.Gravidanza arrivata appena cercata, lo "sconforto" mio nel fatto che fosse ancora un maschio... volevo la femmina, la volevo a tutti i costi, l'ho sempre desiderata, e il mio sogno invece non si avvererà. Anche se gravidanza a rischio visti i pregressi, nella realtà abbastanza serena, a casa da subito, più problematica negli ultimi tre mesi viste le continue contrazioni, anche dovute alla enorme vivacità di Federico che non mi dava tregua.
Arriva luglio. Dpp 24/07/12. Son tre mesi che ho contrazioni, sei il secondo... Federico è nato il giorno preciso della dpp, ma tu dovresti proprio arrivare prima!
Ovviamente, le contrazioni diminuiscono. La stanchezza aumenta, la pancia cresce, Fede è super-mammone come al solito.
Ultimo controllo dal mio ginecologo, diabetologo gestazionale (sì, anche in questa gravidanza mi è toccato...): tutto bene, ma lui, se partorissi nel suo ospedale (Mangiagalli), al compimento della 39esima settimana lo farebbe nascere inducendo il parto.
Lui, io no!
L'ospedale in cui vado è un'altro, qui vicino a casa, nella mia provincia, e a loro dico che lui suggerisce di non andare oltre il termine: non voglio fare l'induzione.E poi, magari nascerai da solo prima, no?
No, ovviamente la risposta è no.
Comincio i monitoraggi ma tutto tace. Due o tre volte mi è capitato che, di notte, mi partissero le contrazioni, abbastanza frequenti da farmi pensare che fosse l'inizio del travaglio, ma poi dopo un'ora o due si fermavano... però, mi fanno capire che... devo assolutamente finire il fiocco nascita!!!
In un giorno lo ricamo, lascio libera solo la data: ok, ora sono pronta.
La notte tra il 22 e il 23 luglio le contrazioni sono abbastanza forti, immagino che sia il momento. Ma poi, ancora una volta, tutto si risistema. Beh, la mattina successiva ho il controllo, vediamo se almeno si è smosso qualcosa.
Michele si è preso ferie per accompagnarmi in ospedale: tracciato piatto, nessuna contrazione, collo morbido ma chiuso. Lo fanno andare a pagare i ticket per gli esami fatti e intanto mi spostano a fare la visita. Parlo con la dottoressa di turno, le ricordo la situazione e mi dice che si va a consultare con l'equipe dei suoi colleghi, per decidere insieme quando fissare il termine ultimo del ricovero.
E io sempre sola, Mik aveva trovato coda agli sportelli...
Torna, e mi dice: "ok, al massimo stasera la ricoveriamo"
Mia reazione esteriore: "ok, va bene".
Mia reazione interiore: "al massimo stasera? ma che [email protected] vuol dire al massimo stasera?? Io ero preparata per un 'al massimo mercoledì o giovedì, non al massimo stasera!!! Aiuto, panico. E Fede? Come faccio a lasciare Fede?". Cuore a mille.
"Mik dove sei?"
"Mik dove sei?"
"Mik dove sei?"
La dottoressa esce non so per far cosa, me lo dice ma io non capisco, e quando apre la porta c'è Miky lì fuori, ed entra.
"Al massimo stasera mi ricoverano"
Lui: "ma io devo finire del lavoro! Devo lasciare le consegne ai miei colleghi!"
Torna la dottoressa: "Abbiamo deciso: la ricoveriamo stasera, se non parte tutto da solo stanotte, domani mattina presto la ricoveriamo, così in giornata nasce il bimbo".
Nostra reazione esteriore: "va bene, grazie, ci vediamo stasera"
Nostra reazione interiore: "oh [email protected]! Al massimo domani nasce il bimbo? a) come fate ad esserne così sicuri, b) oh mamma, da domani saremo in quattro... arriva davvero. E Fede?"
Mangiamo al Mc per fare in fretta (tipico pranzo salutare da quasi-mamma
), torniamo, avvisiamo mia mamma, Michele va al lavoro a lasciare le consegne. Il suo collega: "cosa ci fai qui? Allora è stato un falso allarme?" Mik: "falso allarme un [email protected], alle 6 la ricoverano! Devo dirti tutto quello che devi fare".Controllo le valigie, la mia e quella di Fede, che andrà da mia mamma; tutto pronto. Lo abbraccio, lo saluto, sto con lui. Come farò a stargli lontano tre giorni? E speriamo che siano solo tre e le cose vadano bene, non come l'altra volta. E' il momento, lui va, noi andiamo. Mi ricoverano.
Il medico di turno, dopo la visita, fa una faccia strana quando riferisco che la collega del mattino mi aveva detto "se non parte tutto stanotte domattina induciamo" e mi dice: "va beh, domani induciamo".
Miky sta con me fino alle otto o otto e mezza, poi lo faccio andare a casa: l'indomani sarà una giornata pesante anche per lui, deve riposare. Io navigo in internet, ovviamente vengo su gol. Sono sola in ospedale e piango, sfogo le mie paure.
Ho paura di tutto quel che sarà, ho paura della gelosia di Fede e di non poterlo più coccolare e seguire come fino a quel momento, ho paura che, essendo un altro maschio, scattino i paragoni e non possa mai raggiungere la perfezione rappresentata per noi da Federico, ho paura di non volergli abbastanza bene per questo. Ho paura di tutto. Ho paura dell'induzione, non la voglio fare, non voglio rischiare che non parta e mi facciano il cesareo. Ricevo qualche sms da golline care, poi mi decido a cercare di dormire.
Riesco ad addormentarmi, ma durante la notte mi sveglio... contrazioni. Sono circa le 4. Ma tanto smetteranno come al solito. Sono ancora sopportabilissime...
però aumentano...
farò un giro per i corridoi, se vedo qualche infermiera così la avviso.
Ovviamente, non c'è nessuno.
Io giro per un bel po'. La mia compagna di stanza, che ha partorito il giorno prima, si accorge della mia assenza e mi viene a cercare per vedere se è tutto a posto: che carina!
Le contrazioni aumentano. Stando in piedi la situazione è migliore, quindi resto in corridoio a passeggiare. Beh, ora ci siamo, questa volta non diminuiranno.
Alla facciazza del medico di stasera!
Tiè! Verso le 6 avviso Miky: sono ancora sopportabili, ma ho contrazioni da un po', stavolta ci siamo. Lui: "ok, ma se è ancora presto vengo tra un po'", e si rimette a dormire.
Ok che è il secondo e che, se va come la prima volta, avrai bisogno di forze anche tu, ma come fai a rimetterti a dormire se ti dico che sto per partorire il tuo secondo figlio???
Intanto avviso le infermiere, mi attaccano il tracciato (ma da coricata non prende granchè)(ma io so che ci siamo), mi "sgridano" perchè non le ho avvisate prima, e attendono il cambio turno per la visita.
Mio marito arriva verso le 7.30 - 8 (è passato un anno, chi se li ricorda i particolari???), alle 8 mi fanno la visita e la dilatazione è di poco più di due dita. Insieme alla stessa dottoressa della mattina prima entra a salutarla un medico che è appena rientrato dalle vacanze e comincia il turno. Sono lì e gli raccontano la mia storia, si consultano, me lo presentano. Io dico: "sì, lo so, è lui che ha fatto nascere il mio primo bimbo" e così decidono di affidarmi ancora a lui.
Le contrazioni cominciano ad essere fortine... La schiena non mi regge. Non ho voluto fare visite specifiche perchè mi avrebbero fatto fare il cesareo, ma con i miei dolori di schiena il travaglio è davvero difficile... chiedo che si attivino per l'epidurale, quando sarà il momento.
Tergiversano.
Le contrazioni e la dilatazione aumentano, i dolori di schiena anche. C'è di buono che, rispetto all'altra volta, tra una e l'altra ho un minutino per respirare, ma ad ogni contrazione ho una coltellata nella schiena, che mi fa molto più male della contrazione stessa. Chiedo l'epidurale, tergiversano. Chiedo di fare almeno il travaglio in acqua. "Vediamo".
Mi spostano nella "sala travaglio" per evitare il momento delle visite in reparto. Richiedo l'epidurale. "Sì, sento il medico..., sento l'anestesista..." e nulla.
[email protected]! Ma che problema avete a farmi 'sta benedetta puntura? Me lo spiegate? Ok che voi non lo sapete magari, ma io la scorsa volta non ho detto una parola, non una. Se ora la chiedo, sarà perchè è una cosa insopportabile il mio dolore di schiena, no? Non le contrazioni, la schiena. Niente. Né travaglio in acqua, né epidurale. Volevo ucciderli.
Sono le undici o poco più. Dilatazione completa, ci spostiamo in sala parto.
Spingo, ma le prime spinte non mi vengono "giuste", con gentilezza ma quasi si arrabbiano. Grr...
Poi spingo correttamente, ma il bimbo non si incanala.
Le acque non si sono ancora rotte ma vogliono aspettare. La situazione non si smuove. Di analgesia non se ne parla, io continuo a spingere e il bimbo continua a rimanere lì. Perchè si sentono storie di due spinte e via? Ma solo io sono così sfig@t@ che nemmeno col secondo posso avere una fase espulsiva breve?
"Col secondo è più veloce"
Ma va dà via al biiiiip!!!
Il medico fa capolino ogni tanto. Decidono di rompere le acque e la situazione un po' si smuove. Il bimbo si incanala, piano piano scende. Si vedono i capelli!!!
Passa il tempo. E' da mo che mi avete detto che si vedono i capelli, non nasce? Adesso comincio pure a preoccuparmi.
Il medico mi dice che ha scommesso che entro l'una sarebbe nato, quindi di non fargli perdere la scommessa.
Ormai quasi ci siamo, ancora un po' di spinte.
12.56
Nasce. (scommessa vinta)
Con un pianto forte il mio maschione mi saluta.
3,560 Kg, Cicciotto. Bruttino. Me lo appoggiano sul petto e piange.
Lo chiamo: "Meme".
Alza lo sguardo verso il mio viso e smette di piangere.
E' iniziata. La nostra vita a quattro è iniziata. Tu, con i tuoi capelli neri lunghi almeno 6 o 7 cm e con le punte biondo platino, sei arrivato tra noi, a "sconvolgere" le nostre vite.
Tu, dolcissimo mangione, buono ma con il tuo caratterino, sei tra noi, e ti fai strada tra tutti.
Durante "il ricamino" là sotto, ricordo al medico che la scorsa volta mi aveva rotto l'ago dentro e avevo avuto emorragia e chi più ne ha più ne metta... "No! E' lei??? In tanti anni di carriera una cosa del genere non mi era mai capitata! Se me lo diceva prima che era lei non la avrei presa in carico io..."
Finito.
Ok, posso andare a ricamare il fiocco con la data del 24.
Un altro precisino.
Due su due, nati alla dpp. Siamo ingegneri, non sgarriamo noi!
bellissimo racconto... e io piango 
e bellissimi i tuoi ometti 
