oggi ho porto il mio bimbolo dal pediatra-luminare della zona.
professorone ex primario di pediatria dell'ospedale della mia città, con specializzazione in psichiatria + pediatria + neuropscichiatria infantine.
tutto ok sui consigli "fisiologici" e per fortuna ottima la crescita del pupo.

ma quando siamo arrivati alle fatidiche domande sul che fare quando il pupo piange e si è appurato che non ha fame, non ha coliche ed ha il pannolino pulito?
RISPOSTA: lasciarlo piangere perchè il pianto non deve essere evitato come la peste perchè serve alla sua crescita psicologica

ecco.... io probabilmente non sono ancora cresciuta abbastanza e 'sta cosa mi turba... io soffro di bestia quando lui piange.... anche se a volte è chiaro che non ha nulla e vuole "solo" chiamarci... ma è così sbagliato rispondere a questo appello???!!!
lui dice di si, perchè la crescita psichica di un bimbo passa attraverso la consapevolezza di essere altro dal binomio mamma-bimbo e il pianto è un passo obbligato.....
lui consiglia di coccolarlo-cullarlo per 15-20 minuti se serve dopo la poppata e poi metterlo giù. se piange gli si può parlare o cantare per far vedere che non lo si è abbandonato, ma senza prenderlo....
io ho provato e funziona, ma è una MINA PER LA MIA, DI PSICHE, PERCHè MI SENTO ORRIBILMENTE CATTIVA e perchè anche a me lui manca....

voi che dite, ragazze? ha ragione lui?

