ISOLE LOFOTEN E CAPO NORD

[SuzieQ]

hamilton bellissimoooo
lo sto leggendo a rate.

fai venire voglia davvero di visitare quei posti.
E' molto più cara la vita rispetto a qui? come cibo?

[mafalda2005]

Che cielo!

[hamilton]

ciao Suzie, ciao Mafalda!!!
La Norvegia e' MOLTO cara, in hotel e ristoranti hanno un ricarico del circa il 50% rispetto ai prezzi di Svezia e Finlandia ma, mentre gli hotel non sono all'altezza dei prezzi (carini, alcuni addirittura belli per carita', ma carissimi rispetto ai nostri standard) per mangiare invece spendi tanto ma mangi bene.
Noi abbiamo mangiato principalmente la balena cucinata in vari modi, anche cruda come carpaccio, il merluzzo (mitiche le lingue di merluzzo fritte ad Andenes, dopo vi lascio l'indirizzo!), il salmone, le lumache e la renna, filetti di renna a go go, veramente squisiti.
Fate conto che il pranzo era spesso leggero, magari eravamo per strada e ci fermavamo nei distributori di benzina che li' hanno annessi dei ristorantini dove cucinano soltanto wurstel in tante maniere (quelli arrotolati nella pancetta erano i nostri preferiti) e patatine fritte, mentre la sera, per darvi un'idea, non ce la cavavamo con meno di 120/150 euro a cena (per 3 ovviamente!!)

[hamilton]

Se mai vi capitera' di trovarvi per caso a passare per Andenes, ricordatevi un paio di cose:
Andenes offre il piu' attrezzato e il miglior centro di avvistamento balene di tutta la Norvegia.
Non lasciatevi tentare di dormire nell'ostello che viene venduto insieme al safari con le balene, noi siamo scappati via, e poi vi raccondo come e' andata.
Mangiate le lingue di merluzzo fritte nel piu' caratteristico e carino ristorante del paese.
Ma andiamo con ordine.
Gia' vi avevo detto l'emozione che mi ha suscitato raggiungere questo piccola punta di paese affacciato tra due Mari: il paesaggio, quasi lunare circondato da una catena montuosa spettacolare rende il tragitto tutto una sosta per le foto e per scendere a bearsi con il paesaggio.
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Arrivati sotto il faro, punto di riferimento per qualsiasi appuntamento nella zona , andiamo a prendere la chiave per l'ostello che avevo prenotato.
Ma la sorpresa e' amara: il posto e' fatiscente, per giunta puzzolente e senza le tendine alle finestre.
Siamo disperati, riconsegniamo la chiave e riusciamo a trovare posto in un hotel della zona.
Mai prenotazione e' stata accolta da applausi e un momento di entusiasmante follia come in questo caso: l'hotel e' carino, anzi delizioso, profumato, accogliente, modernissimo e con le tendine alle finestre!!!!!!!
Siamo felici felicissimi, anche se il massimo del buoi a mezzanotte che riusciamo ad avere in camera e' questo
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L'hotel si chiama Marena, e pensando alla notte che ci sarebbe aspettata, e' stata una benedizione dal cielo: Santa MArena, l'abbiamo chiamata noi!!!
Cosi, gasati da questo vero colpo di fortuna, abbiamo trascorso una delle piu' belle serate di questa nostra vacanza: a completare lo stato di ebbrezza il ristorantino piu' carino che fin'ora avessimo incontrato, nel paese piu' affascinante di sempre: L'ARRESTEN, dove abbiamo mangiato le famosissime lingue di merluzzo fritte e mangiato un dolce delizioso.
Siamo usciti un po' brilli e molto eccitati all'idea di uscire in barca domattina per vedere le balene.
Il termometro alle 11 di sera e con il sole che brilla segna due gradi.
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[frab]

Ciao Hamilton complimenti per questo diario di viaggio, veramente bellissimo. L'anno prossimo pensavamo di fare un viaggio simile (anche se mio marito le Lofoten vorrebbe vederle d'inverno). Ma forse ho capito che adesso non è il momento giusto.
Credo che con tre bambini sia troppo impegnativo, troppo freddo. Già solo l'idea di preparare la valigia invernale per tutti mi blocca. Quindi valuterò qualcosa a latitudini più basse. Le Lofoten le terrò per un viaggio di coppia.

[Boomie75]

Frab, sul freddo vorrei smentirti.
Le Lofoten sono in una posizione mitigata dalla corrente del golfo, quindi anche in inverno non raggiungono mai temperature troppo basse. Scende di poco sotto lo zero, ed in più è un freddo secco, molto meno penetrante del nostro freddo umido.
La cosa "negativa", che limita un po' il viaggio, sono le pochissime ore di luce, ma poi verrai ripagata dallo spettacolo delle aurore boreali!

[frab]

Boomie, io comunque intendevo sempre d'estate come viaggio, quindi la luce direi che non è un problema.
Mi blocca un pò il gestire valigie invernali per 5 persone, perchè comunque quello bisogna portare. Considerando che si cambia location ogni giorno.... non vorrei fosse solo una gran sfaticata per me. Poi chiaro mio marito si arrangia, e anche se le grandi sono bravine, bisogna comunque stare dietro a tutto.
Comunque adesso mi informo bene, vedo itinerari e cerco cosa potrebbe essere fattibile in 5. Se non fosse quello sarebbe bello anche l'Islanda o la Scozia.... ho poche idee e confuse

[hamilton]

Frab, in realta' alle Lofoten abbiamo trovato gli unici 3 giorni di sole pieno di tutta la vacanza, ma non posso negare fossero fredde, tra l'altro appunto siamo stati fortunati, pero' ha ragione Boomie, rispetto alla costa le Lofoten godono di un clima piu' mite, se cosi' possiamo dire.
La nostra valigia era invernale, certamente, in giugno abbiamo trovato una media di 5-10 gradi, solo in Finlandia una giornata abbiamo raggiunto i 16 gradi.
Aspetta, ora ti racconto il nostro incontro ravvicinato con le balene!!!

Come dicevo, di Andenes mi sono innamorata ancora prima di arrivarci.
La mattina successiva, dopo aver trascorso la notte in questo albergo dignitoso, pulito e anche moderno , partiamo infagottati come pupazzi di neve alla volta del centro dal quale partira' la spedizione in mare alla ricerca delle balene.
La giornata e' cupa, nuvole basse minacciano pioggia, il freddo gia' intenso: e' tutto un cava e metti!!!
Dopo un'oretta in cui ci hanno spiegato un po' tutto quello che concerne le balene, come riconoscerle, e la vita marina presente in questo mare, finalmente si sale sulla barca: mare grosso, onde e tanto tanto freddo ( percepiti 2 gradi a 25 miglia dalla costa!!), fanno si che alcune persone dopo mezz'ora di mare si sentano male.
Noi no, per ora stiamo bene, l'eccitazione per vedere le balene e' talmente enorme che non sentiamo male allo stomaco, io ho solo il timore che la barca possa rovesciarsi , ma per il resto tutto bene. Mi tranquillizzo solo quando i marinai mi spiegano che per loro quello e' mare TRANQUILLO , che tutto e' sotto controllo e che le vere onde non sono quelle, per loro il mare e' liscio come l'olio
Dopo circa un'ora e mezza i primi avvistamenti.
E a GRANDE SORPRESA vediamo quello che mio figlio desiderava di vedere da tanto tempo, aveva anche chiesto appena salito sulla barca se fosse stato possibile avvistarle, mi gli avevano risposto che quello non era il periodo giusto, quindi si era messo l'animo in pace!
UN BRANCO DI ORCHE BELLE, NERE, BIANCHE, REGALI, TANTO LEGGERE, LENTE E MAESTOSE, SI MUOVEVANO IN GRUPPO COME SE DANZASSERO, LO SPETTACOLO PIU' BELLO CHE ABBIA MAI VISTO TANTO CHE MI SONO COMMOSSA: LE ORCHE DESIDERAVO TANTO VEDERLE ANCHE IO E NON AVREI MAI IMMAGINATO CHE ANDENES MI AVREBBE REGALO UNO DEGLI SPETTACOLI PIU' BELLI AL MONDO: VEDERLE NUOTARE NEL LORO MARE, AVVICINARSI ALLA BARCA PER POI ALLONTANARSI, USCIRE DALL'ACQUA E MOSTRARE QUEL NERO COSI' LUCIDO E LUMINOSO ACCOSTATO AD UN BIANCO QUASI ABBAGLIANTE NONOSTANTE LE NUCVOLE IN CIELO.
Anche ora che lo sto scrivendo sento gli occhi inumidirsi e la gola pizzicare dall'emozione, che bello il Nostro Mondo, che belle le creature che lo abitano.
Filmo e fotografo quello che riesco, poi metto via tutto perché...voglio godermere.

Lentamente si allontanano e se ne vanno, mentre i marinai hanno notizie di un paio di capodogli a qualche miglia da li'.
Cambiamo rotta e dopo circa un'oretta troviamo i capodogli, maestosi, rotondi e grigi come le balene dei fumetti.
Un'altra emozione enorme, vederli sfiatare da lontano e poi raggiungerli, che meraviglia.
A Cap Code avevamo visto le megattere, un branco numerosissimo, anche quella era stata una bella emozione.
restiamo a fotografare e ad avvicinarci quando anche loro ci salutano e se ne vanno un un'alzata di pinna INCREDIBILE: fanno proprio cosi', si immergono e l'ultima cosa che si vede e' la coda che si alza e poi sparisce nell'acqua.
Spettacolo finito. Non riemergono piu'.

Torniamo al porticciolo verso le 15 del pomeriggio, dopo quasi 5 ore per mare, lo stomaco un po' sottosopra e molto intirizziti, quando l'adrenalina e' scesa abbiamo cominciato a renderci conto del freddo e del mare.
Ma non possiamo fermarci, dobbiamo fare circa 250 chilometri e raggiungere Sjovagen, base di appoggio per visitare domani un altro posto MOLTO EMOZIONANTE, il Polar Park.
La strada e' cupa, le nuvole basse, ma il panorama mozzafiato, stiamo entrando dentro la montagna e salendo di quota, le casine nuove e deliziose che ci aspettano ci ripagano della fatica e della stanchezza: sono spettacolari, affacciate su un fiordo illuminato, finalmente!!!!, dal sole e mi complimeto con me stessa per l'OTTIMA scelta!!! Mangiamo male, il paese e' piccolo e deserto, ma visto che la casa e' strepitosa e vale la pena di viverla, cerchiamo una pizza da asporto e stasera di mangia guardando il lago dorato di fonte a noi!

[hamilton]

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La pinna di un'orca, foto ne ho fatte poche e non troppo belle ma i video sono molto emozionanti!!!

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diario di bordo

[hamilton]

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la nostra barca

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le casine di Sjovagen

lo scoperto della nostra casina
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[hamilton]

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SUL LAGO DORATO
Particolari del piccolo borgo di casine a Sjovagen

[hamilton]

Siamo a pochi chilometri da Bardu, dove si trova il Polar Park, un bel parco di tanti e tanti ettari dove alcune specie polari vivono in un ambiente di semi-liberta', avendo a disposizione tantissimi ettari di terreno dove poter vivere una vita quanto piu' libera possibile.
Le specie che proveremo a cercare, perché la fortuna gioca un ruolo fondamentale nel riuscire ad individuarle o meno, sono.
Il lupo, l'orso, la volpe artica, le renne, l'alce e il bue muschiato!
Noi per poco non facciamo bingo, riusciamo ad avvistare, ANCHE MOLTO DA VICINO, tutti gli animali, tranne l'alce, che diventera' il tormentone di tutta la vacanza, trovare l'alce allo stato brado diventa per Giorgino un vero e proprio chiodo fisso, perché la delusione di non averla vista al Polar Park e' stata grande.
http://polarpark.no/hjem
Questo e' il sito del parco per chi fosse interessato, noi abbiamo trascorso una bellissima giornata qui, e abbiamo assistito ad uno spettacolo unico, solo noi e loro: il bacio della lupa al lupo.
Eravamo noi 3 al di qua della rete a cercare di scattare fotografie DA MOLTO VICINO.
Di la' c'erano un lupo e una lupa.
Quando ci avvicinavamo alla lupa, il lupo ringhiava e si aizzava contro al rete per morderci.
Abbiamo foto e video STUPENDI, presi da MOLTO VICINO.
La lupa allora si avvicinava al lupo e lo leccava sul muso, come per calmarlo, come per dirgli che andava tutto bene. E il lupo si calmava per poi cercare di attaccarci ancora quando ci avvicinavamo troppo.
Dopo un'ora e mezza il lupo ha cominciato a sopportare la nostra presenza e ci si poteva avvicinare, molto lentamente, senza che lui ringhiasse piu'
E' stato Stupendo e sarei rimasta giorni interi vicino a quei lupi, tanto che lasciarli, per me, e' stato molto difficile.
Confesso di essermi commossa nel salutarli, e ancora una volta mi rendo conto, in questo viaggio cosi' meraviglioso, di quante creature eccezionali esistano a questo mondo, e di quanto l'uomo sia solo una piccolissima parte di tutto il creato.
A parole questo lo sanno tutti, ma sentirne la consapevolezza esploderti dentro durante certe esperienze, e' davvero un impatto molto forte.
Domani metto le foro dei MIEI LUPI, e di tutti gli animali, tranne l'alce.

[frab]

Bellissimo Ham!

[hamilton]

Eccoci arrivati al Polar Park
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Giorgio non sta piu' nella pelle, anche se ci rimane male perché soltanto i maggiorenni possono entrare con un ranger nel recito e lasciarsi baciare dai lupi.
Non potevamo immaginare che lo spettacolo che ci avrebbero regalati i lupi da li' a poco sarebbe stato ancora piu' emozionante, proprio perché non forzato dalla presenza di nessuno, se non noi.
Guardiamo da vicino le giovani renne che per tutto il viaggio, in branchi, ci attraverseranno la strana
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Ci soffermiamo un'ora a guardare le linci, che appena ci avviciniamo per fare le foto, soffiano e si avventano alla rete. Vederle non e' stato facile, ma la nostra pazienza e' stata ripagata.
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Un puntino bianco all'orizzonte ci indica che siamo sulla strada buona per vedere la volpe artica, lei rimane lontana e le foto non sono nitidissime
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Il branco di orsi, con tanti cuccioli appena usciti dal letargo sono di una bellezza impressionante, restiamo tanto tempo a guardarli, fino a quando una sorta di zuffa con i lupi, ci spinge ad allontanarci, troppo pericoloso.
Non ho fatto foto, ma video STUPENDI che ho messo su FB

I buoi muschiati riusciamo a vederli, sembrano i bufali che abbiamo incontrato in Sud Africa, brutti uguale

E i lupi, di cui lascio qui solo una minima parte delle centinaia di foto che gli ho scattato.
Io li adoro, e piu' di una volta mi hanno ricordato la mia Fufina
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guardate questa meraviglia , gli occhi di questo lupo
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[hamilton]

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Per arrivare a Tromso, vivace cittadina, la quinta per estensione della Norvegia, e chiamata dall'800 la Parigi dell'Artico (scopriremo mai perché?), si costeggia un meraviglioso fiordo incorniciato da montagne innevate.
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Arriviamo stanchi, ma dopo aver mangiato un ottimo filetto di renna in un bel ristorante sul molo io non resisto, e anche se i miei non sono troppo dell'idea, li convinco a prendere la Fjellheisen Cable Car, la funivia, che ci portera' in cima ad un promontorio dal quale la vista della citta' illuminata a mezzanotte da un sole che fa a pugni con le nuvole, e' uno dei ricordi piu' belli che mi portero' dietro da questa esperienza.
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[hamilton]

La mattina ci svegliamo a Tromso, la Porta sull'Artico, 350 km. oltre il Circolo Polare Artico, adesso iniziamo seriamente a salire per raggiungere Capo Nord, la destinazione del nostro viaggio.
Tromso e' la cittadina piu' grande della Norvegia settentrionale, molto moderna e sede di importanti universita', infatti e' abitata da tantissimi giovani e meta turistica ideale invernale, perché dicono sia il posto piu' adatto in assoluto per vedere l'aurora boreale.
Da qui vediamo partire l'Hurtigruten, il famoso postale dei fiordi, che prenderemo anche noi, ma piu' avanti, per arrivare a Capo Nord, e l'emozione sara' tantissima tanto che io non ci dormiro' la notte.
Ma questo ve lo racconto dopo.
La mattina facciamo un giro a visitare la Cattedrale dell'Artico e il museo Polaria, dove io non resisto e mi compro una bellissima giacca a vento norvegese, tutta bianca e rossa
I 300 chilometri che dobbiamo fare per raggiungere la citta' di Alta diventano 400, perché non considero un fiordo e la strada si allunga.
Cosi' alle 11 del mattino partiamo e arriviamo tardissimo, poco dopo le 8 di sera perché il tratto e' molto impegnativo e spesso piu' di 60 km. all'ora non si possono fare.
Ma la strada, che a un certo punto diventa in salita e che ci porta a toccare i ghiacci perenni, spesso interrotta dal passaggio di mandrie di renne, e' una strada da togliere il fiato, forse la piu' bella che io abbia mai fatto fino ad ora, solo la strada per Andenes mi aveva emozionato cosi' tanto, e davvero l'indecisione di scegliere la piu' bella ancora non si e' sciolta.
Questa strada pero', e' solo un'assaggio di quella che percorreremo per arrivare a Capo Nord, una strada che ti sembra di percorrere sulla luna, e dopo un'acquazzone avremo la foruna di percorrerla anche accompagnati da un bellissimo arcobaleno.
3 gradi su questa strada che sembra portarti in cielo, ma poi si scende, e e da lontano si vede Alta, la piu' grande citta' del Finmark, famosa per la sua Cattedrale di Luce, che quando il sole brilla e' visibile ad oltre 20 chilometri di distanza, e le incisioni rupestri, risalenti a 6000 anni fa.

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Si parte, il cielo e' cupo ma una bella sorpresa ci aspetta

Questa immagine non la dimentichero' mai, saliamo, i ghiacci diventano perenni e il paesaggio lunare. Quante foto ho scattato, potessi metterle tutte.....
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l'arcobaleno e il cielo si apre, illuminando l'orizzonte!
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[hamilton]

Come dicevo l'arrivo ad Alta e' salutato da lontano dalla Cattedrale di Luce che, complice la bella serata di sole, si illumina di un bagliore cangiante gia' da quando siamo ancora a venti chilometri di distanza dalla citta'.

Per dormire abbiamo scelto un bello Scandic che si trova proprio di fronte alla Cattedrale, cosi io posso sfogarmi con tanti bellissimi scatti che mi devo imporre di terminare perché sto davvero esagerando!
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Abbiamo guidato tanto, anzi, Gio ha guidato tanto, e siamo molto stanchi, ma questo non ci impedisce di decidere di non mangiare in hotel ma cercare un posticino carino dove rilassarci un po'.
Mio figlio ordina il filetto di renna, noi cocktail di scampi in porzioni esagerate!!!
Il giorno dopo ci aspetta un meraviglioso bosco di betulle che insiste su un fiordo grigio-azzurro all'interno del museo di Alta, dove un bellissimo percorso di circa 3 chilometri ci portera' a vedere le incisioni rupestri di 6000 anni fa.
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E' tutto perfetto, il silenzio, il sole, il nostro umore alle stelle, l'antico che ci pervade con la sua immensita'.
Restiamo fino all'ora di pranzo , poi salutiamo Alta, la sua Cattedrale, le incisioni che ci hanno emozionato e partiamo verso nord, destinazione Hammerfest, dove ci imbarcheremo sull'Hurtigruten, il postale dei fiordi per raggiungere Capo Nord via mare.
Hammerfest ci riservera' tante belle sorprese, e cosi' pure la strada che percorreremo per raggiungerla.
Se devo dire, ricordero' la serata ad Hammerfest come la piu' bella di tutta questa vacanza.

[R2D2]

che spettacolo hamilton, bellissimo

[hamilton]

Grazie R2!!


Continuiamo il racconto con l'arrivo ad Hammerfest, una splendida cittadina che si contende, con Honninsvager, il primato come citta' piu' a nord del mondo: noi non ci preoccupiamo tanto domani saremo ad Honninsvager, quindi, in un modo o nell'altro riusciremo comunque a battere un altro dei nostri record
Inoltre, Hammerfest e' sede del Museo dell'Orso Polare in quanto attiva nella salvaguardia di questa specie animale.
La strada per arrivarci e' qualcosa di spettacolare, per certi aspetti simile alle lande desolate che abbiamo trovato a Ovest, negli Stati Uniti, ma senza la neve.
Con Giorgino scendiamo alla vista di una mandria e la inseguiamo fino a quando le renne, sospettose, non scappano via sulla collina.
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Chilometri e chilometri di strada lunare, senza una macchina che incroci la nostra, tante mandrie di renne e la una luce meravigliosa, che ci permettera' di vivere una serata entusiasmante di luce, colore e bagliori indimenticabili.
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Siamo a nord, l'estremo nord e l'adrenalina e' a mille: domani ci imbarcheremo sul postale dei fiordi e io dall'eccitazione trascorrero' una nottata senza chiudere occhio per paura di perdere l'Hurtigruten domattina alle 6:00
Prima pero' ci attende una serata meravigliosa qui
http://www.kaikanten.no/
Un locale tutto in legno con comodissimi divanoni dove allungarsi comodamente come se si fosse a casa propria.
Gioca l'Italia, insegniamo alla barista a prepararci uno spritz, ordiniamo una pizza che sara' una delle pizze migliore mai mangiate da tanto tempo a questa parte, i miei ragazzi si mettono a guardare la partita e io mi crogiolo nella pace di questo posto indimenticabile.
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[hamilton]

Che carina la nostra stanza ad Hammerfest!!!!!
Ha due splendide finestrone che danno proprio sul fiordo, e da lontano si intravede il porto dal quale domattina alle 6 ci imbarcheremo sull'Hurtigruten, per arrivare a Capo Nord in giornata.
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Io e Giorgino ci rilassiamo facendo gli sciocchi e scattando qualche selfie che su FB ricevono un sacco di like
Ho in serbo una sorpresa per i miei ragazzi: domattina, dopo l'imbarco, ci verra' servita una colazione eccezionale nella sala ristorante del postale, ma loro ancora non lo sanno, credono che ci dovremmo mangiare due panini al volo.
La partenza e' alle sei del mattino l'arrivo a Honninsvager per le 11:30, noi ci presentiamo puntualissimi, la faccetta e' un po' assonnata ma da grande estimatore del Titanic Giorgio non sta nella pelle di salire su una vecchia e storia nave commerciale che poi e' stata convertita in nave da crociera.
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Dicono che navigare tutta la Norvegia sul postale sia uno dei viaggi piu' belli al mondo, io non la amo molto come tipologia di viaggio, ma devo dire che le 5 ore di navigazione in mezzo ai fiordi per raggiungere Capo Nord sono state davvero qualcosa di indimenticabile.
Nonostante il freddo pungente non possiamo fare a meno di visitare tutto l'esterno della nave, con le sue saune all'aperto e le sdraio dove sdraiarsi con le coperte a guardare il sole a mezzanotte forum/gallery/pic.php?mode=large&pic_id=87611
Poi cominciamo a perlustrare l'interno, che ha un sapore un po' demode', davvero ricorda una vecchia imbarcazione di inizio '900, con le rifiniture in legno e la tappezzeria antica.
Finalmente arriva il momento che attendevo, quello della della colazione luculliana, sono le 7:30 e abbiamo fame.
Gli ospiti che partecipano a tutto l'itinerario della crociera escono dalle loro stanze e pigramente si avviano verso l'immenso buffet che conta qualsiasi cosa dolce e salata si possa immaginare.
Noi ci sentiamo un po' ospiti intrusi in questo mondo che continuera' a vorticare anche quando noi saremo scesi, ma ben presto cominciamo ad entrare nel loop del viaggio e soprattutto ci pervade la meravigliosa consapevolezza che tra qualche ora arriveremo a Capo Nord, la meta del nostro peregrinare.
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Il tempo e' sempre piuttosto variabile, anche se il cameriere s'e' lasciato sfuggire che la notte precedente hanno assistito ad un sole di mezzanotte che raramente e' possibile vedere cosi' limpido e splendente a causa delle nuvole.
Noi partiamo cosi'
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ma arriviamo cosi'.
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e man mano che arriviamo verso la destinazione finale il cielo si apre e noi saremo tra i pochi fortunati che potranno vedere CAPO NORD COMPLETAMENTE LIBERA DA NUVOLE CON IL SOLE SPLENDENTE E SI PROSPETTA UNA GIORNATA TALMENTE TERSA E SCINTILLANTE CHE RIUSCIREMO AD AVVISTARE ALL'ORIZZONE PERSINO LE ISOLE SVALBARD, cosa piu' unica che rara perché di solito cio' che delude all'arrivo al Capo e' una fitta nebbia che impedisce di vedere persino il mitico mappamondo.
Una fortuna, una vera, grande, benedettissima fortuna!!!!!! , siamo veramente riconoscenti alla sorte per lo spettacolo che ci regalera'.

Spesso parlo della strada, e tutte le volte racconto di come sia bellissima nella sua unicita'.
E sono anche consapevole di avere scritto piu' volte che strada piu' bella di quella vista, mai piu' ne avrei vista.
Ma non e' vero
La strada che si inerpica verso il Capo e' indescrivibile, dopo una parte desolata e pianeggiante si comincia a salire, tanto, tantissimo, tanto che io sono spaventata e l'orizzonte si allarga, i fiordi si aprono, il cielo ormai libero dalle nuvole e il mare si uniscono in un unico immenso orizzonte che mi fa lacrimare di gioia.
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Sono davvero commossa, non ho pace, salgo e scendo dalla macchina, bacio e abbraccio i miei compagni d'avventura, urlo che sono felice e che ho voglia di ridere e di piangere, il sole mi fa questo effetto, il cielo azzurro mi fa questo effetto, aver raggiunto "il mito" mi fa questo effetto, e vogliate punirmi se avevo dubitato dell'emozione che questo itinerario mi avrebbe regalato.
Qui scatto la foto a mio parere piu' bella di tutto il viaggio, forse alterata dall'umore sicuramente drogato di endorfine ma per me questa e' "la foto", che prima di essere su video, e successivamente su carta e' scolpita dentro il mio cuore, se dovessi dargli un titolo la chiamerei: pace!!
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poi non resisto, e ne scatto una da piu' vicino, ma bella come l'altra no!!!!! non si puo' proprio (secondo me!)
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Ecco, manca poco, foto di rito e via l'avventura si sta concludendo anche se il viaggio e' ancora soltanto a poco piu' di meta'. , ma per me potrebbe pure finire qui, oggi e quassu'!
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