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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

Progetto sedia vuota

Scegliere di dare tutto il nostro amore a un bimbo che a volte arriva da lontano. Una scelta coraggiosa e spesso un percorso ad ostacoli
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Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 22 ago 2017, 9:59

Questa sezione del forum è poco frequentata ed è un peccato, perchè la gravidanza non è solo di pancia ma è anche di cuore, ed è proprio questa presa di consapevolezza che, dopo 3 gravidanze di pancia portate a termine e 5 finite troppo presto, mio marito ed io abbiamo deciso (in accordo con i nostri 3 figli) di iniziare questa gravidanza di cuore, un percorso diverso, faticoso ed emozionante...per riempire la sedia vuota che c'è intorno al tavolo...

così dopo aver preparato i documenti e compilato i moduli il 26 luglio 2017 abbiamo depositato presso la cancelleria del tribunale dei minori di milano la nostra disponibilità all'adozione nazionale ed internazionale.

ci hanno detto che dopo un paio di mesi circa ci avrebbero chiamati dai servizi sociali, invece il 17/8 ci hanno contattati per avvisarci di iscriverci al corso pre-adottivo e per consigliarci di iniziare a leggere qualche libro sull'argomento per arrivare preparati ai colloqui che inizieranno in ottobre!!!

ora stiamo cercando il corso "giusto" per noi e questa sera andremo in biblioteca a cercare qualche libro da leggere per noi e per i bambini :cuore
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da ZiaVale » 22 ago 2017, 11:12

ti faccio un enorme in bocca al lupo perchè tutto continui così!
se ti può interessare ho appena fatto una ricerca per una coppia di amici che stanno per portare a casa i loro bambini. a loro ho regalato "Figli che trasformano" che è una specie di manuale con diverse testimonianze vere, incentrato sull'arrivo a casa del bambino. per il bimbo grande ho preso "il regalo più bello del mondo" che è una favola che parla di una bambina adottata. al piccolo, su consiglio di una gollina, ho preso tarari tararera, dato che arriverà qui che non saprà parlare italiano.
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 22 ago 2017, 11:35

Grazie mille ZiaVale, ho segnato i titoli e li leggerò sicuramente!
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 30 ago 2017, 10:00

Altra bella notizia, il 28 agosto ci hanno chiamati i carabinieri e convocati in caserma, poche domande su stato di famiglia, redditi e proprietà, una bella stretta di mano (ci hanno anche chiesto scusa per il disturbo) e via!
un altro passo è fatto

noi ci siamo iscritti finalmente ad un corso preadottivo, prima data 4 settembre!!!

avanti tutta che quella sedia non deve restare vuota a lungo!!!
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da Dionaea » 30 ago 2017, 10:49

Kro è fantastico leggere di tutti questi passi avanti in breve tempo
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da ZiaVale » 30 ago 2017, 12:14

bellissimo Krogiolina!! vivo il tuo percorso con emozione come con emozione sto aspettando di conoscere i bambini dei miei amici :cuore
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 31 ago 2017, 9:40

grazie :cuore
noi siamo increduli e felici, i bambini chiedono ogni giorno di come sarà la vita quando ci sarà il nuovo fratellino o la nuova sorellina, e pur sapendo che sono ancora molti gli ostacoli da affrontare in casa se ne parla con una tale gioia e in totale assenza di aspettativa, felici di accogliere la diversità di ciò che sarà, un bambino o una bambina con una sua personalissima storia, un suo passato :emozionee
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 1 set 2017, 15:10

Ciao :sorrisoo sono contenta di leggere che qualcuno intraprende la strada dell'adozione!
Noi abbiamo deciso di non proseguire questo percorso per vari motivi che ci hanno portato a non sentirlo adatto a noi, ma è sempre bello sapere che c'è qualche coppia che decide di buttarsi in questa lunga e faticosa, ma anche emozionante, avventura. Non abbiamo in progetto di riprendere questa strada, anche se sappiamo si potrebbe, eppure conserviamo nel cuore questa esperienza e, materialmente anche l'attestato di partecipazione al corso formativo :cuore
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da Dionaea » 1 set 2017, 15:14

Ciao stesi! Che piacere leggerti dopo tanto.
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 1 set 2017, 15:22

Ciao Dionaea :sorrisoo Grazie! eh sì, ne è passato di tempo.
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 5 set 2017, 10:05

Stesi, grazie, se non sono troppo indiscreta e se ti va di rispondere, cosa vi ha portato a rinunciare? quella che loro chiamano "presa di consapevolezza" o qualche problema materialmente insormontabile?

cmq, ieri sera primo incontro del corso formativo, che più che un corso formativo sembra una formazione alla consapevolezza del cammino che mi ha fatta tornare a casa con un carico di gratitudine per il lavoro che svolgono e con ancora più convinzione per il percorso che abbiamo intrapreso
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 6 set 2017, 15:02

Ciao :sorrisoo
La consapevolezza c'era già prima del corso formativo, avendo vissuto da vicino l'adozione da parte di parenti ed avendo letto molti libri sull'argomento. Il corso formativo è stato una specie di ripasso di cose che già sapevamo, cose che molte delle coppie che partecipavano con noi nemmeno avevano preso in considerazione :urka1 . Bravissimi e molto competenti gli assistenti sociali e gli psicologi che spiegavano tutti i vari aspetti dell'adozione, e anche la coppia che raccontava la propria esperienza con i loro bellissimi e simpaticissimi bambini al seguito ma, ripeto, niente di nuovo, per noi il corso è stato, tecnicamente, solo un passo obbligatorio. I motivi che ci hanno portato ad abbandonare l'adozione sono riconducibili ad altri fattori, più di uno, ma di tipo diverso. Motivi pratici, economici, psicologici su cui abbiamo discusso a lungo, arrivando poi alla certezza che non è la strada giusta per noi...

Ma, parlando di voi, con le altre coppie del corso vi trovate? Nel nostro gruppo la coppia che aveva già figli naturali non era molto amata. A noi questo aspetto non interessava molto: ognuno ha i propri desideri e sentimenti. Ma alle altre coppie si vedeva che questa cosa dava un pochino fastidio. La moglie, però, non era comunque molto simpatica e non lo sarebbe stata lo stesso, anche senza figli :risatina:
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 7 set 2017, 9:48

qualcuno ci ha presi ad esempio qualcuno ci vede come ladri di bambini destinati a chi non ne ha...
opinione discutibile ma comprensibile... diciamo che non mi preoccupo di piacere a loro a tutti i costi ma spero che di me venga fuori quello che sono e non solo il fatto che ho già 3 figli...

diciamo che le prime occhiate sono state della serie, avete già tre figli cosa cavolo ci fate qua...
ma quello è il primo superficiale giudizio... poi va beh... non sto a raccontare le domande strane sentite piuttosto che le affermazioni sul tipo di bambino che si aspettano di ricevere... diciamo che la metà di loro non ha ancora preso consapevolezza del significato del percorso e la vede come un "non ne ho avuto uno mio ne vado a prendere uno già fatto"... ma ci sta se si considera che magari per molti è il primo approccio...

la psicologa che tiene il corso è molto molto brava
riesce a smorzare i malumori e a ridimensionare le aspettative senza girarci troppo intorno ma con la dovuta educazione.

sono davvero soddisfatta del corso, del percorso, e dei cambiamenti che sta portando nella mia vita
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 7 set 2017, 15:29

Sono contenta che vi stiate trovando bene :ok .
E' dura volere tanto dei figli e non averne, nemmeno uno, che ti aspetta a casa. Abbiamo sentito molte storie su tentativi di tutti i tipi falliti e visto tante lacrime che dispiaceva davvero molto per loro.
Ovvio, che le coppie vi "invidino" per il fatto di avere già figli, specialmente vostri ma, sicuramente conoscendovi, se sono intelligenti, vi vedranno per quello che siete.

Avete già pensato se preferite nazionale o internazionale? Fatto ricerche sui paesi e sugli enti che se ne occupano?
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 8 set 2017, 9:51

Stesi, ho visto il dolore nei loro occhi ed è per questo che non mi sono voluta fermare agli sguardi molesti ma ho preferito dargli tempo x conoscerci

si ci siamo già fatti un'idea, diciamo che non abbiamo preferenza tra nazionale ed internazionale ma siamo consapevoli e la psicologa ce lo ha confermato che siamo abbastanza tagliati fuori dalla nazionale, poi come ci ha detto lei tutto è possibile, ma verosimilmente per noi la strada più fattibile è quella dell'internazionale...
come paesi stiamo valutando l'India, le Filippine ed il Vietnam, abbiamo alcuni vincoli, tra cui la primogenitura da rispettare e il fatto di avere tre figli, ci sono paesi che non permettono di adottare se hai più di uno o due figli, ci sono paesi che rilasciano bambini solo di 6/7 anni ed ovviamente questi paesi li abbiamo esclusi
molti paesi dell'Africa ora sono chiusi quindi li abbiamo esclusi dalla scelta... (anche se l'africa ci sarebbe piaciuta davvero tanto)
poi abbiamo dovuto escludere certi paesi (tipo haiti) per ragioni economiche... non siamo ricchi e l'adozione costa davvero tanto...
abbiamo escluso i paesi che richiedono una permanenza troppo lunga, sia per ragioni di lavoro che per il fatto di avere altri 3 figli non possiamo permetterci di stare via troppo tempo, alcuni paesi richiedono anche 2/3 mesi...
perciò alla fine sono rimasti india filippine vietnam e ho visto di recente anche mongolia che non mi dispiace per niente

Jacopo ha sognato che andavamo a prendere una sorellina in India, perciò per lui il paese è sicuramente l'India... ma vedremo, non sappiamo ancora bene come andranno le cose, dipende tanto da come evolve la situazione nei paesi al momento in cui dovremo dare mandato all'ente
per gli enti ne ho individuati 3/4 che vorrei visitare ma aspetto ottobre, andrò a visitarli in contemporanea con le indagini dei servizi sociali
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 8 set 2017, 15:14

Ci sono tantissime cose da valutare e districarsi fra la varia burocrazia di paesi ed enti è veramente un giramento di testa. Contando che, effettivamente, non si sa se le cose per quando sarà arrivata l'idoneità saranno ancora le stesse. Vedo comunque che avete idee molto chiare e realistiche. Mi ha colpito molto tuo figlio, deve essere veramente dolcissimo :emozionee

Quando stavamo percorrendo questa strada, si parla di circa 5 anni fa (caspita, come passa il tempo! :urka ) ci avevano fatto capire che l'adozione nazionale fosse poco probabile per tutti. Infatti noi e le altre coppie avevamo già una rosa di paesi a cui aspiravamo (tranne la coppia che, avendo i bambini e non sentendosela di andare all'estero avrebbe presentato domanda solo per la nazionale).
I nostri paesi erano: Brasile, perché era nel nostro cuore :emozionee . I bambini (ora ragazzi) che abbiamo in famiglia vengono da lì, sono tutti brasiliani anche se da adozioni diverse. I nostri parenti avevano deciso che avrebbero dovuto essere della stessa nazione e questo a permesso alla bimba più grande di visitare il proprio paese d'origine quando sono andati a prendere i fratelli. Scartato a malincuore per i troppi giorni di permanenza richiesti.
Cina, non avevamo i requisiti richiesti :triste
Ucraina e Russia. Alla fine avevamo deciso con molte probabilità per la Russia, visitato anche uno degli enti che ci ispirava (era proprio a pochi km da casa). Costava veramente tanto ma allora, con sacrifici e prestiti :impiccata: avremmo potuto permettercelo. Purtroppo poi abbiamo avuto dei problemi e, se non avessimo cambiato idea, probabilmente avremmo dovuto scegliere di tentare solo la nazionale.
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 8 set 2017, 15:41

:urka Ops..."ha" con la h non "a". Scusa gli errori :dizionario ma scrivo di fretta!
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 12 set 2017, 11:34

Secondo incontro del corso "formativo" fatto ieri....
ne sono uscita orgogliosa di mio marito, più consapevole di noi come coppia e delle nostre potenzialità, con il cuore spezzato nel vedere manifestarsi il dolore di chi non ha/può avere figli, nello specifico ieri l'argomento era chi è il genitore, argomento già difficile di per sé... ci hanno poi dato delle "frasi da compilare" tipo:
come genitore io
penso...
dico...
non mi importa...
vivo...
sento (dentro)...
e altre del genere, alla frase non mi importa molti di loro hanno risposto, non mi importa dei commenti/sguardi/ecc della gente riguardo il fatto che mio figlio non è davvero mio figlio... e molti dimostravano una viscerale preoccupazione/rabbia nei confronti degli assistenti sociali per il loro compito di dover giudicare la coppia per valutare se è idonea o no ad adottare
io non potrò mai capire il dolore che provano questi futuri genitori perchè io ho avuto l'immensa fortuna di avere avuto figli miei, non senza difficoltà, non senza aver affrontato problematiche anche serie e pericolose, ma ho cmq figli miei...
va beh... fatto sta che ad un certo punto mio marito ha detto, "la mia preoccupazione non è per gli assistenti sociali che redigeranno un profilo nostro di coppia, ma beati voi che non vi importa degli altri perchè a me importa, e non è che mi importa perchè sono un debole che mi faccio influenzare, ma mi importa perchè le opinioni della gente hanno delle conseguenze sui miei figli, quindi è bene che mi interessi di quello che dicono/fanno/pensano e impari a reagire" lui intendeva che insomma quando diventi papà smetti di preoccuparti di ciò che fa soffrire te e inizi a preoccuparti di ciò che fa soffrire il tuo bambino, ma anche i bambini degli altri, perchè poi i bambini hanno tutti gli stessi diritti ad essere protetti e tenuti al sicuro.
ovviamente a questa frase è saltato su uno dei futuri papà dicendo, eh certo che non ti importa degli assistenti sociali, a te se anche ti dicono di no tu hai già 3 figli, se a me mi dicono di no io figli non ne avrò mai

è stata una pugnalata vedere il dolore trasformarsi in rabbia e canalizzarlo così pesantemente verso di noi (ovviamente su pc non si possono scrivere i toni, le espressioni facciali o descrivere la sensazione di vedersi un dito puntato contro)
mi è dispiaciuto tanto per quel ragazzo, per il modo in cui sta affrontando il percorso, per il dolore che canalizza contro chi invece potrebbe aiutarlo (non mi riferisco a noi eh ma agli assistenti sociali)... e gli auguro che questo corso lo possa aiutare a vivere la cosa diversamente, magari mettendo al centro il bambino e non il suo "diritto" ad essere genitore a tutti i costi, può sembrare cattivo quello che dico, e non voglio peccare di presunzione e non è colpa mia se ho già dei figli, ma penso cmq che il bambino e il suo benessere debbano essere al centro di tutto.

in questi giorni penso spesso, e se fosse capitato a me?
e se non avessi potuto avere figli?
mi sarei incattività così?
avrei vissuto la genitorialità come un diritto?
non lo so... ma forse avrei voluto che qualcuno mi indirizzasse verso il punto di vista più corretto
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da SteSi » 12 set 2017, 16:33

Ciao :sorrisoo
mi dispiace davvero dirtelo, ma sì, anche per me voi non potrete mai capire il punto di vista di chi figli non ne può avere. Come può darsi che chi non ne ha non capisca fino in fondo cosa significa averne (se siamo sfortunati ce lo sentiamo dire di continuo :che_dici ) Le domande che ti fai alla fine del post non sono coerenti con la vostra situazione perché figli li avete e risposte che vengono dal profondo del cuore, volente o nolente, non le trovereste. Non per cattiveria o presunzione ma perché impossibile.
Quel papà (senza il suo bambino) potrebbe aver ragione a temere di più gli esperti che la gente. Non piacerebbe a nessuno avere l'obbligo di essere giudicati, passati ai raggi x, masticati emotivamente, passati sotto uno schiacciasassi, perché si vuole allargare la famiglia e non si ha la possibilità di avere figli come tutte le altre coppie, quando ci sono coppie che li hanno, anche se sono bruttissime persone e nessuno glielo vieta e spesso nemmeno gli porta via i figli.
Certo, non saranno tutti così gli assistenti sociali e gli psicologi, ma chi può sapere in mano di chi capiterà. Bisogna comunque ricordarsi che sono lì per giudicare non per aiutare. Capiterà quello che capisce davvero la coppia e decide se è quella adatta ad un bambino bisognoso di una famiglia o quello che ti psicanalizza e ti giudica non idoneo, magari per qualcosa che ancora ti fa soffrire (e non smetterà mai) anche se non c'entra niente con l'adozione? Se non ho elaborato qualcosa di mio, perché impossibilitato dagli eventi, perché qualcuno dovrebbe pensare che non sarei un bravo genitore? Ognuno ha un proprio passato, anche i potenziali genitori adottivi, e se non possono cambiarlo? Che si fa?
Per esempio, se io fossi stata allevata a calci e sberle da mia madre, sarei giudicata non idonea per i miei trascorsi. Per dimostrare il contrario dovrei sottopormi ad un periodo di cura psicologica, e se tutto va bene potrei ottenere l'idoneità dopo un ricorso. Il tutto basato su un giudizio, senza aver mai potuto dimostrare le mie effettive capacità genitoriali. Oltretutto presentando un idoneità ottenuta con ricorso agli enti, questi storcono il naso perché già sanno che nei paesi non sarà vista di buon occhio. Ce né di che preoccuparsi! Mentre pensare ora al giudizio della gente è come fasciarsi la testa prima di essersela rotta.La gente giudica sempre, ogni cosa che fai o dici potenzialmente è sbagliata. Tanti di noi ne soffrono e anche ai figli capiterà. Per un genitore è ovvio soffrire per il dolore di un figlio, ma (i figli) dovranno imparare a non starci troppo male, a farsi scivolare addosso le cose e a capire che spesso il giudizio della gente si può farlo entrare da un orecchio ed uscire dall'altro.
Il bambino deve essere il centro di tutto, ma quando ci sarà. All'inizio il pensiero del futuro genitore è come arrivare a quel bambino ed elaborare le varie fasi del percorso che porteranno a mettersi realmente in secondo piano. D'altronde genitori si diventa non si nasce.
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Re: Progetto sedia vuota

Messaggio da krogiolina » 13 set 2017, 9:48

Stesi, grazie per le tue parole, profonde e di cuore come sempre,
questa volta però vorrei dissentire su un paio di punti,
le domande che mi sono posta alla fine sono perfettamente coerenti con me che mi metto sempre in gioco e sempre cerco di mettermi nei panni di chi ho di fronte, e come avrai letto, questa volta la risposta è "non lo so", e non lo saprò mai e ne sono perfettamente consapevole.

gli assistenti sociali non stanno là per giudicare (che se poi stai a vedere giudicano anche me che mamma lo sono già e decidono se come mamma vado bene o no) ma il loro lavoro (per il quale sono stati incaricati dal tribunale) è formare la coppia riguardo l'adozione e redigere una relazione della coppia vista dal punto di vista della genitorialità, un profilo che permetta di abbinare il giusto bambino alla giusta famiglia, tant'è che per l'adozione nazionale non esiste un'idoneità, viene redatta semplicemente una relazione su di te e vieni inserito nel sistema come genitore con queste caratteristiche disponibile ad adottare, quando trovano un bambino compatibile con le tue caratteristiche allora ecco fatto l'abbinamento...
suona brutto dover dimostrare di poter essere genitori ne sono consapevole ma bisogna tenere conto del fatto che nell'adozione i soggetti coinvolti non sono solo la mamma e il papà ma c'è anche l'autorità che ha la responsabilità di affidare il bambino a delle brave persone, mi pare ovvio che se si devono assumere la responsabilità di "a chi l'hai dato" devono anche fare le loro valutazioni.


quello che giudica e decide ahimè è il giudice che conferisce o meno l'idoneità ma solo ed esclusivamente per l'adozione internazionale e su questa cosa concordo che non sia corretto... ma ti dico anche che per non dare un'idoneità bisogna proprio dire robe strane.

il bambino non c'è ancora... lo so... ma l'attenzione deve essere comunque incentrata su di lui, perchè se ti chiedono come sarai come genitore, come penserai come genitore, come vivrai come genitore, allora ti devi calare nella parte e ragionare come se lui ci fosse già... e allora il discorso di mio marito ecco che ha un senso...
quella sera non ci è stato chiesto come vi sentite adesso... perchè allora io avrei potuto anche dire "un po' umiliata a dover fare un corso che mi dica come fare la mamma dopo che lo sono da 9 anni" (anche se non lo penso per davvero ma è una potenziale risposta)
eh si, ahimè il dolore di non aver potuto avere figli naturali è un dolore che deve essere stato quanto meno metabolizzato perchè il rischio è quello di caricare di aspettative il bambino adottivo e se poi non realizza tutte le aspettative che avevano mamma e papà? a rimetterci è lui che ha già vissuto un inizio di vita difficile, ha già vissuto il dolore dell'abbandono, del rifiuto, e poi magari si ritrova a vivere il dolore di non essere abbastanza per i suoi nuovi genitori... per questo che il bambino è al centro e bisogna pensare a lui anche se ancora non c'è...

io sicuramente avrei voluto qualcuno che mi indirizzasse sulla giusta prospettiva e su questo ne sono certa, per quanto doloroso possa essere l'avvenimento... e lo dico con il cuore in mano e con ragion di causa considerando anche e soprattutto che mi è già capitato
di soffrire anche tanto per qualcosa e di chiedere aiuto a vedere le cose da un'altra prospettiva per dare un senso al mio dolore, per canalizzarlo... per questo dico che se fosse capitato a me avrei cercato di capire le cose guardandole da un altro lato

non è presunzione data solo dal fatto che io figli ne ho già, non è una competizione tra chi ne ha e chi non ne ha
e non sono dispiaciuta per come questo ragazzo ci abbia puntato il dito contro, sono dispiaciuta per lui, perchè penso davvero che se riuscisse ad accantonare la rabbia potrebbe venire fuori una bella persona, un padre favoloso, passionale e coinvolto, e mi dispiace che lui non abbia potuto con la sua compagna avere figli naturalmente ma il percorso adottivo l'hanno scelto loro e quando l'hanno scelto sapevano che sarebbe stato così, e considerando che non si può cambiare il percorso, si può decidere di viverlo nel migliore dei modi, cercando di cogliere quanto di meglio si può

pensare al pensiero della gente nei confronti di nostro figlio è tanto fasciarsi la testa quanto lo è pensare di trovare sicuramente degli assistenti sociali antipatici e provocatori (chi lo sa, magari si trova i più simpatici e disponibili del distretto), solo che in quel momento si stava facendo appunto una simulazione di quando sarò madre/padre e si doveva prospettare la propria visione al futuro, e le maldicenze ci saranno sempre, e i bambini dovranno imparare a gestirle, ma non lo imparano da soli, spetta ai genitori insegnarglielo, ed è per questo che un genitore se ne deve preoccupare...

spero di non aver urtato la tua sensibilità con queste mie parole
un abbraccio
♂Jacopo (11.59 del 29.4.2008 - 3,410 kg 52 cm)♂Francesco (19.35 del 4.12.2009 - 3,730 kg 52 cm)♂Riccardo (5.15 del 29.11.2012 - 4kg 51 cm)

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