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Prima, durante e dopo la gravidanza
Storia di Alessandro, caduto da una stella
- VaLiNa78
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- Iscritto il: 10 ago 2009, 14:20
Storia di Alessandro, caduto da una stella
Tutte le mie amiche maggioline hanno ormai partorito i loro cuccioli. Come avevo promesso, adesso è roa di raccontare. Mi dispiace traumatizzare qualche mammina in attesa, ma è giusto che si sappia, che queste sono cose che succedono, anche se nessuno te lo viene a dire. Succede. E' successo a me. Da oggi questa è la mia nuova sezione.
Ieri mattina, come regalo per il mio Ale, ho scritto la sua storia, a un mese dalla sua non-nascita.
Giovedì 3 giugno 2010, h 11.30
Un mese fa, esattamente a quest'ora, ero ancora ignara dell'incubo in cui sarei stata catapultata soltanto un'ora dopo. Ero a 38 settimane spaccate, dentro la mia pancia c'era la mia ragione di vita, Alessandro.
Alessandro è caduto da una stella, una notte di metà agosto 2009, mentre in mezzo al mare su una piccola barchetta a vela la sua mamma guardava il cielo e le stelle cadenti che sembravano così vicine da poterle toccare. Pensavo "vieni da me, la tua mamma è pronta ad accoglierti, ti desidero tanto piccola stella, voglio essere la tua mamma!" E così fu. Tornai dalle vacanze stranamente lievitata, e colma di strane sensazioni. Ridevo, poi piangevo, tutto mi commuoveva, mi sentivo sc**a (più del solito!). Tony parte per una trasferta di lavoro e io mi decido a fare un test, così, solo a sensazione, perchè avevo solo due giorni di ritardo e il mio ciclo è sempre stato molto ballerino. Due linee fucsia compaiono nel giro di un nano-secondo, mentre ancora stavo facendo la pipì sullo stick, insomma nemmeno il gusto di aspettare quei fatidici 3 minuti, era inequivocabile, ero incinta! Da lì comincia la nostra avventura durata nove mesi, tutti felici, tutti in attesa di questo ranocchietto. Tony torna dalla trasferta e mi corre incontro per abbracciarci finalmente in tre, noi due e un piccolo cuoricino che batte nella mia pancia...poi l'emozione della prima ecografia, in quegli 8 millimetri era concentrato tutto il nostro amore, quel vermiciattolo col cuoricino che batteva all'impazzata era nostro figlio! E' stato bellissimo, mi sentivo così orgogliosa, ed ero piena di paure, ma l'unica cosa che sapevo, era che quel bambino sarebbe nato. O almeno così pensavo.
Io e Ale abbiamo trascorso nove mesi insieme alle maggioline 2010 e ai piccoli amichetti maggiolini, i nostri bimbi crescevano insieme, e il nostro gruppo diventava sempre più unito ed affiatato. Abbiamo condiviso tutte le nostre paure, le gioie, le preoccupazioni. Il mio ALe e la sua arteria ombelicale unica ci faceva ammattire perchè cresceva poco. Ma poi, verso la fine, lo sprint finale, solo due giorni prima del disastro, Ale stava perfettamente bene, era cresciuto mezzo chilo, flussi perfetti, doppler perfetto. Eravamo al settimo cielo. I primi maggiolini erano già nati, il sogno cominciava a diventare realtà, sarebbe arrivato presto anche il nostro momento, ormai era fatta! Cosa poteva succederci di brutto ormai?
Arriva il 3 maggio, un giorno come gli altri in attesa che il tempo passasse veloce per arrivare in fretta al 10 maggio, giorno fissato per il cesareo programmato. Mancavano esattamente sette giorni. Le valigie per l'ospedale erano pronte, una per me, e una piccolina per Ale, con dentro tutte le sue cosine. La cameretta era stata dipinta solo tre giorni prima, con un bel cielo azzurro con le nuvolette, e un prato verde, avevamo messo le tendine di winnie the pooh, il lettino lo avevamo già fatto e trasferito in camera nostra accanto al nostro lettone, la sera prima di dormire lo guardavamo e ci dicevamo "ci pensi che tra pochi giorni Ale sarà qui con noi nel suo lettino?"Quanto eravamo stupidi ed ingenui a dare per scontato che Ale sarebbe arrivato...
Quel lunedì 3 maggio, mi sono svegliata come al solito, saluto le maggioline, cucciola mi manda la foto del suo Daniel, e dico ad Ale "amore tra poco anch'io manderò mms con le tue foto", passo davanti allo specchio, mi guardo la pancia, si è abbassata! Beh ma è normale che sia così, a fine gravidanza, no? Per tutto il week end Ale si era mosso proprio poco, ma eravamo stati presi da mille cose e non ci siamo preoccupati più di tanto. La domenica sera io dico a mio marito: "Tony, dì qualcosa al nostro bambino, non si muove per niente!Ma cos'ha?", Tony scuote un po' la pancia, lo chiama con il suo vocione, ma niente. Ho un po' d'ansia ma non lo do a vedere. Lui mi dice "Starà dormendo, lascialo dormire, lascialo stare, sei sempre lì che gli dai le bottarelle sulla pancia, lascialo tranquillo!"...beh mi lascio convincere, e quelle parole un po' mi tranquillizzano, penso che sono proprio sc**a a farmi venire in mente cose strane...ma quali cose? Un pensiero finito non lo avevo ancora pensato...non mi era passato per la mente che Ale fosse...morto.
Tony quella notte non dorme, si sente agitato, e così quel lunedì 3 maggio mi chiama a mezzogiorno per dirmi di prepararmi, che sarebbe passato a prendermi per fare un salto dal gine, per controllare un momento il cuoricino di Ale, così ci mettiamo l'anima in pace tutti e due e trascorriamo tranquilli l'ultima settimana prima del parto. Io per tutta risposta, mando mio marito a quel paese "ma lasciaci stare, che vuoi che succeda all'ultima settimana, stiamo bene, non ho voglia di venire dal ginecologo!" Insomma, tra un po' di insistenze e qualche "vaffa", saliamo in macchina per andare dal nostro gine, una bravissima persona che ci ha seguito assiduamente per tutta la gravidanza, dato che ossessionati da mille paranoie facevamo una eco al mese e a volte anche ogni 15 giorni per controllare la crescita di Ale. Ci accoglie scherzando dicendoci "Eh, ma insomma, siete sempre qui voi due!Dai sentiamo questo cuoricino così ti tranquillizzi" Salgo sul lettino, scopro il pancione, sento la sonda che passa sulla mia pancia, guardiamo lo schermo. Ormai, dopo tantissime ecografie fatte, sappiamo cosa e dove guardare. Mi accorgo subito che Ale sta tutto rannicchiato, e che è tutto stranamente troppo immobile....ma sto zitta...il gine non parla, continua a passare di qua e di là la sonda dell'ecografo, si gira verso di noi bianco come un lenzuolo "ragazzi, qua non c'è più battito..."
Rircordo solo la faccia scolvolta di mio marito, che si mette le mani nei capelli e urla "Nooo no dottore nooo non è possibile", piangeva come un bambino. Da lì è cominciato l'incubo. Credevo di essere in un film, che non stesse succedendo a me, che non poteva essere vero...il mio bambino, il mio bambino..."dottore ma come è possibile?" continuavo a chiedere. Può succedere, sono cose che possono capitare, Alessandro stava bene, per il momento non c'è un perchè. Arriva mia madre, piange accarezzandomi la pancia "Alessandro mio, Alessandro mio..."...corriamo in ospedale a Novara, il nostro gine aveva già avvertito del nostro arrivo, di preparare la sala operatoria per un cesareo, per una mef. Non so come ho fatto a trovare il coraggio di avvisare le mie amiche maggioline di ciò che stava succedendo, con un sms a dir poco agghiacciante.
Mi ritrovo in sala operatoria, con mio marito che ha fatto il diavolo a quattro per stare con me, accanto a me anche in quel momento, gli hanno dato il permesso di stare dietro alla porta a guardare da un vetro. Piango, piango tutte le mie lacrime, e se non ci fosse stata l'anestesista ad asciugarmi gli occhi, penso che sarei annegata nelle mie lacrime.
Quel silenzio e quel freddo resteranno indelebili nella mia memoria. Un silenzio gelido mentre Alessandro viene tirato via da me, dal mio ventre...
Lo portano via, non vedo nulla. Dall'altra parte del vetro, mio marito pallido, con un sorriso da orecchio a orecchio, che dice "E' bellissimo Vale è bellissimo!"...io continuo a piangere...poi mi portano nella saletta risveglio, e una dottoressa gentile mi chiede se voglio vedere il mio bambino, e io dico sììì sì portatemi il mio bambino, voglio il mio bambino...eccolo. Arriva in un cullino trasparente, tutto fatto su in un telo verde, non riuscivo neanche a vederlo. "Ma dov'è?"...poi me lo mettono sul petto, a sinistra, proprio sul mio cuore, e io lo stringo piano, per non fargli male, lo accarezzo delicatamente, lo guardo, era bellissimo, bianco, perfetto,uguale a me..."non ho mai visto niente di più bello di te" gli dico...amore mio...quanto sei bello, fammi vedete le manine, i piedini... la sua piccola bocca rossa si apriva e io con un dito gli tiravo su quel piccolo mento che cedeva alla forza di gravità, il suo corpicino ossuto e magretto era abbandonato tra le mie braccia, come addormentato in un sonno perfetto. Quanto era bello il mio ometto… Io e il suo papà abbiamo pianto insieme ma sorridevamo come due ebeti tra le lacrime, perché quello è stato davvero il momento più straziante, dolce, doloroso e allo stesso tempo meraviglioso della nostra vita…l’incontro con il frutto del nostro amore. Poi lo hanno portato via e non l’ho più rivisto, se non il giorno del funerale già chiuso nella sua barettina, che da quel momento è il suo lettino.
Poi c’è stata tanta confusione, dal momento che mi hanno riportata in camera, stranamente vuota e totalmente rimbambita, non ricordo quasi più nulla, se non gli occhi gonfi di tutti, mio marito,mia sorella, i nostri genitori, tutti sconvolti. E’ passato un mese da questi assurdi ricordi, che adesso racconto come se fosse un film, il film che rivedo e rivivo tutte le notti da quel giorno.
Oggi hai compiuto un mese, da quel triste giorno della tua non-nascita. I medici hanno detto che probabilmente eri già volato via da 24/48 ore. Eri piccolo, uno scricciolino di soli 1.840 kg per 45 cm. Dicono che ti stavi asciugando nella mia pancia, amore mio. Sei tornato sulla stella da dove eri caduto quella notte, sono sicura che quella stella cadente eri tu, e sono sicura che lassù ti rivedrò, una notte o l’altra. Sei la cosa migliore che io abbia mai fatto, sei l’essere più bello e puro che io abbia mai visto, e resterai per sempre nel mio cuore nella mia mente nelle mie vene.
Mi hanno detto “ne farai un altro”, mi hanno detto “sarebbe stato peggio se fosse morto dopo”, mi hanno detto “forse era malato”…no, tu non eri malato amore mio…e nessun altro bambino potrà sostituirti…tu sei stato concepito nella gioia, nella serenità, nella felicità piena del nostro amore, sei stata la scoperta, la meraviglia, l’attesa, la gioia e il dolore allo stesso tempo, sei stato il miracolo della vita e della morte, sei stato il “tutto” concentrato in nove mesi e nei pochi attimi che abbiamo trascorso insieme, mentre ti stringevo sul mio cuore.
Oggi compi un mese in Cielo, tra le stelle. Forse un giorno sceglierai un fratellino, o una sorellina (scegli tu quello che vuoi, ma scegli bene eh!) e lo farai cadere su di noi come una stella cadente. Una vera Meteora, sì, tu lo sei davvero. Hai scelto di volare via, e io ti lascerò percorrere il Cielo. Ma ogni tanto vieni da noi, infilati nel lettone con mamma e papà, e stringici forte perché la notte è tanto difficile senza di te…
Ti amo follemente
Mamma!
Ieri mattina, come regalo per il mio Ale, ho scritto la sua storia, a un mese dalla sua non-nascita.
Giovedì 3 giugno 2010, h 11.30
Un mese fa, esattamente a quest'ora, ero ancora ignara dell'incubo in cui sarei stata catapultata soltanto un'ora dopo. Ero a 38 settimane spaccate, dentro la mia pancia c'era la mia ragione di vita, Alessandro.
Alessandro è caduto da una stella, una notte di metà agosto 2009, mentre in mezzo al mare su una piccola barchetta a vela la sua mamma guardava il cielo e le stelle cadenti che sembravano così vicine da poterle toccare. Pensavo "vieni da me, la tua mamma è pronta ad accoglierti, ti desidero tanto piccola stella, voglio essere la tua mamma!" E così fu. Tornai dalle vacanze stranamente lievitata, e colma di strane sensazioni. Ridevo, poi piangevo, tutto mi commuoveva, mi sentivo sc**a (più del solito!). Tony parte per una trasferta di lavoro e io mi decido a fare un test, così, solo a sensazione, perchè avevo solo due giorni di ritardo e il mio ciclo è sempre stato molto ballerino. Due linee fucsia compaiono nel giro di un nano-secondo, mentre ancora stavo facendo la pipì sullo stick, insomma nemmeno il gusto di aspettare quei fatidici 3 minuti, era inequivocabile, ero incinta! Da lì comincia la nostra avventura durata nove mesi, tutti felici, tutti in attesa di questo ranocchietto. Tony torna dalla trasferta e mi corre incontro per abbracciarci finalmente in tre, noi due e un piccolo cuoricino che batte nella mia pancia...poi l'emozione della prima ecografia, in quegli 8 millimetri era concentrato tutto il nostro amore, quel vermiciattolo col cuoricino che batteva all'impazzata era nostro figlio! E' stato bellissimo, mi sentivo così orgogliosa, ed ero piena di paure, ma l'unica cosa che sapevo, era che quel bambino sarebbe nato. O almeno così pensavo.
Io e Ale abbiamo trascorso nove mesi insieme alle maggioline 2010 e ai piccoli amichetti maggiolini, i nostri bimbi crescevano insieme, e il nostro gruppo diventava sempre più unito ed affiatato. Abbiamo condiviso tutte le nostre paure, le gioie, le preoccupazioni. Il mio ALe e la sua arteria ombelicale unica ci faceva ammattire perchè cresceva poco. Ma poi, verso la fine, lo sprint finale, solo due giorni prima del disastro, Ale stava perfettamente bene, era cresciuto mezzo chilo, flussi perfetti, doppler perfetto. Eravamo al settimo cielo. I primi maggiolini erano già nati, il sogno cominciava a diventare realtà, sarebbe arrivato presto anche il nostro momento, ormai era fatta! Cosa poteva succederci di brutto ormai?
Arriva il 3 maggio, un giorno come gli altri in attesa che il tempo passasse veloce per arrivare in fretta al 10 maggio, giorno fissato per il cesareo programmato. Mancavano esattamente sette giorni. Le valigie per l'ospedale erano pronte, una per me, e una piccolina per Ale, con dentro tutte le sue cosine. La cameretta era stata dipinta solo tre giorni prima, con un bel cielo azzurro con le nuvolette, e un prato verde, avevamo messo le tendine di winnie the pooh, il lettino lo avevamo già fatto e trasferito in camera nostra accanto al nostro lettone, la sera prima di dormire lo guardavamo e ci dicevamo "ci pensi che tra pochi giorni Ale sarà qui con noi nel suo lettino?"Quanto eravamo stupidi ed ingenui a dare per scontato che Ale sarebbe arrivato...
Quel lunedì 3 maggio, mi sono svegliata come al solito, saluto le maggioline, cucciola mi manda la foto del suo Daniel, e dico ad Ale "amore tra poco anch'io manderò mms con le tue foto", passo davanti allo specchio, mi guardo la pancia, si è abbassata! Beh ma è normale che sia così, a fine gravidanza, no? Per tutto il week end Ale si era mosso proprio poco, ma eravamo stati presi da mille cose e non ci siamo preoccupati più di tanto. La domenica sera io dico a mio marito: "Tony, dì qualcosa al nostro bambino, non si muove per niente!Ma cos'ha?", Tony scuote un po' la pancia, lo chiama con il suo vocione, ma niente. Ho un po' d'ansia ma non lo do a vedere. Lui mi dice "Starà dormendo, lascialo dormire, lascialo stare, sei sempre lì che gli dai le bottarelle sulla pancia, lascialo tranquillo!"...beh mi lascio convincere, e quelle parole un po' mi tranquillizzano, penso che sono proprio sc**a a farmi venire in mente cose strane...ma quali cose? Un pensiero finito non lo avevo ancora pensato...non mi era passato per la mente che Ale fosse...morto.
Tony quella notte non dorme, si sente agitato, e così quel lunedì 3 maggio mi chiama a mezzogiorno per dirmi di prepararmi, che sarebbe passato a prendermi per fare un salto dal gine, per controllare un momento il cuoricino di Ale, così ci mettiamo l'anima in pace tutti e due e trascorriamo tranquilli l'ultima settimana prima del parto. Io per tutta risposta, mando mio marito a quel paese "ma lasciaci stare, che vuoi che succeda all'ultima settimana, stiamo bene, non ho voglia di venire dal ginecologo!" Insomma, tra un po' di insistenze e qualche "vaffa", saliamo in macchina per andare dal nostro gine, una bravissima persona che ci ha seguito assiduamente per tutta la gravidanza, dato che ossessionati da mille paranoie facevamo una eco al mese e a volte anche ogni 15 giorni per controllare la crescita di Ale. Ci accoglie scherzando dicendoci "Eh, ma insomma, siete sempre qui voi due!Dai sentiamo questo cuoricino così ti tranquillizzi" Salgo sul lettino, scopro il pancione, sento la sonda che passa sulla mia pancia, guardiamo lo schermo. Ormai, dopo tantissime ecografie fatte, sappiamo cosa e dove guardare. Mi accorgo subito che Ale sta tutto rannicchiato, e che è tutto stranamente troppo immobile....ma sto zitta...il gine non parla, continua a passare di qua e di là la sonda dell'ecografo, si gira verso di noi bianco come un lenzuolo "ragazzi, qua non c'è più battito..."
Rircordo solo la faccia scolvolta di mio marito, che si mette le mani nei capelli e urla "Nooo no dottore nooo non è possibile", piangeva come un bambino. Da lì è cominciato l'incubo. Credevo di essere in un film, che non stesse succedendo a me, che non poteva essere vero...il mio bambino, il mio bambino..."dottore ma come è possibile?" continuavo a chiedere. Può succedere, sono cose che possono capitare, Alessandro stava bene, per il momento non c'è un perchè. Arriva mia madre, piange accarezzandomi la pancia "Alessandro mio, Alessandro mio..."...corriamo in ospedale a Novara, il nostro gine aveva già avvertito del nostro arrivo, di preparare la sala operatoria per un cesareo, per una mef. Non so come ho fatto a trovare il coraggio di avvisare le mie amiche maggioline di ciò che stava succedendo, con un sms a dir poco agghiacciante.
Mi ritrovo in sala operatoria, con mio marito che ha fatto il diavolo a quattro per stare con me, accanto a me anche in quel momento, gli hanno dato il permesso di stare dietro alla porta a guardare da un vetro. Piango, piango tutte le mie lacrime, e se non ci fosse stata l'anestesista ad asciugarmi gli occhi, penso che sarei annegata nelle mie lacrime.
Quel silenzio e quel freddo resteranno indelebili nella mia memoria. Un silenzio gelido mentre Alessandro viene tirato via da me, dal mio ventre...
Lo portano via, non vedo nulla. Dall'altra parte del vetro, mio marito pallido, con un sorriso da orecchio a orecchio, che dice "E' bellissimo Vale è bellissimo!"...io continuo a piangere...poi mi portano nella saletta risveglio, e una dottoressa gentile mi chiede se voglio vedere il mio bambino, e io dico sììì sì portatemi il mio bambino, voglio il mio bambino...eccolo. Arriva in un cullino trasparente, tutto fatto su in un telo verde, non riuscivo neanche a vederlo. "Ma dov'è?"...poi me lo mettono sul petto, a sinistra, proprio sul mio cuore, e io lo stringo piano, per non fargli male, lo accarezzo delicatamente, lo guardo, era bellissimo, bianco, perfetto,uguale a me..."non ho mai visto niente di più bello di te" gli dico...amore mio...quanto sei bello, fammi vedete le manine, i piedini... la sua piccola bocca rossa si apriva e io con un dito gli tiravo su quel piccolo mento che cedeva alla forza di gravità, il suo corpicino ossuto e magretto era abbandonato tra le mie braccia, come addormentato in un sonno perfetto. Quanto era bello il mio ometto… Io e il suo papà abbiamo pianto insieme ma sorridevamo come due ebeti tra le lacrime, perché quello è stato davvero il momento più straziante, dolce, doloroso e allo stesso tempo meraviglioso della nostra vita…l’incontro con il frutto del nostro amore. Poi lo hanno portato via e non l’ho più rivisto, se non il giorno del funerale già chiuso nella sua barettina, che da quel momento è il suo lettino.
Poi c’è stata tanta confusione, dal momento che mi hanno riportata in camera, stranamente vuota e totalmente rimbambita, non ricordo quasi più nulla, se non gli occhi gonfi di tutti, mio marito,mia sorella, i nostri genitori, tutti sconvolti. E’ passato un mese da questi assurdi ricordi, che adesso racconto come se fosse un film, il film che rivedo e rivivo tutte le notti da quel giorno.
Oggi hai compiuto un mese, da quel triste giorno della tua non-nascita. I medici hanno detto che probabilmente eri già volato via da 24/48 ore. Eri piccolo, uno scricciolino di soli 1.840 kg per 45 cm. Dicono che ti stavi asciugando nella mia pancia, amore mio. Sei tornato sulla stella da dove eri caduto quella notte, sono sicura che quella stella cadente eri tu, e sono sicura che lassù ti rivedrò, una notte o l’altra. Sei la cosa migliore che io abbia mai fatto, sei l’essere più bello e puro che io abbia mai visto, e resterai per sempre nel mio cuore nella mia mente nelle mie vene.
Mi hanno detto “ne farai un altro”, mi hanno detto “sarebbe stato peggio se fosse morto dopo”, mi hanno detto “forse era malato”…no, tu non eri malato amore mio…e nessun altro bambino potrà sostituirti…tu sei stato concepito nella gioia, nella serenità, nella felicità piena del nostro amore, sei stata la scoperta, la meraviglia, l’attesa, la gioia e il dolore allo stesso tempo, sei stato il miracolo della vita e della morte, sei stato il “tutto” concentrato in nove mesi e nei pochi attimi che abbiamo trascorso insieme, mentre ti stringevo sul mio cuore.
Oggi compi un mese in Cielo, tra le stelle. Forse un giorno sceglierai un fratellino, o una sorellina (scegli tu quello che vuoi, ma scegli bene eh!) e lo farai cadere su di noi come una stella cadente. Una vera Meteora, sì, tu lo sei davvero. Hai scelto di volare via, e io ti lascerò percorrere il Cielo. Ma ogni tanto vieni da noi, infilati nel lettone con mamma e papà, e stringici forte perché la notte è tanto difficile senza di te…
Ti amo follemente
Mamma!
Per sognarti devo averti vicino, e vicino non è ancora abbastanza...
Alessandro cuoricino di mamma e papà, ti ameremo per sempre 3maggio2010
Alessandro cuoricino di mamma e papà, ti ameremo per sempre 3maggio2010
- frab
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Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina è il racconto insieme più bello e straziante che abbia mai letto. sei una persona fantastica, il vostro piccolo Alessandro ha passato con voi i nove mesi più belli che un bimbo possa desiderare, adesso è tornato sulla sua stella ma sono sicura che continuerà a proteggervi da lassù
Francesca mamma di Valeria (24.10.04) , Alessia (25.9.06) e Lorenzo (12.09.11)
L'universo è così strano... alle volte ci fa finire esattamente dove dovevamo stare.
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- tic tac77
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- Iscritto il: 13 mag 2006, 17:26
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
senza parole
Emanuela, mamma di Cristiano nato il 05/01/07 3880 gr per 52 cm e di Giulia nata il 14/10/2011 3810 gr per 53 cm
GENNARINA 07 OTTOBRINA 11 FOTINE (mondo psw cristiano)
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- YLeNia
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- Iscritto il: 18 mar 2006, 20:05
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina mi dispiace tanto..sono così commossa, non so che altro dire.
Ti stringo forte, 6 una ragazza dolcissima.
Ti stringo forte, 6 una ragazza dolcissima.
ღ Sιмσηε:28mar08 ★ Cяιsтιαησ:07apr10 ღ
●Quanto sarebbe bello se, x ogni mare che ci aspetta,ci fosse un fiume x noi..e qualcuno capace di prenderci x mano e di trovare quel fiume●
●Quanto sarebbe bello se, x ogni mare che ci aspetta,ci fosse un fiume x noi..e qualcuno capace di prenderci x mano e di trovare quel fiume●
- vicky2006
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- Iscritto il: 2 lug 2007, 16:05
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
...è tutto così ingiusto...non ci sono parole solo un abbraccio
- francy1978
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- Iscritto il: 2 ott 2006, 16:31
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina che dire...io avevo già letto nella sezione delle maggioline '10...non posso lontanamente pensare a cosa abbiate potuto sopportare...Alessandro sarà sempre con te e come hai detto tu sceglierà un fratellino o una sorellina da mandare da voi per donarvi tutta la felicità che meritate...anche se non ti conosco ti mando un abbraccio grandissimo.....sei una donna forte e ce la farai!
04-05-2007 ore 10.45: E' NATOOO MATTEO!!!!!! 3.210 kg per 51 cm MAGGIOLINA07
26-10-2010 ore 14.04: E' NATAAA SARA!!!!!! 3.390 kg per 52 cm NOVEMBRINA10
26-10-2010 ore 14.04: E' NATAAA SARA!!!!!! 3.390 kg per 52 cm NOVEMBRINA10
- cris84
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- Iscritto il: 12 feb 2010, 15:32
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Non ho parole...
Luca+Cris=Mattia 06/04/2009 alle 7.37...3,970 per 51cm e Davide 10/03/2013 alle 20.39....3,670 per 50 cm
- nanachan
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- Messaggi: 30265
- Iscritto il: 17 ott 2005, 17:43
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
mi dispiace Vali... mi dispiace infinitamente...
nessuno dovrebbe mai conoscere un dolore tanto grande e straziante.
Ti stringo in un abbraccio colmo di affetto.
Paola
nessuno dovrebbe mai conoscere un dolore tanto grande e straziante.
Ti stringo in un abbraccio colmo di affetto.
Paola
- cookie
- Master~GolGirl®
- Messaggi: 7549
- Iscritto il: 20 mag 2005, 7:48
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
2006 2010 I miei lunedì fortunati...
- tatacaro
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- Messaggi: 2618
- Iscritto il: 8 lug 2008, 10:28
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Cara Valina, ho il cuore in pezzi, mi dispiace davvero infinitamente per te e per la tua famiglia. Sono davvero commossa e sento che avrai davvero una stella in cielo, splendente e grande come sei te. Sei una donna meravigliosa e dolcissima, ti auguro tutto il bene di questo mondo
Gaia, nata il 5.3.2009 alle 5:34 ♥♥♥ Massimo,nato il 27.5.2011 alle 9:07
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini (D.A.)
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini (D.A.)
- Anne
- Expert~GolGirl®
- Messaggi: 4691
- Iscritto il: 23 giu 2005, 16:29
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
non c'è niente da dire o da scrivere.. vi penso..
Una primavera sulla mia strada: 01/03/06 Matteo 28/12/07 Laura
- Jadore
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- Messaggi: 3088
- Iscritto il: 4 lug 2007, 8:00
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina non ci sono parole, scrivo e cancello continuamente.
Ho seguito in silenzio tra le maggioline il tuo dolore tutti i giorni, il vostro enorme dolore era diventato di tutte le persone che vi vogliono bene, io non ti conosco ma ti sono vicina e ti abbraccio davvero forte, forte, forte.
E che l'angioletto Alessandro scelga per voi un'altra meravigliosa stella, proprio come lui
Ho seguito in silenzio tra le maggioline il tuo dolore tutti i giorni, il vostro enorme dolore era diventato di tutte le persone che vi vogliono bene, io non ti conosco ma ti sono vicina e ti abbraccio davvero forte, forte, forte.
E che l'angioletto Alessandro scelga per voi un'altra meravigliosa stella, proprio come lui
Eleonora nata il 25 Giugno 2008
"Amami di più quando me lo merito meno perchè sarà quando ne avrò più bisogno"
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- Kylie
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- Iscritto il: 5 apr 2006, 13:25
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
valina anch'io ti abbraccio forte a te e a tuo marito, forza ragazzi ...
♥♥*****✫ Angelica&Adelaide✫****♥♥
Completa..mente felice con le mie civettine socio ragù e arancina!
Completa..mente felice con le mie civettine socio ragù e arancina!
- grecale
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- Messaggi: 2748
- Iscritto il: 16 nov 2006, 15:09
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
non ci sono parole Valina..quanto dolore!
- silvia1978
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- Messaggi: 1971
- Iscritto il: 24 set 2007, 16:49
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina, non ci sono parole, un abbraccio carico di affetto
AURORA 07/06/2008 (41+4 Kg 3,060 cm 49,5)
ALICE 18/12/2010 (41+0 Kg 3,360 cm 50)
ALICE 18/12/2010 (41+0 Kg 3,360 cm 50)
- Sesy74
- Active~GolGirl®
- Messaggi: 814
- Iscritto il: 20 set 2005, 17:29
Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
tvb....tesoro...
antonio 7/2/08 34+2 prematuro e dismaturo, 1kg380x39cm non ha mai smesso di mordere la vita...
dolcemente viola...19/05/10 39+5 3kg.060x49cm
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- CUCCIOLA78
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Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Valina, Alessandro è la stella più brillante del cielo.
Guarda in su ogni volta che ti sentirai triste, lui brillerà per te.
Vi abbraccio forte.
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♥G&B♥Nella vita dei bambini sono le minuzie che contano♥
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Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
ciao Valina, io non ti conosco ma ti volevo dire che ti sono infinitamente vicina e che ti mando un forte abbraccio.
Campanara80: barotta sangue misto con la Romagna nel cuore e... un libro sempre in borsa!
Se di ognuno il vero affanno si vedesse in fronte scritto, quelli che invidia fanno ci farebbero pietà.
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- mimsy
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Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Sono senza parole...
Mamma felice di Alessandro e Sara nati il 16/07/2010.
Nunù...sei nei loro occhi...
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Re: Storia di Alessandro, caduto da una stella
Solamente un abbraccio sincero.