Rapporti difficili con la suocera

[GiuliettaPaoletta]

Ciao a tutte, so che purtroppo i problemi con la suocera non sono una novità e molte di noi ne hanno. Vi chiedo consiglio e supporto, perché - saranno gli sbalzi d'umore post parto che mi stanno durando anche ora, con la bimba che ha "ormai" 5 mesi e mezzo- sono davvero in crisi. Mia suocera è una donna molto difficile e astiosa, pensate soltanto che in 7 anni di fidanzamento e 2 tentativi di matrimonio, ad ognuno di essi si è intromessa in modo così "violento" e aggressivo da far andare a monte il nostro intento. Vi dico solo questo. Ci sono state tensioni e litigi continui naturalmente con il mio fidanzato e siamo purtroppo arrivati, dopo il secondo matrimonio annullato, a tagliare i rapporti con sua madre. Dico "purtroppo" perché mi considero una persona molto buona e paziente, invece a quel punto non ci ho più visto e l'ho mandata a quel paese. Il che, comunque, non ha risolto le cose nella coppia, anzi le ha peggiorate. Ci siamo anche trasferiti e questo, seppur fatto per il nostro bene, ha dato il via a un altro periodo duro. L'anno scorso, dopo due anni che non vedevamo sua madre, io ho deciso di "perdonarla" e rivederla. Lei è stata molto commossa e grata, ma la cosa assurda è che non ha mai chiesto scusa né tirato fuori l'argomento di quanto successo. Ha detto che "è inutile rimuginare"..... Questa era la premessa (scusate se mi dilungo, ma volevo farvi capire il tipo di suocera). Bene, durante la gravidanza, essendo lei lontana e sentendola solo al telefono, non si è più di tanto intromessa (è comunque molto formale e distaccata dopo quello che successo), mentre da quando la bimba è nata è un continuo criticare qualsiasi cosa e mettere zizzannia tra me e il mio fidanzato. Come dovrei comportarmi adesso??? Scusate lo sfogo!

[val978]

ti devi comportare come hai fatto finora: ignorarla.
se proprio devi sentirla o vederla (il che è pure giusto perchè non vorrai mica impedirle di vedere il nipote) fallo il meno possibile, consentile il minimo sindacale, spegni il cervello quando c'è lei, fai si con la testa, un bel sorriso e appena va via cancella dalla memoria tutto quello che ha detto

in bocca al lupo!

[Zzz...]

La soluzione vincente la conosci già: tagliare i rapporti e buonanotte. Per fortuna vivete lontani!

[lalat]

Perché vuoi perdonarla? Per il tuo compagno? Visto che abitate lontani ... io taglierei ogni rapporto.
Io ci vivo affianco a mia suocera e sono giunta all'estrema decisione di dire ciao, si e no ... e solo quando è necessario, infatti capita che nemmeno le risponda.
Lei mi dice una cosa stupida, io la guardo 2 o 3 secondi e le rispondo "non saprei che dirle" ... lei ribatte qualcosa e io non dico più una parola e me ne vado, dopo un po'abbandona il campo e rinuncia.

[GiuliettaPaoletta]

Boh, "all'epoca" avevo fatto pace non solo per il mio ragazzo (che comunque non mi ha mai chiesto niente, anzi lui non se la sentiva proprio di rivedere sua madre, ho paradossalmente dovuto insistere e convincerlo, certa di fare un'"opera di bene" per entrambi), ma anche per mia suocera (alla fine paradossalmente mi faceva pena nella sua frustrazione e solitudine e incapacità di amare), ed anche per me stessa (secondo me tagliare i rapporti non è la soluzione, perché resterebbe comunque l'amarezza, il fatto di non avere la pace in famiglia, il non aver saputo "passarci sopra"). Bene, ora davvero mi aspetterei da me stessa la stessa pazienza e forza di sopportazione, invece sono davvero al limite. Non riesco ad ignorare i suoi comportamenti, magari ne fossi capace! E non voglio nemmeno tagliare di nuovo, soprattutto ora che siamo genitori anche noi e lei è diventata nonna. Scusate, ragazze, sono davvero molto confusa, credo che forse avrei bisogno di capire come trovare il modo dentro di me per sminuire i problemi, senza star così male, ma senza nemmeno ridurre la mia comunicazione con lei a monosillabi. Dite che è un'impresa impossibile o qualcuna di voi ce l'ha fatta? Se sì, aspetto di conoscere il segreto

[Zzz...]

Anche il mio compagno aveva tagliato i ponti con i suoi genitori e poi, quando ha incontrato me e su mia insistenza, li ha riallacciati. Non lo avessi mai fatto! Finché non avevamo figli tutto ok, li vedevamo solo di tanto in tanto e andava tutto bene. Quando sono rimasta incinta del primo figlio abbiamo invitato mia suocera a stare qualche giorno con noi e me ne ha fatte di tutti i colori, una cosa proprio vergognosa. Non sono neanche venuti a vedere il bambino quando è nato (hanno aspettato che avesse un anno), e la seconda bambina non l'hanno ancora conosciuta (ha 16 mesi...). Ma molto meglio così, le persone tossiche che ti avvelenano l'esistenza vanno tenute lontane. A me non dispiace per i miei figli, che anzi considero fortunati a non frequentare i nonni perché si risparmiano due persone fortemente negative. Mi spiace per loro (i nonni) perché si perdono la gioia di veder crescere i nipotini, l'affetto dei bambini, la possibilità di essere ricordati con affetto da qualcuno quando moriranno, ecc., ma visto che la scelta di comportarsi così è loro, come si dice: contenti loro contenti tutti, noi la nostalgia delle ricriminazioni, delle scenate e dei musi non ce l'abbiamo di certo.

[tittiale]

Ciao GiuliettaPaoletta, mi spiace per la tua situazione familiare, che sicuramente vi crea tante tensioni. In questo momento la priorità dovrebbe essere che stiate bene voi tre, tu, la tua bimba e il tuo compagno. Non si tratta di tagliare i ponti adesso, ma comunque di pesare a voi, a quello che fa stare bene voi. Già normalmente è difficile recuperare "gli equilibri perduti" dopo la nascita di un figlio, ma se i rapporti erano già tesi prima dopo si complicano ancora di più. Purtroppo non c'è un segreto per far andare bene le cose, ma mi viene da dire che nel momento in cui si riesce a lasciare gli altri sullo sfondo (e quello che dicono come rumori di fondo :-) ) l'equilibrio e la serenità si avvicinano.
ma non è facile purtroppo....
in bocca al lupo!

[martinanarni]

Cara, darti un consiglio non è semplice:le dinamica di coppia sono già così complesse, figuriamoci poi quando sono tesi i rapporti con le famiglie di origine.
penso che nelle singole situazioni vadano valutati diversi elementi:le caratteristiche dei singoli, il rapporto che il nostro compagno/a ha con i genitori, i motivi più o meno futili che possono aver inasprito gli animi etc.
nel tuo caso valuterai senza troppa fretta(hai una bimba nata da poco, c'è stanchezza, cambiamenti fisici, necessità primaria di pensare al tuo rapporto di coppia e al rapporto di voi genitori con la piccola), lascia passare un pò di tempo, poi anche insieme al tuo compagno (può darsi che lui sia il primo a non desiderare un particolare rapporto con la madre) valuterai il migliore atteggiamento.
in linea di massima ti potresti limitare, come qualcuna ti ha già suggerito, a rapporti puramente formali, senza dar eccessivo peso a quello che lei dice o pensa, potrai con il tempo meglio valutare se sarà in grado o meno di instaurare un rapporto con la nipote etc, di smussare un pò il carattere etc.
pensa comunque sempre e soltanto a quello che porta serenità a te e alla tua famiglia...
un abbraccio

[clariss]

Annoso problema del rapporto con le suocere, hai tutta la mia comprensione.
Anch'io ho problemi con mia suocera, c'è una sorta di guerra di fredda. I problemi maggiori ovviamente sono sorti dopo la nascita del nipotino. Anche se non viviamo vicini, trova comunque il modo di intromettersi e di contraddire sistematicamente ciò che noi genitori diciamo a nostro figlio. Nonostante le ca....ate che spara, le frasi fuori luogo, l'invadenza (che può essere anche telefonica), questa è veramente la cosa che mi da maggior fastidio. Ho provato anche a parlarle, con educazione e calma, dicendole che non erano corretti certi suoi comportamenti verso mio figlio e verso di me, ma non è servito a niente, anzi, fugge dalla conversazione e si offende. Quindi, per la mia personale esperienza, mettere dei paletti e affrontare apertamente i problemi non serve a nulla. Anzi, ricade sempre, mi sembra anche di proposito come sfida nei miei confronti, nei suoi errori. Vorrebbe sempre portarsi mio figlio a casa (senza di noi, cerca anche di mandarci fuori per stare col nipote senza averci in mezzo ai piedi) a quasi 300 km di distanza, ma io non mi fido assolutamente di una persona che non condivide con noi scelte educative, stili di vita e gestione della quotidianità. Si offende ma ho imparato a fregarmene, sono problemi suoi. Questo sfogo per dirti che alla fine la soluzione perfetta è forse impossibile, i rapporti, almeno nel nostro caso, non vogliamo interromperli, sia per mio marito che per il nipote, ma per noi nuore è veramente dura. L'unica cosa che io cercherò di fare è di essere sempre rispettosa ed educata con lei, altrimenti passerei dalla parte del torto, ma di essere ferma e più esplicita possibile senza per questo cercare un confronto, dato che non è possibile. Almeno non mi mangio il fegato dal nervoso. L'importante però è avere l'appoggio del proprio compagno, se lui tende a difendere la madre è controproducente per te criticarla, se invece è consapevole di come si comporta nessuno vi obbliga a mantenere dei rapporti così negativi e dannosi, il mito della famiglia unita è spesso appunto un mito.

[val978]

nel momento in cui si riesce a lasciare gli altri sullo sfondo (e quello che dicono come rumori di fondo :-) ) l'equilibrio e la serenità si avvicinano.

quotone!
perchè anche a me dispiacerebbe moltissimo dover tagliare con qualcuno, ma quando un rapporto con una persona (in questo caso un familiare) è deleterio...bisogna accettare la realtà, separarsi dall'idea romantica che tutto si può aggiustare e che le persone in fondo sono buone e quindi un'altra possibilità...bla bla bla....e andare avanti.
Per me sarebbe (è) molto difficile. Infatti quando mio marito ha avuto momento così con la sua famiglia, io mi sono opposta, per poi capire che quel rapporto in quel momento portava solo guai e tensione, a lui e anche a noi come coppia e come famiglia. Quindi ho smesso la mia funzione di pacificatrice (che mi ero auto-attribuita) e ho lasciato a lui ogni decisione. Alti e bassi, tira e molla, ma io non ci metto becco.

[GiuliettaPaoletta]

Ho letto con molta, molta attenzione le vostre esperienze simili e i vostri consigli e sono davvero tutti utilissimi, dei punti di vista assolutamente validi e costruttivi. Purtroppo metterli in pratica non è mai semplice, ma avete ragione, devo mettere davanti me, la mia coppia, la mia bambina, la nostra famiglia. In particolare mi ha colpito molto questa frase:

ma quando un rapporto con una persona (in questo caso un familiare) è deleterio...bisogna accettare la realtà, separarsi dall'idea romantica che tutto si può aggiustare e che le persone in fondo sono buone e quindi un'altra possibilità...bla bla bla....e andare avanti.

Penso che, al di là del ruolo che mi sono auto-affibiata nella vita- di "pacificatrice", il trucco sia proprio di sganciarsi dalla visione romantica delle relazioni, non solo quelle di coppia, ma anche con le famiglie, di origine e del marito. Mi sono guardata dentro grazie ai vostri consigli e penso che forse sono io a pretendere la perfezione in ogni cosa e di conseguenza a star male se le cose e soprattutto le persone non rispondono alle mie aspettative.

Lavorerò su questo. E sicuramente, quando la bambina crescerà, so già che dovrò lavorare molto riguardo al lasciarla a mia suocera. Il mio lui ha già espresso stupore e fastidio per il fatto che io non voglio dare la bimba a sua mamma, perché "non mi fido". Non voglio ferirlo né farlo star male, ma anche in questa situazione devo capire come comportarmi.

[val978]

ma se lui non aveva nemmeno voglia di riallacciare i rapporti, vedrai che il problema non si porrà.
non fasciarti la testa prima di rompertela.
senza enfatizzare la cosa, senza mettere le pubblicazioni in piazza riguardo le tue decisioni, lascia che i rapporti si diradino, organizzati subito con baby sitter, nido ecc, ci si vede alle feste comandate, non lamentarti che "non hai tempo perchè hai la piccola" che potrebbe passare come una richiesta di aiuto.

[GiuliettaPaoletta]

Sì, hai ragione che non devo fasciarmi la testa prima di rompermela :D.

[saab]

il solito annoso problema, io lo definirei il problema del mondo: nuore e suocere. Io non so perchè dal primo momento che ho conosciuto il marito, non le andavo a genio; forse perchè + grande di lui (quasi 3 anni), forse perchè vivendo da sola da 10 anni mi considerava una poco di buono o forse perchè non ero di famiglia agiata, come invece per le altre 2 figlie che si erano sposate generi molto benestanti.....
Vabbè, fatto vi è che quando si decideva ogni tanto di andare a trovarla il sabato o la domenica c'era sempre qualche scusa...... quindi si è cominciato a non andare +, tipo forse una volta al mese. Quando sono nati i bimbi, la cosa non è cambiata, tant'è che i bimbi li vedono 3-4 volte l'anno, alcuni anni anche meno. Abitano a 10 km da noi ma non li vediamo mai. Fate conto che li hanno visti forse a febbraio e poi +. Se mio marito non va qualche giorno con loro al mare dove hanno la casa (hanno una casa a sanremo nella quale stanno da maggio a fine settembre), se loro lo permettono, non li vedrebbero fino a natale....
Insomma questo è l'andazzo. Non li hanno mai tenuti, ho sempre usufruito di baby sitter. Una volta che una tata ci ha mollato dalla mattina alla sera, abbiamo chiesto se avrebbe tenuto per un paio di gg la bimba, ha trovato l'ennesima scusa ed io, grazie ad una mia amica del mio paese, ho trovato dove collocarla, in attesa di trovare una nuova baby sitter....
Certo è che se avessi avuto una suocera diversa (magari come mia mamma ) e avessi avuto la necessità di lasciarle i bambini o anche uno solo a lei, certe "storture" avrei dovuto farmele andare bene. Certo le linee guida della mia educazione dovevano essere rispettate al meglio, ma dovendo usufruire dell'aiuto dei nonni, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, bisogna sapere abbozzare, qualche volta farsi andar giù anche il boccone amaro, e pensare che del resto la responsabilità per quella parte di giornata è sua, quindi .......