equilibri in famiglia

[vassliss]

buongiorno carissime!

da qualche mese io sono senza lavoro, ci sono stati dei cambiamenti radicali nella nostra vita (un cambio di casa e di città, ad esempio), ma li abbiamo assorbiti tutti rimanendo sempre uniti.

ultimamente però s'è innescato un meccanismo per cui i nostri equilibri interni stanno cambiando, in un modo che non mi piace: il socio lavora tantissimo e praticamente non c'è mai, quando torna è stanco e nervoso e anche se cerca di mascherare si vede; io invece sto a casa, sto ripartendo con altri progetti lavorativi e mi sono messa l'anima in pace per altre cose... insomma, sono serena e dedico i miei pomeriggi a giulio, alle sue attività e a quelle che amiamo fare insieme.

e giulio? eh... più passa il tempo, meno cerca il padre. ma si vede che lo fa per rabbia, visto che sempre più spesso mi dice frasi del tipo:"ma perché papà non viene mai con noi qui o lì...? ma perché oggi non resta con noi?".

ora... io ho provato a parlare col socio, a spiegargli... lui mi ha risposto di sì, ragione piena su tutta la linea. ma nei fatti...
ad esempio, il 25 c'è la gita scolastica, ma lui il sabato lavora. io gli ho detto che, secondo me, è il caso che si prende la mezza giornata e viene con noi (visto che se no sarebbe la seconda che salta...), lui mi ha risposto che è indeciso, tanto ci sono io, tanto sta con gli amici, tanto poi volendo ci torniamo insieme una domenica.

ora, secondo me non funziona così e chiedo il vostro parere, perché vorrei far capire al socio che giulio ha bisogno della sua presenza... come dire? sia mentale che fisica, anche se per poche ore al giorno. lui secondo me è solo stanco e preoccupato, sa che per giulio ci sono io e si appoggia su questo per potersi concentrare sul lavoro e sui problemi che vorrebbe risolvere (sempre da solo).

il nostro rapporto non è mai stato così, quando eravamo io e lui non c'erano le percentuali di divisione dei compiti, eravamo una cosa sola. ora non so più che succede...

[Zzz...]

Penso anch'io che se tuo marito può, dovrebbe prendersi la mezza giornata per venire alla gita.
Per i bambini il concetto che papà lavora per portare a casa i soldi è molto astratto e non lo capiscono fino in fondo, non si rendono conto che il papà con la sua assenza sta portando un contributo fondamentale alla famiglia. Vedono solo l'assenza. Crescendo capirà, però visto che viviamo nel presente e non nel futuro, sarebbe meglio che il papà si ritagliasse dei momenti per esserci qui e ora. Se il lavoro glielo permette naturalmente, perché quello ahimé è un altro discorso.

[dena]

Se il lavoro lo permette lo potrebbe fare. Nella mia situazione il papà è via dal lunedì al venerdì e anche se è a casa loro lo vedono per un'oretta alla sera, il sab pomeriggio forse e forse la domenica.
Deve lavorare e non c'è storia, soprattutto in un momento del genere, io ci sono per quanto possibile e comunque tutti i pomeriggi sono con loro.
Sentono la mancanza del papà pure i miei ma secondo me sono già fortunati ad avere una mamma che è a casa quando loro non vanno all'asilo.

[lalat]

Per certi versi mi trovo in una situazione analoga. Però cerco di mantenere la sanità mentale ... perché mi rendo conto che è un momento difficile. Io praticamente non lavoro più ... e chissà se mai tornerò a lavorare come prima ... mio marito ha accettato commesse di lavoro fuori città perché ovviamente on poteva farne a meno e non vede quasi mai né me, né i bambini. Io ho dovuto faticare per imparare a fare tutta una serie di cose che prima non facevo come cucinare, andare a prendere i bambini (se non ho da lavorare non ha senso che ci vada mia madre) ... così invece di godermi almeno i figli ... non faccio che pensare a come è triste essere sola e non avere un lavoro che mi impegni almeno 40 ore alla settimana. Ovviamente mio marito è nervoso perché comunque le cose lavorativamente sono sempre più difficili e sente tutto il peso della responsabilità sulle sue spalle. Vorrei lamentarmi che lui non c'è ... ma penso prima di aprire la bocca e me ne sto zitta ... cosa devo fare?
Inoltre ho anche Davide che ha le sue difficoltà, che ha bisogno del mio aiuto costante ... e mi dico che devo aiutarlo ora finché è proficuo ... che devo considerare tutto sommato la riduzione di lavoro come una cosa che casca a fagiolo visto che ho un bambino da seguire da vicino.
Mi rendo conto che nel nostro caso la crisi economica ha contribuito a dividerci in questo modo ... devo solo resistere, sopportare e sperare che cambi qualcosa.
Non so nemmeno se ha senso aspettare venerdì che torni ... tanto ha sicuramente qualcosa da fare per sabato ... e non posso lamentarmi, lo fa per noi ... come faccio di questi tempi a lamentarmi che lavori? E' preoccupato, di tutte la varie spade di damocle che possono caderci sulla testa a livello di spese ... mi sentirei una stupid@a chiedere mezza giornata per noi ... anche se credo che ne avremmo bisogno tutti.
Ma poi ci si riesce a divertire e a rilassare tranquilli pensando ai problemi?
Ovviamente non ti ho dato aiuto ... ma ti capisco.

[primomaggio]

Se il lavoro lo permette lo potrebbe fare. Nella mia situazione il papà è via dal lunedì al venerdì e anche se è a casa loro lo vedono per un'oretta alla sera, il sab pomeriggio forse e forse la domenica.
Deve lavorare e non c'è storia, soprattutto in un momento del genere, io ci sono per quanto possibile e comunque tutti i pomeriggi sono con loro.
Sentono la mancanza del papà pure i miei ma secondo me sono già fortunati ad avere una mamma che è a casa quando loro non vanno all'asilo.

Mio marito questo mese NON lavora 3 giorni, il 1° e 2 domeniche, non ha potuto nemmeno esserci alla festa di compleanno con gli amichetti - ovviamente c'era il giorno del compleanno, giusto perché cade di festivo... mi sono arrangiata in tutto e ho chiamato mia cugina perché mi aiutasse un po'.

[Ari]

Mi rendo conto che nel nostro caso la crisi economica ha contribuito a dividerci in questo modo ... devo solo resistere, sopportare e sperare che cambi qualcosa.

purtroppo è una situazione che accomuna molte famiglie in questo periodo.

lin secondo me devi un po' tenere botta e parare il colpo con giulio cercando di enfatizzare con lui l'amore che ci mette il papà nel lavorare tanto per voi.

[vassliss]

mi dispiace vedere che non sono sola... anche mio marito s'è dovuto caricare di extra per supplire (almeno in parte) a quella che prima portavo a casa io.
s'è creata una situazione iniqua e indipendente dalla nostra volontà e dobbiamo pure ringraziare dio perché, come dice sempre il socio a giulio, se avesse tempo di stare a casa, non avremmo una casa in cui stare né gite da fare.

ma un bimbo può capirlo? non credo. anche perché vedendolo mentalmente distante, nervoso, distratto, immagino pensi che ce l'abbia con lui, che in qualche modo lo rifiuti.
io provo a farlo parlare, sfogare, ma sull'argomento ha eretto una barriera e non lo forzo. aspetto che sia lui ad aprirsi.

io non ho problemi a tenere il timone dritto e a fare da mamma a 360°... non è l'aiuto che mi serve, non so come spiegarmi... è che vedo la mia famiglia diversa da quella che era: ora io e giulio siamo uniti più che mai, in perfetta sintonia e invece il socio è sempre più distante da entrambi.
sicuramente è solo un momento e passerà, ma vorrei gestirlo in modo che... ecco... che passi senza lasciare segni o, peggio, danni.

[gloria]

anche noi nella stessa barca
con la fortuna che io ancora lavoro
per quanto non lo so: ho un lavoro, per ora stabile ma ci sono stati cambiamenti interni, il socio non sarà più il mio direttore e con le nuove persone non mi ci trovo...
è durissima trovarsi male in una struttura che hai fondato tu insieme al socio 13 anni fa, che hai visto crescere e adesso tutto si sta trasformando, sta prendendo direzioni diverse a causa di due nuove persone arrivate ora... durissima....
ma questo per dire che appunto il socio ha cambiato lavoro o meglio ha lasciato una parte dedicandosi ad un'altra... lui ha sempre lavorato tanto anche i sabati e le domeniche spesso durante la settimana resta a dormire fuori
non è stato e non è semplice con i bimbi
infatti un weekend sì e uno no me ne vado dai miei così mi rilasso un po'
elia ne soffre sempre più, la teresa è mammona e piccola e quindi ne risente meno... insomma che ci sia o non ci sia per lei è poco differente
io però a differenza di voi mi ci arrabbio con il socio perchè so che volendo potrebbe ritagliarsi dei momenti... ci credete che in tutto l'anno scolastico non è mai riuscito a venire ad un colloquio con le maestre di Elia e in due anni non ha mai conosciuto e visto in faccia le maestre di Teresa?
sono anni che lo sento dire che il prossimo anno è meno impegnato, il prossimo anno è meno impegnato, il prossimo anno è meno impegnato... ma non jela fa... ed è sempre peggio
tiriamo avanti ma è durissima

[primomaggio]

Lin, per noi questa situazione è grossomodo così da sempre, quindi mio figlio è abituato a questi ritmi, ovvio che soffre del fatto che papà non può fare tante cose con lui, ma il tempo che mio marito c'è, c'è.
Posso dirti due cose che rasserenano mio figlio:
- condividere interessi con papà che sono cose solo loro, anche se non possono dedicarcisi tanto, rendono esclusivo il loro rapporto;
- conoscere il lavoro di papà e ammirare il papà per quello che fa.

[Ari]

sicuramente è solo un momento e passerà, ma vorrei gestirlo in modo che... ecco... che passi senza lasciare segni o, peggio, danni.

sai che io sono sempre sincera...
da quel che scrivi e da come lo scrivi io ho la sensazione che tu vorresti che questo momento durasse il meno possibile e di far finta di niente nel frattempo.

secondo me questo non è il modo migliore di gestire la situazione proprio per il fatto che non si sa per quanto tempo potrà durare.
forse dovresti semplicemente spiegare a giulio che per il momento è così.
che il papà vi ama tantissimo entrambi, ma che proprio per questo amore deve lavorare molto.
e che è molto triste anche per lui stare lontano da voi.

ma tu per prima devi essere convinta di quello che gli dici!
se tu soffri di questa situazione e non sai come uscirne anche per giulio diventa più difficile capire e accettare.

[ljuda]

lin anch'io concordo con le altre purtoppo è un momento molto duro...anche a me il socio non c'è mai, fa dei turni assurdi, io lavoro 8 ore al giorno e non puoi capire come mi sento in colpa nei confronti di bea, che cresce praticamente con mia madre...è molto dura ma ringrazio dio che un lavoro ce l'ho e non posso certo lamentarmi, quindi...anche nicole ogni tanto si lamente che vuole il papà però che dobbiamo fare? anche io andrò con lei allagita da sola perchè il socio lavora e non può prendersi le ferie, già per prendersi il giorno della festa di compleanno di nicole è un miracolo!
Tu sei una donna molto forte e speciale, vedrai che giulio anche se passa momenti in cui giustamente vorrebbe il papà vicino, con una mamma come te accanto che gli spiega perchè il papà nn c'è, non avrà nessun problema nè gli lascerà il segno

[pao pao]

Lin, per noi questa situazione è grossomodo così da sempre, quindi mio figlio è abituato a questi ritmi, ovvio che soffre del fatto che papà non può fare tante cose con lui, ma il tempo che mio marito c'è, c'è.
Posso dirti due cose che rasserenano mio figlio:
- condividere interessi con papà che sono cose solo loro, anche se non possono dedicarcisi tanto, rendono esclusivo il loro rapporto;
- conoscere il lavoro di papà e ammirare il papà per quello che fa.

Il socio in settimana lavora fuori tutto il giorno, rientra la sera non prima delle 19. Sabati, domeniche e tutti i festivi fa i lavori nella casa nuova, da quando è nato Ennio ad oggi, non ha mai fatto ferie, nè gite nè niente. Però hanno i loro momenti, la sera dopo cena, il sabato mattina vanno a fare colazione al bar, il papà gli insegna a suonare la batteria e d è lui che gli ha insegnato ad andare in bici (veramente io ho fatto tutto lo sporco lavoro, poi lui è arrivato fresco fresco e si è preso la gloria, ma lasciamoglielo credere a tutti e due ). Insomma, non c'è ai compleanni o alle feste comandate, ma hanno un bellissimo rapporto esclusivo, la storia del tempo di qualità è vera.

[gloria]

ma il tempo che mio marito c'è, c'è.

questo anche qui...
elia e il socio hanno i loro momenti speciali

[cinny78]

ciao...
secondo me non è facile nemmeno per tuo marito, ma tu sei a casa, ti godi Giulio...lui torna stanco ed è dura poi l'iter ....ma fai bene a segnalare questo malessere a tuo marito e come le altre credo tu debba spiegare a Giulio che il papà è impegnato al lavoro cosi tanto proprio perchè vi ama..e che lo fa per voi...
l'unica cosa che nn ho capito è se può prendere ogni tanto un permesso?..sia per trascorrere con giulio dei bei momenti che per stare con te come coppia....

[tittiale]

Ciao Lin, importanti e utilissime le riflessioni delle altre golline.
Sulla stessa linea ti dico che la cosa principale è che sia tu la prima a metabolizzare tutti questi cambiamenti (e sono stati davvero tanti per voi come famiglia e per Giulio che è piccolo hanno una portata ancora maggiore, anche se positivi e lui sembra averli assorbiti bene).
Per quanto riguarda il lavoro di tuo marito come vedi ci sono situazioni simili alla vostra, mi sembra importante che tu mantenga aperto il dialogo con tuo marito su queste cose (la vita non è sempre come vorremmo che fosse... quasi mai, ma bisogna dirselo) come stai facendo e sulla comprensione reciproca è un percorso lungo e mai finito.
Per Giulio le spiegazioni che accenni vanno benissimo, anche se, come giustamente qualcuna sottolinea, non del tutto comprensibili per lui. Ma se tu sei convinta di quello che dici: "Il papà DEVE lavorare, gli piace ciò che fa, ma spesso è triste perché vorrebbe stare di più con noi...." a Giulio il messaggio in qualche modo arriva.
In bocca al lupo perché le cose vadano come desiderate.

[vassliss]

buongiorno ragazze e grazie per le preziose risposte.

ari hai ragione... ma anch'io sono stanca. ce ne sono successe di tutti i colori negli ultimi anni e... insomma, quando una cosa ti arriva in testa dall'esterno e come un fulmine a ciel sereno, te ne fai una ragione, ma quando te la crei... quando se ne potrebbe fare a meno, è più difficile.

cmq, abbiamo parlato approfittando di un momento in cui giulio era in un'altra stanza e... beh, là per là ho ricevuto le solite risposte , ma poi ho visto che il messaggio è arrivato forte e chiaro: ieri sera gelatino tutti insieme dopo cena, oggi mi ha detto che ha chiesto il permesso per venire in gita.

io credo che anche per lui sia solo tanta stanchezza e che forse aveva davvero solo bisogno di sentire che lo capiamo, che lo apprezziamo, ma che lo vogliamo con noi, perché ora lo vedo più sereno e anche più entusiasta e partecipe dei traguardi di giulio (esame di cintura a karate, saggio di musica, recita di fine anno...).

grazie ancora tanto per i vostri interventi, sono stati davvero importanti!!!

[Ari]

ma quando te la crei... quando se ne potrebbe fare a meno, è più difficile.

in che senso?
c'è qualcosa per cui ti colpevolizzi o colpevolizzi tuo marito?

[vassliss]

ma quando te la crei... quando se ne potrebbe fare a meno, è più difficile.

in che senso?
c'è qualcosa per cui ti colpevolizzi o colpevolizzi tuo marito?

no, figurati! colpevolizzare addirittura no!!! ma... siamo rimasti uniti e sereni nel pieno della bufera e adesso che finalmente siamo tornati a un attimo di normalità e di serenità vera lui va in crisi? ammetto che ho avuto un attimo di... come dire? poca propensione all'approfondimento...

attimo passato in fretta, ma tu l'hai colto e questo mi fa pensare 1) che sei una persona attenta 2) che da quello che uno scrive traspare più di quello che si crede...

[Ari]

e adesso che finalmente siamo tornati a un attimo di normalità e di serenità vera lui va in crisi?

forse lui ha tenuto botta fino a quando è stato necessario farlo e adesso invece si sta permettendo un po' di fragilità in più.
del resto tu stai facendo la stessa identica cosa, visto che anche tu stai accusando maggiore malessere ora, a bocce ferme, piuttosto di quando eravate nell'occhio del ciclone.

e a ben pensarci è una reazione abbastanza comune.

[vassliss]

ari ...sai, riflettendoci... magari fa bene. sono reazioni inconsce, ma lui almeno sta scaricando. almeno spero... mentre io forse ho il solito brutto vizio di "fingere" anche con me stessa, se mi passi il termine.

un paio di mesi fa la mia istruttrice di aerobica (beh... 8 lezioni in 4 mesi... ma ci ho provato... ) mi ha detto che secondo lei devo imparare a piangere. io sono rimasta come una sc**a, anche perché me lo ha detto così, senza contesto. mi ha chiesto come stavo e al mio "tutto bene" sorridente ha risposto così.

ma il punto è quello che ho scritto sopra: la vita già va a modo suo, se perdo il tempo "buono" a "sfogarmi" è finita! preferisco investirlo in cose positive e se proprio mi devo sfogare mi faccio una bella camminata in montagna o una corsa, invece di ammorbare me stessa e chi mi sta intorno.

a volte mi capita... magari di riepilogare la storia della mia vita ad un'amica, giusto per buttare fuori quello che ancora faccio fatica a digerire... ma per lo più vorrei... beh... godermi il panorama senza né guardare a quanta dura salita ho dovuto affrontare né quanta ne manca ancora. non so se rendo...