Gli impegni dei bambini e l'organizzazione familiare

[cinny78]

io per ora ho 2 gg di allenamento a taek e un sabato al mese catechismo...
mentre Ale fa teak io non rimango in palestra..lo cambio, lo guardo iniziare e vado o a casa con aurora o a fare commissioni e poi torno a prenderlo..
la sera si esercita sempre in qualche compitino...mentre cucino...tipo 1 problema..un altra sera un pensiero...e legge 2 pagine prima di dormire alla sorella...

Aurora cercherò di piazzarla inq ualche sport lo stesso gg...
e poi Ale voleva fare musica..ma i corsi sono troppo impegnativi, verrà un signore 1 volta a set a casa notra 40 minuti per chitarra,,,cosi Aurora gioca nel suo ambiente,,,io faccio le mie cose e guardo Ale e i suoi progressi...

Al di la di tutto voglio dei giorni liberi..sia per organizzare con compagnetti, con le mie amcìche..ma anche per giocare libera con i miei bimbi..non voglio solo corse ...voglio anche godermi tanti momenti..per cui non amo inserire troppi impegni...e anzi a volte anche se c'è allenamento e lo vedo stanco o voglioso di fare qualcosa con me non lo mando a taek, a 7 anni se perde un allenamento non sconvolge ne me ne lui...

per noi è cosi...

[Sirena70]

Anch'io come Lalat sono quasi ossessionata dai compiti, non c'è giorno che non controllo i compiti . Non ci riesco, e per di più Serena non ha bisogno di essere controllata fa tutto bene da sola. Che ci vuoi fare? fa parte di me perchè penso che non bisogna mollare la presa finchè sono piccoli . Quando meno te lo aspetti poi zac ....ti cascano sullo studio!!!
Lei frequenta minivolley 3 vv la settimana e x il catechismo abbiamo scelto la domenica con la Messa annessa e qui son dolori perchè non ci va volentieri.....si lagna di non avere un giorno di piena libertà, pertanto il prossimo anno la manderò in settimana e pace .
Se i figli riescono a far tutto , qual è il problema ?Non mi sembra giusto tagliare ciò che gli piace fare.Se poi non ce la facciamo noi, ci facciamo aiutare e ricambieremo prima o poi il favore.
Chiaro che il discorso cambia se siamo noi a non volere troppi impegni per i nostri figli in quanto limitante della nostra libertà, ne abbiamo diritto perciò esistono i compromessi !!!!!!!!!

[pallapunda]

Anch'io come Lalat sono quasi ossessionata dai compiti, non c'è giorno che non controllo i compiti

Ecco, io no, un po' perchè son fortunata ad avere due figlie responsabili, un po' perchè sanno che se sgarrano, la prima cosa che gli viene tolta è lo sport, per il quale nutrono entrambe una passione sviscerata (ognuna per il suo, ovviamente). Per ora è sempre andata bene...

[SIMONA72]

Anche per noi i compiti e lo studio hanno la priorità assoluta. Sergio, fino ad ora, non ha problemi e quindi può dedicarsi tranquillamente a sport e gioco.

Lui fa il tempo pieno ma ha compiti tutti i giorni. Ieri aveva una scheda: lettura e comprensione del testo. Il lunedì fa i compiti prima di andare in palestra ma ieri ha invitato un amichetto a casa e quindi i compiti sono stati rimandati al dopo cena (ma, visto che aveva deciso lui, ha fatto tutto senza fiatare ed anche velocemente). Però... ieri sera si sono presi una lavata di capo dagli allenatori perché tanti hanno interrotto l'allenamento alle 19:30 causa compiti da fare. Sgridata collettiva: PRIMA di andare in palestra si DEVONO fare i compiti E' uscito con le orecchie basse ed ha deciso che il lunedì non è il caso di invitare gli amici (per loro c'è tempo il martedì, il mercoledì...)

[lalat]

La scuola per Davide non può essere prioritaria perché per lui è un'esperienza solo negativa. Al di fuori della scuola ha un rapporto con i coetanei che altrimenti non avrebbe. Fabio invece va a scuola volentieri perché sta coi suoi compagni che sono anche amici, e li frequenta fuori dalla scuola ... ma non voglio non fargli fare sport perché tende a essere troppo pigro, sedentario e mangia troppo volentieri.
Quindi resisto.

[Ari]

e allora lalat devi proprio allentare la presa sul discorso compiti.

[Sirena70]

La scuola per Davide non può essere prioritaria perché per lui è un'esperienza solo negativa. Al di fuori della scuola ha un rapporto con i coetanei che altrimenti non avrebbe. Fabio invece va a scuola volentieri perché sta coi suoi compagni che sono anche amici, e li frequenta fuori dalla scuola ... ma non voglio non fargli fare sport perché tende a essere troppo pigro, sedentario e mangia troppo volentieri.
Quindi resisto.

[roxbo]

da quello che leggo e da esperienza indiretta mi sembra di capire che quando i bimbi cominciano a praticare uno sport o disciplina sportiva, gli insegnanti cercano di inserirli in tornei o gare o tornei o saggi ma perchè non lasciare i bimbi liberi di appassionarsi al dato sport e di praticarlo senza l'onere emotivo della gara o del saggio???? alla fine mi sembra che le varie associazioni sportive hanno l'obiettivo di competere tra di loro, facendo competere i propri ragazzi, che spesso sono bimbi di 5-7 anni, perchè? capisco una gara o saggio a fine anno, ma perchè organizzare delle micro competizioni durante l'anno???? a mio avviso è molto oneroso per i bimbi dal punto di vista emotivo e fisico, per non parlare per le famiglie!

[GlassOfMilk]

Secondo me la priorità va data alla scuola, e quindi ai compiti. Se non resta tempo per i compiti vuol dire che si sono presi troppi impegni extra.
Poi quoto lauras e sbu, anch'io ritengo che i bambini abbiano bisogno di tempo per giocare con calma, riposarsi e lavorare un po' di fantasia.

Sono d'accordo.
Anche per me i compiti hanno la priorità, cmq per ora mia figlia è in prima e ha i compiti quasi esclusivamente nel week end salvo quando proprio non termina a scuola qualcosa.
Noi abbiamo inglese al mercoledì e nuoto la domenica. Il fratello, che però è più piccolo, fa solo nuoto in contemporanea con la sorella. Quando saranno grandi vedremo, ma tutti i pomeriggi per me è troppo.

[MariPi82]

parlo per esperienza personale, e non perchè ho bambini in età scolare:
uno sport, di norma, si inizia a praticarlo verso i 4-5 anni (se non prima, sempre in maniera ludica); la pratica agonistica inizia circa dopo gli 8 anni (ma poi dipende dalla disciplina!in realtà anche dall'attitudine del bimbo: non a tutti viene proposto): io facevo uno sport la cui carriera è breve, per cui già alle elementari facevo gare, saggi, manifestazioni......
la componente emotiva era in effetti presente, ma non negativa.....
se mia madre, a me ottenne, avesse detto che non potevo fare le gare, le manifestazioni, i saggi, ecc.....altro che capricci!!!!!!!! non dico fosse lo scopo, ma vuoi mettere far vedere alla mia mamma, al mio papà, ai miei amici, quanto avevo imparato, quanto ero brava? e com'era bello il tifo!!!!!
chi dice che non farebbe fare ai propri figli le gare o i saggi non ha mai praticato uno sport che amava.

[GlassOfMilk]

Credo di essere io ad accusare ... e il fatto che mio marito sia fuori tutta la settimana non mi aiuta. Ho mia mamma che è appena andata in pensione e che si offre di aiutarmi ma mi sento in colpa. Perché non abitiamo più vicini, lei non guida e per venirmi ad aiutare deve prendere l'autobus e poi fare lei i vari giri.

lalat se tua mamma si è offerta sinceramente ne approfitterei non tutti i giorni ma magari solo una volta a settimana, che ne so quando hanno musica così non ha il problema della doccia/vestizione post sport.

[SIMONA72]

Penso che la competizione sia parte integrante dello sport.
Fino ad ora Sergio non è stato obbligato a partecipare a nulla. Lo scorso anno faceva calcio, è andato ad un torneo, non gli è piaciuto e quindi ha continuato solo con gli allenamenti fino a quando ha capito che il calcio proprio non gli piaceva.
Adesso gli è stato chiesto se vuole provare a partecipare ad una gara. Deciderà se andare e nel caso deciderà se "combattere". Altrimenti vivrà l'atmosfera della competizione da spettatore.

[Topillo]

Roberta per ora fa solo piscina il venerdì pomeriggio.

[MariPi82]

Penso che la competizione sia parte integrante dello sport.
Fino ad ora Sergio non è stato obbligato a partecipare a nulla. Lo scorso anno faceva calcio, è andato ad un torneo, non gli è piaciuto e quindi ha continuato solo con gli allenamenti fino a quando ha capito che il calcio proprio non gli piaceva.
Adesso gli è stato chiesto se vuole provare a partecipare ad una gara. Deciderà se andare e nel caso deciderà se "combattere". Altrimenti vivrà l'atmosfera della competizione da spettatore.

eh, esatto.
e confermo che a nessun bambino viene imposto di gareggiare: solo nel caso in cui si decida di proseguire con l'agonismo (ma in quel caso hai dei benefit e degli obblighi legati al tuo cartellino coni), diversamente si può decidere se rimanere spettatori e praticanti solo in allenamento, oppure fare le gare amatoriali.

[pallapunda]

Io quoto MariPi82, se a mia figlia piccola dici di non fare le gare, apriti cielo! E siccome è brava a scuola e si allena ore e ore senza fiatare, io sinceramente non me la sento di dirle no. Poi per adesso fa 5 o 6 gare all'anno, più due saggi, quindi non è che sia impegnata tutti i week end per questo, eh?

[boxerina]

Da ex sportiva, sottoscrivo quanto detto da Maripi.

Il mio grande ha iniziato a fare gare a 8 anni, esattamente un anno fa. Prima non gliene importava niente, poi gli è scattato qualcosa, ha fatto una garetta di prova, si è divertito e ha anche fatto vedere quanto valeva. Da lì è stato preso nella squadra: gente della sua età, all'incirca, con cui si allena e si diverte. Da novembre ci sono più gare, ma per ora non hanno comportato nessuno stress.
Anzi, anche grazie a quelle sta diventando "grande". Oltre a dover tenere ordine nelle sue cose della scuola, cosa che crea stress a tutta la famiglia (per i livelli ossessivi della maestra), sta dietro alla sua attrezzatura da piscina: la sera prima della gara controlla lo zaino (più grande di lui ), che contenga tutta la lista di cose richieste dagli allenatori. In più si scelgono i fumetti da leggere e scambiare con i colleghi, le carte con cui giocare nelle lunghe attese...

Ha sperimentato come ci siano giornate che girano storte (3 squalifiche in una giornata ) e altre in cui va infinitamente più forte che in allenamento, certo comunque che, appena si sarà asciugato, ci sarà qualcuno che gli dirà bravo, gli farà i complimenti, oppure sarà pronto a consolarlo e spiegargli cosa fare alla prossima occasione.

E così si è scoperto che l'iperattivo e nervosetto è rilassato, sempre sorridente e incassa con fairplay.

E, grazie alle garette fatte finora, gli è stato chiesto se vuole andare a uno stage di allenamento durante le ferie di primavera, lontano da casa e con bambini sconosciuti: acettato al volo. Il mio piccolo cresce

[lalat]

da quello che leggo e da esperienza indiretta mi sembra di capire che quando i bimbi cominciano a praticare uno sport o disciplina sportiva, gli insegnanti cercano di inserirli in tornei o gare o tornei o saggi ma perchè non lasciare i bimbi liberi di appassionarsi al dato sport e di praticarlo senza l'onere emotivo della gara o del saggio???? alla fine mi sembra che le varie associazioni sportive hanno l'obiettivo di competere tra di loro, facendo competere i propri ragazzi, che spesso sono bimbi di 5-7 anni, perchè? capisco una gara o saggio a fine anno, ma perchè organizzare delle micro competizioni durante l'anno???? a mio avviso è molto oneroso per i bimbi dal punto di vista emotivo e fisico, per non parlare per le famiglie!

A me non sembra ... che sia come dici. Per me è una menata assistere ad un torneo di pallavolo ma per i bimbi è una manifestazione sportiva nemmeno troppo competitiva ... e il saggio di danza è l'unica soddisfazione che si prendono le insegnanti e i genitori dopotutto ... io sono emozionata quando vado a vederlo.

[roxbo]

in realtà vedo bimbi che già a 5-6 anni fanno "gare" e/o saggi di danza, ginnastica artistica, calcio, atletica....nel senso che gli insegnanti dopo 1 anno di pratica sportiva, indivduando i bimbi forse più appassionati organizzano un gruppo per un torneo o saggio con altre scuole...a me sembrano piccoli fino a 8-9 anni quando, forse, prendono consapevolezza della passione o meno per quel determinato sport o disciplina sportiva...è vero che non si tratta di obblighi ma gli "allenamenti" si tengono durante le stesse lezioni, magari con integrazione di uno - due giorni in più, per cui o si va a lezione e ci si prepara per quel saggio/torneo oppure non si va, no?
a 5-6 anni bisogna far movimento divertendosi e la competizione non mi sembra utile per la crescita a questa età

[MariPi82]

scusa se insisto Roxbo, ma quelli che vedrai a 5 o 6 anni non sono "gare"....piuttosto saranno esibizioni o saggi di fine anno (tant'è che....ci scommetto, ma facci caso, alla fine vedrai che PREMIANO TUTTI!!!! senza classifiche......).
La competizione non è importante per la crescita a 5 anni? forse no, ma è una parte della vita.
La competizione non è importante se patologica (e io vedo della patologia più in alcuni genitori, piuttosto che nei bambini, che vivono le gare come gioco inizialmente), ma lo è se sana e giustamente vissuta.

[lalat]

in realtà vedo bimbi che già a 5-6 anni fanno "gare" e/o saggi di danza, ginnastica artistica, calcio, atletica....

La ginnastica artistica è uno sport particolare che si pratica da piccolissimi ... è un caso a aprte. L'atletica non dovrebbe essere praticata prima dei 9 o 10 anni se non in fomra di gioco ... idem la danza ... in realtà è ginnastica propedeutica quella che fanno i bimbi fino agli 8 o 9 anni ...
Il nuoto è l'unico che non comporta particolari rischi ...
Rispetto a quando eravamo piccoli noi, ora, noto molto più attenzione per il corpicino dei bambini. Le manifestazioni si fanno per stare insieme ... non per puro spirito competitivo ... e non mi sognerei mai di far fare un'attività fisica pesante a dei bambini che stanno ancora crescendo e che sono delicati ...