Un annetto fa inizio ad avere dei fastidi in un punto diverso, pochi mesi fa il fastidio si è accentuato e stamattina, il mio medico di base, ha detto nuovamente che si tratta di colite spastica, che mi colpisce un punto diverso del colon (in alto a sinistra).
Sono consapevole dell'origine somatica del problema, è un periodo per me un po faticoso, emotivamente.
Mi prescrive Spasmomen Somatico 40 da prendere 2 volte al giorno finchè non passa.
L'ho preso, e solo adesso, arrivata a casa, ho capito che si tratta di benzodiazepine, praticamente psicofarmaci seppure della famiglia più blanda.
Adesso, io non sono una che usa volentieri farmaci, figuriamoci gli psicofarmaci!
Vorrei tentare di "rilassarmi" in modo alternativo, avrei intenzione di iscrivermi a un corso di yoga, che ho già praticato in passato, per ritrovare un po' la "mia" dimensione, visto che in questo periodo solo leggermente schiacciata dalla situazione familiare (vabbè niente di drammatico, però...). Vorrei tentare altre vie più naturali, come l'eliminazione di alcuni alimenti (primo fra tutti il caffè) a favore di altri (che so, camomilla, valeriana), oppure fiori di bach, o qualsiasi altra cosa. Dovrei parlarne con un medico con un approccio "naturale" ma qua non ne conosco, non ancora.
Vorrei capire se la mia idea (curare la colite spastica con lo yoga e terapie naturali) è fuori luogo, assurda e utopistica, sbagliata, giusta... o mi devo rassegnare alla pillolina.
Naturalmente non ho ancora affrontato il discorso con mio marito, psicoterapeuta, che al momento è fuori e sono sicura che sarebbe contrario... alla fine la moglie del calzolaio va sempre in giro con le scarpe rotte
