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autismo quando si manifesta?

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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saetta
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 20 feb 2013, 20:42

Volevo dire che il centro Bosisio Parini, da quello che so io, è il migliore della Lombardia, l'unico che ha i Kit per diagnosticare l'autismo scientificamente. Questo giudizio non è per esperienza diretta, ma perchè me lo hanno detto degli asperger che sono anche psicolog! La Nostra Famiglia (sede di varese) la conosco perchè ho fatto lì 8 incontri di parent training gratuiti organizzati dalla Regione e tutto erano tranne che psicodinamici, anzi, contrari a quelle obsolete teorie.

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laura s
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 20 feb 2013, 22:17

saetta ha scritto:Ho letto tutto e vorrei dire la mia. Mi sono accorta che mia figlia era "diversa" verso i 18 mesi, ma l'ho ammesso a me stessa verso i 21 mesi (e me ne pento ancora ora) quando era scesa ancora di più nell'autismo. La diagnosi è arrivata a 25 mesi. Il sintomo che non mi ha fatto più indugiare è stato il fatto che mia figlia non rispondeva mai al suo nome. Naturalmente non parlava, ma quello era il minimo e aveva dei tratti di chiusura verso gli altri. Quando ha tentato di svicolare anche dalle mie braccia, non ho esitato e mi sono rivolta alla NPI. La pediatra minimizzava e diceva che vedeva delle sfumature, ma che potevano risolversi da sole, ha avuto, però l'umiltà di dirmi che solo una NPI poteva darmi delle certezze.
Non bisogna avere l'incubo dell'autismo, ma non bisogna neanche ascoltare le voci del popolo e le leggende metropolitane: eh, mio figlio ha parlato a 12 anni, adesso è un professore, ecc. tutte esagerate e false.
Voglio precisare che spesso anche un ritardo del linguaggio può portare dei sintomi sovrapponibili al 100% con l'autismo, senza che l'autismo ci sia. Spesso anche gli esperti sono indecisi, ma in quel caso lo dicono avvisando i genitori. Comunque una terapia comportamentale aiuta anche questi bimbi e una volta comparso il linguaggio i sintomi autistici scompaiono. Questo per chiarire ancora di più il complicato mondo dell'autismo. Io parlo di autismo ad alto funzionamento/asperger e una diagnosi precoce, una terapia comportamentale e, a seconda delle caratteristiche del bambino altre stimolazioni (ad esempio pet therapy se amano gli animali, TMA se, come mia figlia, amano la piscina, ecc) precoci, possono portare addirittura alla perdita della diagnosi (certo, ci vuole una serie di altri fattori) o comunque all'acquisizione di comportamenti adattivi che fanno vivere bene sia i bambini che le famiglie. Questi bambini possono, da adulti, perdere del tutto i tratti aspie/autistici al punto da lasciare solo qualche traccia che potrebbe essere paragonabile a caratteristiche caratteriali e nulla più. Altro motivo per cui la diagnosi precoce è fondamentale: i bambini autistici HFA hanno uno sviluppo sicuramente atipico, ma sviluppano anche loro. Nel corso della loro vita alcuni tratti si perdono crescendo, altri compaiono con la crescita, ecc. Avere iniziato da subito una terapia li aiuta a crescere positivamente, in maniera tipica, ma positiva. Una volta adulti potranno ancora avere i tratti autistici (sicuramente sfumatissimi), ma soprattutto, non avranno quel carico psicologico negativo che li fa vivere male anche se potrebbero stare benissimo. Infine, le chiamiamo terapie perchè bisogna inquadrarle in un ambito medico, ma io le considero percorsi educativi, cioè noi facciamo con i nostri bambini autistici esattamente quello che facciamo con i nostri bambini non autistici, cioè insegniamo a loro come funziona il mondo, come si diventa grandi, come si va in bicicletta, come si mangia con le posate, ecc. solo che lo dobbiamo fare con un'altra modalità che noi stessi dobbiamo imparare. Quindi, mettevi nei panni di un bambino. Vi sembrerebbe normale se a 2 anni la vostra mamma e il vostro papà non vi aiutassero a muovervi nel mondo, ma vi lasciassero soli? Così è quando si ha un bambino autistico e non gli si insegnano le cose nel giusto modo per loro. Imparano da soli. Vi sembra normale? Vi sembra giusto? Al minimo dubbio si va dall'NPI bravo e se nostro figlio non è autistico meglio così, una complicazione in meno, se lo è, bene cominciamo subito a fare i genitori anche di questo bambino.
Concetti lodevoli. Chiaramente le metodiche attuali di trattamento dell'autismo (ABA eccetera) non esistono da molti anni quindi l'aspetto sui cambiamenti che indurrebbero negli adulti è solo speculativo, e in più non ci sono sufficienti studi di confronto in doppio cieco, quindi diciamo che quello che scrivi è senz'altro auspicabile.
Però io (e capisco che per altre persone non sia così) mi fido solo di quello che è dimostrato, e per l'autismo ciò si traduce oggi nell'ABA e ABA-VB. Bella eh la piscina e la pet therapy, ma siamo onesti: è diverso fare pet therapy o comprare un gatto?? Fra psicomotricità e ginnastica che cosa cambia di preciso?? :che_dici Se leggi il progetto educativo della struttura che è stata tirata in ballo da te e da Lucieale, che io assolutamente NON conosco per presa diretta e che quindi non voglio giudicare, ripeto stando solo a quel che c'è scritto nel progetto educativo io leggo: aria fritta e cotillons, conditi di "azione psicologica sulla famiglia e sul disagio". Poi se invece fanno ABA e non lo scrivono, cambia parecchio.
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 21 feb 2013, 8:05

Laura S. hai perfettamente ragione sull'utilita delle terapie comportamentali, secondo me. Le altre cose, al di là di una terapia comportamentale, sono attività, positive a seconda del bambino, e possono essere d'aiuto per rendere più veloce e migliore la terapia comportamentale, ma da sole NON le considero sufficienti, ma non sono un medico o una specialista, solo una mamma.
Però devo essere onesta. Io consideravo psicomotricità una gran ca@@ata, invece devo dire che per mia figlia che ha dei momenti di eccitazione motoria pazzeschi in cui vaga come una pallina di un flipper, la psicomotricità la fa rilassare tantissimo e dopo guarda di più negli occhi, lavora meglio su altre cose, diciamo che la fa rilassare e la sta aiutando a scoprire i suoi confini corporei, cioè lei si vede le mani, ma mica ha tanto chiaro che sono le sue. La TMA, la terapia in acqua ancora non l'ha iniziata, per un mese è andata in piscina con suo papà e mi ha detto che cantava, era molto collaborativa, quindi penso che con una terapista esperta possa trarre del giovamento anche da lì.
Ti dico che io ero scettica su queste attività, ma conoscendo sempre molti più casi di autismo, ho capito che non puoi sapere a priori cos'è la cosa o l'attività che fa scattare in loro quel qualcosa che li fa vivere meglio. Ti dico solo che in UK c'è un bambino autistico che a 10 anni ha partecipato ad un talent show come ballerino. Io pensavo che fosse la solita storia alla "volemose bene" con una bambino in grado al massimo di eseguire balli di gruppo (vedi che i pregiudizi sono duri a morire), invece questo bimbo non balla, ma vola. E' una cosa che ha dell'incredibile. E sua mamma l'ha scoperto per caso facendogli vedere una routine di danza. Lui stesso, che ora ha 13 anni dice che la danza ha guarito il suo cervello. In effetti a 10 anni si vedeva che aveva qualcosa nel parlare nei tic, a 13 ha una sicurezza, parla senza difetti, di tic neanche l'ombra. Con questo non si può dire che ai bambini bisogna far fare "danzaterapia", la mia si rifiuterebbe, ma che bisogna far conoscere loro più mondo possibile per capire dove possono trovare quel qualcosa che li fa star bene. Magari a mia figlia la pet therapy non fa nulla, ad un altro può far scattare l'empatia verso qualcuno e appassionarsi talmente tanto da farlo diventare il suo lavoro da adulto (conosco tramite corrispondenza una donna asperger psicologa che si occupa proprio di addestrare cani, ne ha fatto un lavoro, ha scritto anche dei libri e presenta convegni in tutto il mondo).

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 21 feb 2013, 8:15

Laura quando la mia va a psicomotricità non fa ginnastica nel vero senso della parola, anche perchè la mia bimba ha qualità da saltimbanco, fa di quelle cose che hanno dell'incredibile. Da un punto di vista motorio è avanti anche ai bambini NT. L'ora si basa tutto sul cercarsi, cercare lo sguardo, farle scoprire il suo corpo, farle cercare l'altro e deve dire che le prime volte non si combinava niente perchè mia figlia si faceva i fatti suoi alla grande. Ora si interessa alle cose che le vengono proposte, guarda negli occhi la terapista, la cerca, vuole farsi cercare, mi guarda per avere il mio applauso quando fa qualcosa e la terapista le dice brava. Sorride, fa piccoli scherzi (si nasconde e fa cucù). E dopo la porto al nido e le maestre mi dicono che sembra che porti loro una bambina diversa, meno impetuosa del solito. Certo da sola la psicomotricità serve a poco, però se fatta bene in un contesto completo, ha il suo perchè. Ci tenevo a precisarlo perchè io ero incavolata nera quando la ASL mi ha proposto la psicomotricità. Anche io dicevo: ma come mia figlia è autistica e tu mi dici di farle fare ginnastica che è l'unica cosa di cui non ha bisogno visto che è una circense? Invece serve anche quello.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 21 feb 2013, 8:44

Scusa Laura mi vengono in mente le cose poco alla volta. A mia figlia viene applicato il metodo DEnver. E' una terapia comportamentale che si basa su un aspetto naturistico, cioè i comportamenti devono essere insegnati nel contesto naturale di vita del bambino. Si insegnano le competenze giuste per un bambino di due anni, i comportamenti corretti da tenere, ecc. E le prove scientifiche sull'efficacia del metodo ci sono. Addirittura è stato dimostrato che, ad un certo stimolo, il cervello dei bambini "Denver" ha la stessa risposta neurologica dei bambini tipici, mentre nel gruppo dei bambini autistici non "Denver" la risposta non è la stessa. E le terapie comportamentali sono nuove in Italia (siamo nell'800 praticamente), ma in USA ci sono da anni e i risultati sono scientificamente provati.
Riassumendo il mio pensiero: terapia comportamentale obbligatoria per tutti i nostri bimbi, indipendentemente dalla gravità della situazione e, in aggiunta, attività che possono piacere e servire al bambino. All'inizio il terapista esperto ci vuole per ottimizzare il risultato e non lasciare l'attività fine a se stessa, poi, con il tempo, si può fare senza "terapia". Cioè mia figlia ora farà Terapia in Acqua, magari tra un paio d'anni andrà semplicemente in piscina. Dobbiamo trovare il modo di farli vievere bene in questo mondo che non è proprio il massimo per loro, più che altro per motivi sensoriali.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 21 feb 2013, 9:30

Laura, scusami se continuo con questi messaggi a te, non ti ho preso di mira :bacio , anzi, sei l'unica da non convincere visto che non hai figli ND, ma volevo aggiungere una cosa.
A questo forum possono giungere mamme che stanno appena appena avendo dubbi circa i loro bambini, quindi il messaggio deve essere positivo perchè le si può aiutare parecchio, non voglio che nessuna di loro passi i 20 giorni che ho passato io quando mi sono venuti i primi dubbi. Ho rischiato brutto e si può capitare in mano a dei ciarlatani che in questo campo pullulano.
Il messaggio più importante è: LA PRECOCITA' DELLA DIAGNOSI è fondamentale. Una volta avuta la diagnosi agire subito nella direzione giusta. Non farsi abbindolare da diagnosi "carine" tipo "disturbo della relazione" "disturbo della comunicazione" ecc. e chiedere subito specificatamente: mio figlio è autistico/a? Non è una parolaccia, ve lo assicuro.
Prendendo l'esempio dell'ipotetico bambino alto 2,30, anche lì scoprirlo a 6 anni potrebbe evitargli, dico una scemata, la scoliosi grazie ad un busto messo al momento giusto, magari a 7 anni il danno sarebbe già fatto e questo bimbo oltre ai problemi "inevitabili" se ne troverebbe uno in più che si sarebbe potuto evitare. Così l'autismo, già di per sè porta complicazioni, alcune si possono evitare, altre si possono ridurre tantissimo, prima si agisce, meglio è. Il bambino ha bisogno di essere compreso e di ricevere la giusta comprensione da subito.
Chiaro che si può fare sempre tanto a qualsiasi età, persino da adulti. Ma da piccolini è micidiale quanto si può fare senza troppa fatica per il bambino (per il genitore invece la fatica c'è).

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 21 feb 2013, 18:57

Saetta è un piacere leggerti non ti scusare, anzi mi insegni un sacco di cose grazie!!
Mi sembri molto molto preparata hai fatto tutto da sola ? Da quanto tempo ti interessi all'argomento??
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 21 feb 2013, 18:58

Mi spiego meglio: dipende solo da tua figlia e dalla sua diagnosi, oppure anche per lavoro??
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 21 feb 2013, 20:03

Ciao Laura, dipende da mia figlia, prima pensavo che gli autistici fossero tutti "Rain Man" un film che ho amato, ma che oggi odio perchè è quello che manda in tilt i genitori non appena dubitano o hanno la diagnosi di autismo. Fra l'altro io sono informata sull'autismo ad alto funzionamento/asperger, quello a basso funzionamento non lo conosco molto. Ho letto molto spazio asperger e anche tanti libri scritti da autistici come Temple Grandin, Jhon elder Ribinson, Luisa di Biagio ecc.
Approfitto anche per dire una cosa, non per fare la saccente, ma solo e sempre per aiutare altre mamme e di riflesso anche i bambini. Rain Man e stato tratto dalla storia di un autistico savant. E' una condizione particolare quella del savant che è stata certificata a sole 100 persone nel mondo, di cui 50 autistici e 50 NT. Questo per dire che se c'è qualcuno a cui i nostri figli non assomiglieranno è proprio Rain Man.
Queste sindromi autistiche nella forma ad alto funzionamento, possono portare, anzi portano anche dei doni, dei lati positivi: precisione, attenzione ai dettagli, passione (non vedo perchè chiamarla per forza ossessione) per qualche materia o argomento, ecc. Il problema è l'intensità di queste caratteristiche, ed è lì che noi genitori con i terapisti, insegnanti, NPI dobbiamo intervenire, per insegnare loro i modi e i tempi opportuni per essere loro stessi senza dover subire lo stigma della diversità negativa.
Faccio un esempio. Questi ragazzi sono molto sinceri, senza filtri. Se vedono una donna grassa, possono essere capaci di dirlo, ecco noi dobbiamo con pazienza e tenacia insegnare loro che alcune cose non sono opportune perchè possono ferire. Solo che non basta dirglielo come facciamo con gli altri figli, ma occorre spiegarglielo in maniera più "scientifica possibile". E poi stare attenti a che non crescano troppo rigidi, ma il più adattabili possibili, insomma tante problematiche che però possono essere superate o ridimensionate. Tutti, ma proprio tutti, passata l'infanzia e l'adolescenza, grazie al bagaglio di esperienze che si sono fatti, migliorano e si inseriscono sempre più nella società, ma per arrivare a ciò hanno dovuto subire un calvario in terra fatto di incomprensioni 24 h su 24. Per questo noi genitori dobbiamo monitorare i nostri figli per permettere loro di essere inseriti senza la sofferenza disumana a cui sembrerebbero destinati. Per assurdo i più sfortunato sono proprio i casi più lievi che possono non essere diagnosticati mai. Persone la cui enorme intelligenza compensa le caratteristiche autistiche e che rischiano di non combinare niente o di vivere soli perchè non adeguatamente educati. Tutti migliorano, tutti.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 22 feb 2013, 22:15

Sono due giorni che penso a come risponderti ma non mi è facile.
Diciamo che il bambino che descrivi somiglia molto, forse troppo, a come ero io.
Mentre la sofferenza no.
Come dici tu credo sia questione di intensità delle caratteristiche, che probabilmente nel mio caso non era tale da indurre la sofferenza conseguente.
Non so che altro aggiungere.
Medito...
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 23 feb 2013, 7:48

Laura S. la sofferenza di questi bambini dipende molto dalla famiglia in cui crescono. Nelle famiglie in cui c'è coscienza della diagnosi è chiaro che la tolleranza e l'accettazione è maggiore. Per questo è importante la diagnosi precoce, sono mesi di incomprensioni che si evitano al bambino che può sembrare solo oppositivo o disobbediente. Poi ci sono bambini che nascono in famiglie "ideali" dove le caratteristiche sono sparse un pò qua e là in forme talmente light da non venire mai diagnosticate e in queste famiglie delle bizzarrie dei figli neanche se ne accorgono, le accettano perchè le considerano "normali". Chiaro che crescere in una famiglia così porta ad un'accettazione di se stessi positiva e affatto dolorosa. Sono casi in cui le caratteristiche sono lievi e l'intelligenza molto acuta e avviene una compensazione naturale. Si è sempre un pò stramboidi, un pò orginali, ma non così fuori dal mondo da necessitare di terapie, o percorsi educativi speciali. Per questo bisogna rizzare le antenne perchè possiamo dire che ci sono tanti autismi quanti sono gli autistici, ognuno ha il suo. Pensa che con tutto il girare su internet, l'ascoltare, il leggere su bimbi autistici, ho trovato una bambina che sembrava la fotocopia della mia, solo su un sito, pazzesco. Ormai conosco la storia di centinaia di bambini, ma solo una è come mia figlia. Purtroppo la mamma non ha più scritto e non la posso rintracciare perchè mi sarebbe piaciuto confrontarmi con lei e i risultati della bimba che ha un anno in più della mia.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 23 feb 2013, 7:52

Scusa, vado a rate :ahaha
Volevo dire che sarebbe comunque utile la diagnosi in queste famiglie versione "light" per monitorare le generazioni future. La mia famiglia paterna è piena zeppa, a partire dal mio bisnonno, di personaggi simil-autistici. Originali e amati da tutti perchè bizzarri, ma con grandi qualità, soprattutto artistiche (musica, pittura, scultura). Nessuno ha la diagnosi, però a mia figlia, probabilmente (nessuno può darmi la conferma, mi hanno solo detto che è altamente probabile) queste caratteristiche che in altri membri sono "annacquate" in lei sono esplose nella condizione autistica. Finchè, però, non si scoprirà un marker biologico, nessuno può dire: è così o è cosà.
Una cosa è certa: l'ereditarietà è molto presente.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 23 feb 2013, 10:55

Saetta credo infatti sia il mio caso. Una famiglia di stramboidi in cui mia mamma è una asociale spinta che proprio la pressione a socializzare non sa nemmeno dove stia di casa, e che era ben contenta di passare pomeriggi con me a studiare bonsai e minerali e trovava normalissimo che io macinassi tomi di neurologia a 10 anni o che a 8 mi sia fatta un maglione da sola. E che ora fa 2000 punti a manche su Ruzzle lasciandomi francamente basita.
Aggiunta al fatto che invece mio papà è un giovialone che farebbe amicizia pure coi muri e che mi ha passato la chiacchiera spinta, per cui su mi è andata bene!! Che non ero una "bambina media" l'ho sempre saputo, ma queste riflessioni un poco "oltre" le faccio ora, a 34 anni, e sono in grado di farle senza starci male, per fortuna.
Vedrai che anche tua figlia farà la sua strada, e sarà una strada di successo!! :incrocini :incrocini :incrocini
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 23 feb 2013, 15:18

Grazie Laura, per mia figlia spero un futuro bellissimo. Al momento, purtroppo, siamo ad un punto in cui le mie domande non sono: si farà mai delle amiche? chissà quanto sarà bizzarra e originale da adulta!
No, le mie domande ora sono: parlerà mai? ha un intelligenza nella media? riuscirà ad andare in bicicletta? sarà una disabile (situazione degnissima, ma che nessuna mamma augurerebbe per sua figlia)?
Purtroppo, per ora, solo la mia infinita fiducia nelle potenzialità di mia figlia mi fanno dormire sonni tranquilli e sperare in un domani soddisfacente, però sono solo dettati dall'istinto materno (se esiste). Si dice che le mamme non sbagliano mai. Se si sentono una cosa è quella giusta. Allora sulla base di questa "teoria" ti dico che mia figlia sarà uno spettacolo di donna. Su osservazioni distaccate e scientifiche ti dico: 50% di possibilità venire su diversa, ma completa- 50% con qualche disabilità (RM, non verbalità, ecc.). Per fortuna, essendo io una mamma e non un medico, la mia responsabilità è quella di credere nei miei figli, NT o ND che siano, e allora andiamo avanti con fiducia.

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da fed+brugnomo » 24 feb 2013, 13:41

La testimonianza di saetta è quello che ci voleva. Quando scrivevo pagine fa di come possa cambiare la percezione dell'autismo se un genitore sa cosa ha di fronte fin da subito pensavo proprio a una situazione come la sua. Con la giusta dose di ottimismo e di realismo a livello di aspettative (per le quali quoto ogni sua singola parola, salvo il parlare - quello da noi con ritardo è arrivato, ma certo non parla come i pari... Saetta è piccola per parlare, soprattutto se in spettro! Vedrai che parlerà!)
"Quando Kat pensa si muove tantissimo, mentre quando io penso, a parte inclinare la testa da una parte, resto immobile" (S.Dowd)

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 24 feb 2013, 14:29

Anche io credo che in realtà adulti non verbali ce ne siano pochissimi, le femmine poi sono una rarità, mi sembra eccessivo darsi la possibilità a 50 e 50... parlerà vedrai!! :ok
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da saetta » 24 feb 2013, 15:23

Grazie care, grazie mille :thank_you:

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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da Anna2001 » 25 mar 2013, 17:52

Io vi dico solo una cosa, specialmente a Marc : mio figlio fino a due anni e mezzo non aveva niente. Anzi a 11 mesi era più ' avanti' dei suoi coetanei, ha sempre fatto ciao ciao, era curioso, aveva tanti amici sorrideva e tutto il resto. È allora? Credo abbia ragione Lauras.... Purtroppo e' 3 anni che mi devo 'occupare' di questo disturbo, e anche la specialista di Bo certe cose nn riesce a dare una spiegazione.
Con questo voglio dire che non ci si puo preoccupare a 11 mesi,vivi serena, se potessi tornare a quando mio figlio aveva 11 mesi...invece il tuo sarà un portento.
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da Alechan » 10 giu 2013, 4:26

Ciao a tutte,
ritiro su questo post, perchè mi trovo ad affrontare il percorso diagnostico per mio figlio di 4 anni e mezzo, per il quale la diagnosi probabile è Asperger/alto funzionamento.

Porto la mia esperienza perchè il fulcro del post è la diagnosi precoce.

Leggo tante testimonianze di mamme i cui bimbi hanno questa diagnosi, e leggo comunque di bambini che non parlano o parlano tardi, oppositivi o con momenti di difficile "contenibilità", che da piccoli non rispondevano se chiamati o non guardavano negli occhi.
Mio figlio ha avuto uno sviluppo, nei primi 2 anni, perfettamente normale in tutte le sue tappe: lo sguardo, il sorriso, il gioco, il linguaggio, l'interazione. Poi alcune sue caratteristiche hanno man mano preso una piega un po' sospetta: interesse piuttosto selettivo (ma non assoluto) per numeri e lettere, che lo ha portato a imparare a leggere e scrivere fluentemente a 3 anni, un modo di parlare un po' troppo "scandito", dei movimenti ritmici delle mani che fa di tanto in tanto, una difficoltà nella socializzazione manifestatasi alla materna (e che riguarda prevalentemente il gruppo dei pari, nel rapporto 1-1 con altri bambini o con gli adulti è più sciolto), il fatto (ma questo non potevo notarlo certo a 2 anni o a 3) che non disegna, o comunque disegna pochissimo, preferisce scrivere e spesso scrive sequenze di cose, e infine il fatto che a volte quando gli parlo risponde in maniera incogrua o con bruschi cambi di argomento che mi lasciano spiazzata.

Vi saprò dire che tipo di profilo mi restituiranno gli specialisti, ma per tornare al discorso diagnosi precoce, io di molti di questi segni non avrei mai potuto accorgermi prima di questa età: se escludiamo lo "sfarfallamento" delle mani, che ricordo da quando cammina, prima dei 3 anni i bimbi non socializzano nel vero senso della parola, cioè non giocano insieme condividendo e "negoziando" le attività, non fanno disegni che siano più che scarabocchi e parlano ognuno a modo proprio, non certamente in modo fluente. Fino ai tre anni Tommaso è stato un bambino perfettamente tipico in tutte le tappe della sua evoluzione, anzi, su alcuni aspetti anche più avanti (il linguaggio, il talento musicale), e anche a livello comportamentale non ha mai dato segnali sospetti, un bimbo tranquillo, ogni tanto faceva i suoi capricci, nè più ne meno di altri.

Il NPI che ha fatto la prima valutazione ci ha chiesto se in famiglia ci fossero persone "geniali", perchè per lui Tommaso è un alto funzionamento di quel tipo, l'apparente incongruità di quel che a volte dice è dovuta al fatto che la sua mente segue percorsi diversi che noi non comprendiamo, mi ha detto di non angosciarmi perchè dovrò solo imparare ad approcciarmi e ad aiutare un figlio geniale che, pur nella sua condizione, ha grandi risorse e potrà fare anche grandi cose se ben seguito.
Non che questo mi consoli, il professore me lo avrà detto anche per rassicurarmi, visto che è una persona per la quale lavoro (gli ho chiesto consulto in via informale), ma volevo sottolineare quanto il famigerato "spettro" sia vasto e spesso di difficile comprensione ed individuazione, e come soprattutto per casi "ad alto funzionamento" come quello di mio figlio ci voglia una diagnosi puntuale e una precisa valutazione delle competenze e delle disarmonie, per pianificare una terapia adatta, non va bene tutto per tutti.

E per la stessa ragione - non vogliatemene, non sto rivolgendomi a nessuno in particolare - un questionario online che ci permetta di autoetichettarci come "aspie" lo trovo aberrante, anche perchè la valutazione psicologica e psicometrica è il mio lavoro e conosco il rigore metodologico che la deve caratterizzare. Ho letto un po' di post sul forum di spazioasperger, e mi ha fatto sorridere quante persone a XX anni si sentano finalmente sollevate nell'essersi autodiagnosticate, come se l'autodiagnosticarsi con un questionario che lascia il tempo che trova le abbia definitivamente deresponsabilizzate rispetto all'affrontare una serie di malesseri o difficoltà che potrebbero avere con ogni probabilità un'origine emotiva. E lo trovo anche - scusatemi - poco rispettoso nei confronti di chi questa diagnosi l'ha ricevuta da professionisti competenti, sia rispetto a se stesso che rispetto ai propri figli.

E concludo con un pensiero: non bisogna reificare così tanto la "diagnosi", soprattutto in bambini così piccoli e ancora "in divenire". Certo, l'inquadramento diagnostico è fondamentale per un trattamento mirato, ma non è un punto di arrivo, bisogna valutare il soggetto nella sua complessità, che anche in condizioni di questo tipo è fatta di luci e ombre, di deficit ma anche di risorse, che sono diverse da un individuo all'altro e che dunque richiederanno un approccio personalizzato, che faccia leva sui punti di forza per affrontare i punti di debolezza. E soprattutto, non deve diventare un'etichetta: è un rischio che corriamo anche noi genitori, e che potrebbe farci guardare ai nostri bambini con occhi "diversi", il che non è certo d'aiuto per sostenerli.

e ora chiudo che sono le 4 e mezza di mattina e non ragiono più.
♪♪ Ale sings the Blues! ♪♪
30.11.2008 ore 5:45: coi suoi 3.8Kg e 52 cm di tenerezza rosa, ♥Tommaso♥ ci ha illuminato la vita...☼

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laura s
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Re: autismo quando si manifesta?

Messaggio da laura s » 12 giu 2013, 16:30

Ale ti ho letta senza fiato, qui e nell'altro post.
Datti tempo, si capisce che sei sconvolta, ma datti tempo.
Un giorno alla volta.
Non ti fare sensi di colpa assurdi, non hai avuto le fette di prosciutto sugli occhi.

Mi dispiace tanto che proprio a te, psicologa, tocchi affrontare questa situazione perchè secondo me da addetti ai lavori è cento volte più difficile, cerca di rientrare nei ranghi del tuo ruolo di mamma e di non uscire da lì.

Tommy è un bambino con grandissime capacità e la sua diversità non è necessariamente una cosa negativa, sono certa che tu e lui, insieme, saprete farne un capolavoro.

Se hai bisogno ci sono, a qualsiasi ora, per qualsiasi cosa. Non voglio essere invadente ma sappi che ti penso.
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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