perchè io lavoro in una zona dove praticamente le multinazionali non esistono ma esistono le piccole aziende (in media una ogni 10 abitanti :fischia però io non vedo tutta sta difficoltà a entrare in una piccola azienda e stare meglio di una grande
- in una piccola azienda non sei un numero, tu conti, contano i tuoi problemi e contano le tue esigenze...sempre che te lo meriti perchè lì servi e quindi pur che lavori bene e ci resti si accomodano alle tue esigenze
-per lo stesso motivo è + facile chiedere aumenti e premi...qui vige la regola "io l'aumento lo do perchè se va via dove ne trovo un altra????"
-le piccole aziende hanno la possibilità di chiudere e lasciare a casa uguali alle grandi.....mi sembra che tagliare personale a centinaia di unità non sia un evento raro per spostare il tutto in Romania o in India :fischia . In una piccola azienda il titolare ci vive con la sua attività, ci lavora e se vuole vivere deve farla stare bene anche perchè investe la sua vita li dentro e molto spesso quando è anziano o vuole andare in pensione ci sono i figli che continuano l'attività.

Poi dipende sempre da azienda a azienda ma io personalmente mi sono sempre trovata bene a stare nel piccolo, amo il mio lavoro e mi piace essere considerata per quello che faccio e mi piace che il mio capo mi dica "caspita se non avesi trovato te....." non invece avere un responsabile sopra responsabile che per fare "bella figura" ti tiene come un topo in gabbia
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Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da Nymphalidae » 14 set 2010, 10:39

Io lavoro in una ditta individuale con 11 dipendenti, nove operai e due impiegati.

Part time o full time, se sei l'unica persona a ricoprire un ruolo specifico non gestibile da altri eventuali collaboratori, lascia perdere.
Alle prime avvisaglie di maggiore necessità di flessibilità hai due strade da percorrere: o dimostri disponibilità in quanto ultima arrivata, e sei spacciata, perché al bisogno diventa abitudine; oppure te ne freghi e fai semplicemente l'orario per il quale sei assunta e pagata. E nonostante i rapporti all'inizio siano splendidi e cortesi, finiranno per incrinarsi.
Tanto per farti un esempio: io mi occupo di amministrazione, e di tutta la parte burocratica relativa a qualunque pratica. Quindi dall'ordine del materiale alla qualificazione ISO, dal vaccino del cane della moglie del capo alla visita dal dentista del capo.
Il mio collega, oltre ad essere contraddistinto dal cromosoma XY e quindi monotasking, è assolutamente impreparato ad ogni evenienza organizzativa. Della serie, dopo tre anni a volte non si ricorda dove sono le pratiche. È bravissimo nel suo, ci sto benissimo, ma senza di me non è in grado di portare avanti l'ufficio con standard sufficientemente elevati per le richieste del mio capo.
Quindi la sottoscritta è quella che: rientra mezz'ora prima dalla pausa pranzo, esce per ultima dall'ufficio, fa meno ferie di tutti, e soprattutto quando è in ferie viene chiamata dal capo per qualche questione di imprescindibile urgenza.

Di contro il mio compagno lavora in una multinazione con 150 dipendenti. Organizzandosi a tempo debito le ferie può farle quando vuole, di sicuro non viene chiamato perché solo lui sa come fare le cose, lo straordinario viene pagato per cui gliene fanno fare il meno possibile, se vuole donare il sangue e sta a casa un giorno non viene guardato come un alieno o peggio, e le sue colleghe sono perfettamente tutelate in materia di maternità e quanto ne consegue.

Io, avanzando 5 settimane di ferie, ho fatto fatica ad avere due ore di permesso per assistere alla discussione della tesi di mia sorella, posso donare il sangue se riesco ad essere in ufficio per le otto, dal dentista vado in pausa pranzo e quando aprirò la caccia e se andrà tutto bene resterò incinta, già mi prefiguro il capo silurermi con qualche sotterfugio della serie "A causa dell'andamento discendente del lavoro, venendo a mancare la possibilità di avvalerci della Sua collaborazione siamo costretti a preavvisarLe il licenziamento".

Senza contare che comunque tra dieci anni sarò a piedi comunque, perché al momento della pensione non ci saranno successori per rilevare l'attività.

Non voglio demonizzare le piccole imprese, o lodare le multinazionali... Questa è la mia esperienza.
♥мαммα ∂ι є∂оαя∂о, иαто сои тс ιℓ 04/10/2011 αℓℓє 22:45 3,140 кĠ×49 см♥
♥вιѕмαммα ∂ι ˅ιттояια, иαтα сои тс ιℓ 30/04/2013 αℓℓє 02:44 2,740 кĠ×46 см♥

ѕєттємвяιиα²º¹¹мαĠĠιоℓιиα²º¹³fяιυℓαиα


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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da Dani78 » 14 set 2010, 10:39

io personalmente non rischierei.

Proverei ad ottenere il part time nella attuale società.
Ilaria è nata il 7/2/07. 3570gr 53cm alle 02.05 (41+2)
Martina è nata il 10/8/08. 3450gr 49cm alle 07.50 (39+1)

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da alessandra72 » 14 set 2010, 10:48

Nymphalidae ha scritto:Tanto per farti un esempio: io mi occupo di amministrazione, e di tutta la parte burocratica relativa a qualunque pratica. Quindi dall'ordine del materiale alla qualificazione ISO, dal vaccino del cane della moglie del capo alla visita dal dentista del capo.
Il mio collega, oltre ad essere contraddistinto dal cromosoma XY e quindi monotasking
, è assolutamente impreparato ad ogni evenienza organizzativa. Della serie, dopo tre anni a volte non si ricorda dove sono le pratiche. È bravissimo nel suo, ci sto benissimo, ma senza di me non è in grado di portare avanti l'ufficio con standard sufficientemente elevati per le richieste del mio capo.
Quindi la sottoscritta è quella che: rientra mezz'ora prima dalla pausa pranzo, esce per ultima dall'ufficio, fa meno ferie di tutti, e soprattutto quando è in ferie viene chiamata dal capo per qualche questione di imprescindibile urgenza.

Di contro il mio compagno lavora in una multinazione con 150 dipendenti. Organizzandosi a tempo debito le ferie può farle quando vuole, di sicuro non viene chiamato perché solo lui sa come fare le cose, lo straordinario viene pagato per cui gliene fanno fare il meno possibile, se vuole donare il sangue e sta a casa un giorno non viene guardato come un alieno o peggio, e le sue colleghe sono perfettamente tutelate in materia di maternità e quanto ne consegue.
MI HAI FATTO MORIRE!!!!!!!!!!!!
:ahah :ahah :ahah

MA è TUTTO VERISSIMO!!!! :ahaha

NEL BENE E NEL MALE... :urka

PER QUANTO RIGUARDA ME....
IO ALTERNO DEI GIORNI FIGHISSIMI COME IERI DOVE CONTRIBUIVO CON IL MIO LAVORO ALLA RIUNIONE CON GLI AMERICANI PER UN PROGETTO DI LAVORO.... AL PRENOTARE IL TAXI PER PADRE DEL NOSTRO CAPO CHE DOVEVA ANDARE DA CASA SUA ALLO STUDIO DELL'OSTEOPATA... :che_dici

SE SI PROVIENE DAL UNA GRANDE AZIENDA.... METTI IN CONTO ANCHE QUESTE "RICHIESTE" CHE NON DEVONO ESSERE PRESE COME MORTIFICANTI, ANCHE SE ALLE VOLTE LO SONO TI ASSICURO...PERCHE' IL CERVELLO LE REGISTRA COME TALI...., MA COME "NORMALI" IN UN CONTESTO PICCOLO DOVE IL "CAPO"è ANCHE IL TITOLARE DELL'AZIENDA....

POI CI SONO I VANTAGGI DEL RIUSCIRE AD EMERGERE, DEGLI AUMENTI DI STIPENDIO.... ANCHE SE AMMINISTRATIVO NE VEDO SEMPRE DI MENO RISPETTO ALLA PRODUZIONE...EHHHH.. :aargh

POI CI SONO GLI SVANTAGGI.... A PRESCINDERE I PROBLEMI RELATIVI ALLA STABILITA' AZIENDALE.... NELLE PICCOLE IMPRESE PERMESSI/FERIE/ALLATTAMENTO/MATERNITA'.... TUTTO TI VIENE CONCESSO è TUO DIRITTO....MA IL "RIENTRO PER URGENZA è SEMPRE DIETRO LA PORTA"...

IO ERO IN MATERNITA' MA HO LAVORATO FINO A 14GG PRIMA DEL PARTO
A LUGLIO ERO IN FERIE E SONO DOVUTA RIENTRARE
AD AGOSTO ERO IN FERIE MA NON C'ERA GIORNO CHE NON MI CHIAMASSERO
VENERDI HO LA VISITA DAL CARDIOLOGO PER MIA FIGLIA E NESSUNO OVVIAMENTE MI DICE NULLA.... MA PER FARE LE STIMOLAZIONI OVARICHE VADO A PAGAMENTO PERCHE' NON POSSO PERMETTERMI DI ARRIVARE QUELLE 4/5 VOLTE AL MESE ALLE 10.00 PER SEGUIRE IL MIO GINE IN OSPEDALE...

INSOMMA CI SONO TANTE COSE DA VALUTARE.... :che_dici
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da farfalla » 14 set 2010, 11:25

sono figlia di titolari di una piccola azienda
i dipendenti stanno molto meglio di me

molto dipende dalla realtà che trovi e dalle persone, più che dal fatto di essere piccoli
noi qui siamo intercambiabili: ognuno ha il suo ruolo, ma nessuno è indispensabile ed all'occorrenza può essere sostituito da chiunque altro. ci regoliamo da noi con ferie ed orari, se la collega ha bisogno di uscire per andare inf armacia o di un paio di giorni di ferie all'ultimo ci mettiamo d'accordo e si sistema come è meglio per tutti. quello che si può concedere lo si concede volentieri. certo se proprio non si può, non si può. il clima familiare crea vantaggi e svantaggi.
Y. 05/04/2007 3,405kg x 51cm + A. 16/04/2011 3,600kg x 50cm
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da leda71 » 14 set 2010, 11:28

l'azienda multinazionale applica regole condivise, magari ti fa sudare le eccezioni, ma il tuo lavoro è li senza discutere.
l'anzienda piccola e padronale è espressione del padrone: se lui è una brava persona non avrai problemi, ma se non lo è sono caxxi... statisticamente credo che potrei definire "brave persone" circa lo 0,5% della popolazione umane... vedi tu che farei io... :fischia

il rischio c'è, devi valutare tu quato ti serve il tuo lavoro. se puoi stare anche senza, prova il part-time e al massimo te ne vai.
There must be some kind of way out of here ...

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da MammaMAtteo » 14 set 2010, 11:39

sono figlia di titolari di una piccola azienda
i dipendenti stanno molto meglio di me
:fischia se lo dici tu!!

SERIAMENTE... io non rischierei di andare in una piccola realtà.... la multinazionale offre degli innumerevoli vantaggi .. ed il primo fra tutti la SOLIDITA'!!
Paola, mamma di MATTEO (02/02/2005 2.5Kg per 50 cm... un amore) e di CAMILLA (20/10/2008 2.9Kg per 50cm... la mia principessina).Mamma grazie alla PMA!

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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da farfalla » 14 set 2010, 11:58

MammaMAtteo ha scritto:
sono figlia di titolari di una piccola azienda
i dipendenti stanno molto meglio di me
:fischia se lo dici tu!!
ho lo stipendio più basso di tutti, faccio più straordinari ed ho più responsabilità
sono l'unica con obbligo di reperibilità 24/7
devo essere in ufficio prima degli altri ed andare via dopo dell'ultimo perchè "devo dare l'esempio"
se c'è una contesa (settimana di ferie, orario migliore) devo lasciar eil meglio agli altri "per non scontentare i dipendenti"
se salta uno stipendio indovina un po' chi resta senza soldi per la spesa? io, non certo la collega
e questo solo per dirne alcune
vogliamo parlare poi dei cazziatoni che mi prendo per colpa degli altri? perchè con me si sfogano di tutto e con gli altri dipendenti non possono farlo per non scontentarli, mentre io tanto sono la figlia e allora mi becco urla e parolacce dal corridoio?
prima di fare ironia dovresti conoscere la situazione particolare
conosco figli dei capi che sono privilegiati ed altri che come me sono trattati peggio degli altri
dipende da che persona è il capo
ed in genere i capi stronzi che sfruttano i dipendenti sono quelli che hanno i figli che stanno bene
i capi che trattano i figli peggio degli altri sono quelli che trattano bene i dipendenti e non gli negano niente, nel limite del possibile per non far fallire l'azienda (a costo di giocarcisi anche le mutande, oltre al tetto sulla testa)
Y. 05/04/2007 3,405kg x 51cm + A. 16/04/2011 3,600kg x 50cm
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da lena69 » 14 set 2010, 13:01

farfalla, appunto come scriveva leda dipende dal capo.
e questo vale anche nel tuo caso.
però, spero non si rientri di nuovo in una delle 3 diatribe classiche e infinite:
dipendenti vs. liberi professionisti
mamme-casalinghe vs. mamme lavoratrici
qui in italia vs. lì all'estero
per le quali non c'è soluzione
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da caracalla » 14 set 2010, 13:12

lena69 ha scritto:farfalla, appunto come scriveva leda dipende dal capo.
e questo vale anche nel tuo caso.
però, spero non si rientri di nuovo in una delle 3 diatribe classiche e infinite:
dipendenti vs. liberi professionisti
mamme-casalinghe vs. mamme lavoratrici
qui in italia vs. lì all'estero
per le quali non c'è soluzione

:ahah :ahah :ahah fantastica!!!!
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da co73 » 14 set 2010, 13:30

Nymphalidae ha scritto: Tanto per farti un esempio: io mi occupo di amministrazione, e di tutta la parte burocratica relativa a qualunque pratica. Quindi dall'ordine del materiale alla qualificazione ISO, dal vaccino del cane della moglie del capo alla visita dal dentista del capo..


:ahah :ahah :ahah :ahah QUOTONE


giusto l'altro giorno ho dovuto sbrinare e pulire il frigorifero dell'ufficio :che_dici
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da farfalla » 14 set 2010, 13:36

lena69 ha scritto:farfalla, appunto come scriveva leda dipende dal capo.
su questo siamo d'accordo
ma quando mi vedo rispondere che non è vero quello che ho scritto (in pratica mi si da della bugiarda) mi viene un po' di nervoso e come minimo mi devo difendere spiegando meglio, non trovi?
la diatriba infinita la evito volentieri, anche perchè non c'è una soluzione ideale per tutti: dipende dalla situazione particolare e dalle persone coinvolte.
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Re: Da multinazionale a piccola azienda

Messaggio da starry67 » 14 set 2010, 13:40

io proverei a chiedere il part-time ed a sfruttarlo finchè lo concedono. Io ho fatto così, lavoro in una ditta media (130 persone) e quando ho finito l'anno di allattamento di Virginia ho azzardato e richiesto un orario ridotto : me lo hanno concesso, ma a scadenza annuale. Me lo hanno appena rinnovato per un altro anno :ok se in futuro non sarà così, vedro di ri-organizzarmi. Senza contare, come ti hanno già detto, che con 9 persone ti possono lasciare a casa senza "giusta causa".
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chiara 26.01.2005 * virginia 09.10.2007

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