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ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
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cilli74
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da cilli74 » 15 mar 2009, 16:31

Sono nuovissima in questo forum e purtroppo mi trovo ad esserci per una ragione che non credevo mai avrei dovuto affrontare. Stavo leggendo i forum sull'aborto terapeutico anche all'estero e o trovato molte notizie utili in merito, ma volevo chiedervi se all'estero come in italia quali sono le motivazioni o meglio le malformazioni gravi che consentano un aborto terapeutico. Il mio gine mi ha detto che questo "gravi malformazioni" è relativo in quanto può essere concesso anche per esempio per una labiatoschisi.
Avete notizie in merito da fornirmi.
Grazie mille :domanda

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catwoman
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da catwoman » 15 mar 2009, 16:49

Io proprio non lo so! a me il mio dottore mi ha detto che delle sue clienti gli han rimandato indietro un caso di Down...non so proprio che parametri abbiano!Prova a telefonargli!
mamma di CECILIA 20\09\2005 * 24/06/08-16/02/2009 l'angioletto CAMILLA*RICCARDO 04/02/2010 2490X48 37settimaneSettembrina05*Gol-Girls*bismamma*febbrarina10

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Paola67
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da Paola67 » 15 mar 2009, 18:37

cilli74 ha scritto:Sono nuovissima in questo forum e purtroppo mi trovo ad esserci per una ragione che non credevo mai avrei dovuto affrontare. Stavo leggendo i forum sull'aborto terapeutico anche all'estero e o trovato molte notizie utili in merito, ma volevo chiedervi se all'estero come in italia quali sono le motivazioni o meglio le malformazioni gravi che consentano un aborto terapeutico. Il mio gine mi ha detto che questo "gravi malformazioni" è relativo in quanto può essere concesso anche per esempio per una labiatoschisi.
Avete notizie in merito da fornirmi.
Grazie mille :domanda
Beh io non credo proprio visto che la labioschisi si può risolvere tranquillamente alla nascita senza alcune conseguenze

penso che la differenza che all'estero siano concessi aborti terapeutici anche in epaoca inoltrata per gravi patologie malformative

mentre in italia superata la 23-24 a setytimana qualunque si la situazione non è ammesso alcun tipo di intervento in questa direzione, anzi i medici hanno l'obbligo di rianimare
°°°o.O ~Paola e Nico ~ Silvano e Giorgia ~O.o°°°

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da piccolorco » 16 mar 2009, 9:34

ciao cilli74
tutti i nostri contatti diretti o indiretti parlano di malformazione grave, quindi che contrasti spiccatamente con una possibilità di vita

l'esempio di cat è calzante: ci sono molti livelli di down, e se ne vedono quotidianamente di autonomi e autosufficienti, che quindi non rientrerebbero nel novero

la labiopalatoschisi è sicuramente la forma più complicata di schisi su cui intervenire ma con interventi mirati e fatti al momento giusto (e tanta pazienza) e un buon logopedista il gioco è fatto, non ci sono malformazioni cerebrali correlate e al massimissimo blande sordità anche quelle curabili completamente oggi
se x caso rientri nelle labioschisi ti suggerisco in punta di piedi di darti 1secondo d tempo e fare esami approfonditi xchè probabilmente passato lo chock iniziale con qualche intervento mirato risolvi tutto, eventualmente cerca un centro specialistico che ti illumini oggettivamente

un mare di :incrocini in ogni caso
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PS Scusate gli errori ma son sempre di corsa!

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da baffy » 18 mar 2009, 22:28

cilli74 ha scritto:Sono nuovissima in questo forum e purtroppo mi trovo ad esserci per una ragione che non credevo mai avrei dovuto affrontare. Stavo leggendo i forum sull'aborto terapeutico anche all'estero e o trovato molte notizie utili in merito, ma volevo chiedervi se all'estero come in italia quali sono le motivazioni o meglio le malformazioni gravi che consentano un aborto terapeutico. Il mio gine mi ha detto che questo "gravi malformazioni" è relativo in quanto può essere concesso anche per esempio per una labiatoschisi.
Avete notizie in merito da fornirmi.
Grazie mille :domanda
NON ESISTE UNA LISTA DELLE MALFORMAZIONI DEFINITE GRAVI E QUINDI ACCETTATA DALLE CLINICHE ALL'ESTERO.

OGNI STORIA è A SE.

conosco un ragazza con feto affetto da fibrosi cistica che è stata rifiutata in svizzera perchè definita non grave e accettata a nizza.
l'aborto terapeutico all'estero viene fatto anche se il feto è compatibile con vita...(naturalmente deve avere problemi......ma questo credo che sia chiaro.....)

QUESTO POST SERVE SOLO A FORNIRE NOTIZIE SU DOVE CI SI PUO RIVOLGERE....
.
QUINDI DOVETE INFORMARVI PERSONALMENTE CONTATTANDO LE STRUTTURE CHE ABBIAMO ELENCATO E SOTTOPORRE A LORO GIUDIZIO LA VOSTRA SITUAZIONE

cilli74 :incrocini

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da baffy » 20 mar 2009, 10:56

ecco la storia di un altra donna che mi ha contattato e che vuole mettere a disposizione la sua brutta esperienza:

aborto terapeutico in SPAGNA

DICEMBRE 2007

:cuore :cuore :cuore

Alla morfologica si sono accorti che c'era qualcosa che non andava alla crescita della testa, mi hanno fatto ulteriori controlli facendo passare intanto le settimane (oltetutto dovevo fare una ecografia tridimensionale e si era rotto il macchinario), per non perdere tempo dalla risonanza magnetica è venuto fuori che il piccolo aveva problemi al cervello che non si era sviluppato. La scelta è stata difficile e abbiamo deciso per l'interruzione di gravidanza, ma purtroppo in italia non potevo fare più niente perchè tra una cosa e l'altra ero arrivata oltre la 24 settimana. Mi è stato dato il numero di telefono di una clinica a Nizza, e saluti. Ho contattato la clinica ma volevano giustamente fare i loro controlli e solo per un'appuntamento dovevo aspettare più di tre settimane, capisci che quando hai una creatura dentro e sai che non è più possibile mandare avanti la gravidanza, quel lasso di tempo poteva sembrare un'eternità.

Per fortuna nel frattempo ho contattato un altro ginecologo che non conoscendomi mi ha indirizzato in spagna (la clinica D'Ara), il tutto si è risolto in pochi giorni. Sono tornata a casa e dopo vari controlli il responso è stato, che si trattava di una malformazione che poteva capitare.


La clinica è la TUTOR MEDICA
c/ berguedà 19 08029 BARCELLONA
tEL. 0034 93 419 2626

Avevo una persona di contatto che parlava italiano ma purtroppo non lavora più per quella clinica e non saprei dove contattarla.

- In questa clinica il limite massimo delle settimane è 26, io ci sono rientrata per poco, tuttora mi è stato detto che il limite è ancora quello.
Mi hanno fatto partire dicendomi che non erano sicuri di farmi l'intervento perchè dovevano valutare il caso.

- Li ho contattati per dire il venerdì e il martedì seguente ero già a Barcellona. Normalmente bisogna essere in clinica il mercoledì dove fanno le loro valutazioni con ecografie, visite ginecologiche, psicologo e anestesista. (Anche se parlano spagnolo si riesce a capire benissimo, riescono ad inserire qualche parola in italiano).
Se il responso è positivo, cominciano a somministrare un farmaco per preparare l'utero. Il giorno seguente si torna in clinica e vieni ricoverata, da quel momento entri da sola e per tutto il tempo non si potrà vedere nessuno dei tuoi conoscenti. :urka
Questo è uno dei lati che mi è pesato moltissimo. Non si ha una stanza singola ma un'enorme camerata divisa da tende perchè tutte le ragazze sono nella tua stessa situazione. :urka
La puntura al feto non viene fatta, viene somministrato farmaco indovena, che intontisce, credo che il bimbo viene addormentato, cominciano a somministrare per via vaginale dei farmaci che provocano le contrazioni, febbre e soprattutto tanto freddo e anche dolore, normalmente ci vogliono circa 7 o 8 ore e il tutto si conclude. Il momento dell'espulsione vieni addormentata con un'anestesia, e fanno tutto loro.

- Per quanto riguarda il numero di settimane valutano quello ma anche le dimensioni del bimbo, per esempio nel mio caso hanno valutato le settimane e in base a quello paghi l'intervento (circa 3600 Euro),
Bisogna calcolare nel costo anche il volo e l'albergo, in clinica rimani ricoverata solo un giorno (giovedì), poi ti fanno uscire, e il sabato bisogna ritornare a fare un controllo, dopo di che se tutto va bene puoi tornare in Italia.

L'ultima cosa che posso aggiungere è che il governo spagnolo sta valutando di modificare le leggi sull'aborto in Spagna (credo abbassando le settimane), di quello che sono certa è che fino a dicembre 2009 non cambierà la legge, bisogna vedere se con l'anno nuovo ci sono modifiche.

:cuore :cuore :cuore
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da Paola67 » 20 mar 2009, 11:02

ma la fibrosi cistica è diversa dalla labioplalatoschisi isolata, quindi nona ssociata ad altre malformazioni e/o sindromi o anomalie cromosomiche.
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da baffy » 11 mag 2009, 22:53

12 maggio 09
un aggiornamento per quanto riguarda l'aspetto economico in SVIZZERA.

una ragazza grazie al nostro forum si è rivolta a Samaden per un aborto terpeutico ma questa struttura non poteva accettarla poichè avevano gia superato il numero massimo di nati morti per una piccola struttura ospedaliera.

Il primario si è però attivato per aiutarla comunque e l'ha dirottata in un ospedale a Coira.

La donna ha presentato regolare codice fiscale italiano, ma dopo qualche mese si è vista arrivare fattura da €.6.500 da pagare per l'intervento.
Le hanno detto che le spese mediche sono esonerate solo in caso di pericolo di vita o gravi emergenze.

Ne deduco quindi che il fatto di pagare o meno in SVIZZERA sia un po a discrezione della struttura..(se vuole/può venirti incontro...... fa passare l'intervento come urgenza e quindi rimborsabile dalla sanita italiana come nel mio caso).


La stessa donna mi ha anche detto di aver preso contatti con Nizza ma anche li le era stato comunicato che il tutto era a pagamento. (non so quanto.)

Se qualcuna ha ancora qualche info da aggiungere vi prego di metterle a disposizione scrivendo qui o contattandomi con mp.
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da baffy » 11 mag 2009, 23:00

Ho raccolto in questi mesi anche un altro contatto per una struttura in grecia.
Non mi è possibile riportarlo qui.
E' una struttura privata che ha limiti di tempo anche alti, il costo si aggira sulle 6.000€.

Da tenere come "ultima spiaggia"
Per chi disgraziatemante ne avesse davvero bisogno
per chi venisse rifiutato da altre strutture
vi posso fornire numero di telefono.
:cuore
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da baffy » 24 giu 2009, 14:39

segnalo questo sito che racchiude molti articoli su ivg prima e dopo i 90 giorni per italia e estero.

http://abortoterapeuticoenon.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;

tra l'altro ha anche un link su aborto terapeutico all'estero che riporta al nostro post.... :ok
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da roborob » 16 set 2009, 12:56

prima di tutto grazie, davvero grazie per i recapiti che avete inserito.
la moglie di mio fratello ha avuto la tristissima esperienza di dover effettuare un aborto terapeutico e grazie al vostro aiuto sono riuscita a trovare la sede adatta.
la nostra esperienza è assolutamente negativa per quanto riguarda l'Italia.
ti fanno perdere un sacco di tempo in colloqui con chirurghi, psicologi, assistenti sociali. tutti indirizzati a farti cambiare idea.
come se non fosse abbastanza difficile la situazione e le scelte da prendere.
I miei hanno risolto in questa clinica:
UCMA - CLINICA D'ARA
C/ del Berguedà, 17 - 19. 08029 - Barcelona
Tel: + 34 93 3638163 Fax: +34 93 3638165
ci hanno dato appuntamento il giorno dopo la telefonata, sono stati gentilissimi, attenti e dopo poche ore era finalmente finito un incubo.
purtroppo essendo "esterna" alla faccenda posso darvi solo poche informazioni.
ho già chiesto a mio fratello di scrivermi nel dettaglio perchè sono convinta che possa aiutare tantissimo chi, come noi, si trova ad affrontare un mare di ignoranza.
al più presto vi scriverò.
grazie ancora, comunque.

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da marika75 » 23 nov 2009, 22:55

purtroppo il CENTRE HOSPITALIER INTERCOMMUNAL POISSY non accetta più pazienti straniere, l'ho chiamato oggi e mi hanno detto che l'equipe è troppo piccola e non ce la fanno a sostenere questo lavoro aggiuntivo.

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eliduma
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da eliduma » 30 dic 2009, 1:04

Ciao. Vorrei contribuire ad aiutare le mamme che si sono trovate come me a dover intraprendere la difficilissima strada dell'interruzione di gravidanza, strada resa ancor più difficile dalla legge italiana che ti costringe ad andare all'estero. Riporto qui nel modo più dettagliato possibile la mia esperienza nella speranza che ciò possa essere d'aiuto a qualcuno. Spero che in questo modo la personale tragedia che ho vissuto possa trasformarsi in qualcosa di positivo.

Durante l'ecografia morfologica scopriamo una grave malformazione del cuore chiamata tetralogia di Fallot. Essendo questa spesso associata alla delezione del cromosoma 22q11 vengo sottoposta a villocentesi e amniocentesi che confermano la delezione e viene diagnosticata alla mia bambina la sindrome di DiGeorge. Sono alla 23esima settimana di gestazione. L'ecografista mi passa “sottobanco” un foglio con l'indirizzo e il numero di telefono di una struttura ospedaliera di Nizza dove praticano l'interruzione di gravidanza fino alla 28esima settimana:
Hopital L'Archet 2
151, Route de Saint-Antoine de Ginestiere
BP 3079 - 06202 Nice Cedex 3
0033 4 92036092
Cominciano le mie ricerche. Scopro da internet che si tratta di una struttura universitaria. Alla prima telefonata chi mi risponde non parla italiano, nè inglese. Faccio richiamare da una mia amica che parla un pò di francese. E' sabato pomeriggio e mi dicono di richiamare il lunedì mattina a questo numero: 0033 4 92035948 dove mi avrebbe risposto sicuramente qualcuno che parla italiano. Così faccio e in un italiano stentato mi dicono di inviare a questo numero di fax: 0033 4 92035949 tutti i documenti in mio possesso relativi alla diagnosi della sindrome in questione (ecografie, indagine genetica, prelievi del sangue...). Spedisco il fax il lunedì pomeriggio e la mattina seguente mi chiamano parlandomi in italiano e mi danno appuntamento per il giovedì della settimana successiva, per la consulenza con il medico, e per il giorno seguente la consulenza, per l'interruzione della gravidanza. Mi mandano una informativa via e-mail dove in italiano viene spiegata in modo dettagliato tutta la procedura riguardante l'interruzione di gravidanza, i ricoveri, i costi e il recupero del corpicino. Chi fosse interessato a tale informativa mi può contattare e gliela manderò via e-mail. Mi dicono di presentarmi il giorno della consulenza con qualcuno che faccia da interprete in quanto il dottore non parla inglese, nè tanto meno l'italiano. Sono riuscita a contattare dopo mille difficoltà una persona splendida che fa l'interprete di mestiere e vive a Nizza. Costo 35 euro all’ora. Chi come me avesse bisogno di qualcuno che faccia da interprete può contattarmi e sarò ben felice di dare il nominativo di questa persona che si è dimostrata, oltre che una professionista, una persona dalla grande sensibilità e tatto nel trattare una questione così delicata come lo è una interruzione di gravidanza. Ho cercato un posto dove alloggiare una volta a Nizza abbastanza vicino all’ospedale e il meno costoso possibile e l’unico che ho trovato rispondere a entrambi i requisiti è l’ostello di Nizza che ha la possibilità di prenotare anche delle camere private con bagno. Il giorno della consulenza, sono alla 25esima settimana, raccolgono i dati di loro interesse riguardanti la gravidanza e le mie generalità, più vogliono vedere le ecografie fatte e tutti i documenti in mio possesso. Mi spiegano come avverrà l’interruzione e rispondono alle mie domande. Infine mi dicono di presentarmi il giorno seguente alle 7.30 per il primo ricovero a digiuno, dove mi fanno fare una doccia con un sapone disinfettante, mi danno un collutorio e mi fanno indossare una camicia sterile. Mi viene messa una flebo con una soluzione che induce al rilassamento. Mi portano in sala operatoria e lì insieme a mio marito aspetto distesa su una barella per circa 1 ora. Nessuno del personale infermieristico parla italiano, né inglese. Il dottore che pratica l’interruzione di gravidanza parla un po’ di italiano e mi spiega cosa sta per fare. Dopo una ecografia mi mettono un telo verde sul viso per cui non vedo nulla. Mi spiega che sta per farmi una anestesia locale (un po’ dolorosa) e poi non sento più nulla. Fanno una anestesia alla bambina attraverso il cordone ombelicale e poi l’iniezione che arresterà il suo cuoricino. In questa fase mio marito ha dovuto aspettare fuori. Mi dicono che è finito tutto e mio marito può rientrare con me. Aspettiamo ore interminabili, poi finalmente mi riportano nella mia stanza. Finita la flebo posso tornare all’ostello. Sono le 4 del pomeriggio. Mi hanno chiesto se volevo rimanere in ospedale anche per la notte ma io ho preferito di no. Eventualmente avrebbe potuto restare con me anche mio marito dato che ero in una stanza singola. Il giorno dopo alle 17 rientro per il secondo ricovero e l’induzione del parto. Solita doccia, camicia e collutorio. Verso le 23 mi mettono un dispositivo nel collo dell’utero che serve per dilatarlo (procedura piuttosto dolorosa). La mattina seguente mi tolgono il dispositivo nell’utero e mi danno la prima presa di pastiglie per provocare le contrazioni. Sono a digiuno e nonostante questo vomito ripetutamente. Dopo la seconda presa di pastiglie le contrazioni si fanno dolorose e chiedo l’intervento dell’ostetrica che visitandomi riscontra una dilatazione dell’utero di 2 cm. Mi fa andare in sala parto dove mi provocano la rottura delle acque. Dopo circa 15 minuti, sento dei dolori fortissimi, chiamo l’ostetrica che fa appena in tempo a mettersi i guanti per accogliere il corpicino della bambina. Si affrettano subito a coprirla e a toglierla dalla vista mia e di mio marito. Mi sistemano, accertano che la placenta sia fuoriuscita intera (in caso contrario mi avrebbero praticato una anestesia totale di pochi minuti per togliere i residui) e dopo qualche minuto mi portano la bambina come da me richiesto. La guardiamo, la prendiamo in braccio, la accarezziamo. L’ostetrica attende in un’altra stanza. Quando torna per prendere la bambina chiediamo di lasciarcela ancora un po’ e non fa obiezioni. Quando siamo pronti la restituiamo. Rimango ricoverata ancora una notte e vengo dimessa la mattina seguente senza nessuna visita di controllo. Mi vengono date delle pastiglie per evitare la montata del latte e mi vengono prescritti degli antidolorifici. Mi viene consegnata una foto della bambina, le altre arriveranno dopo alcuni giorni. Mi danno un certificato attestante la nascita della bambina priva di vita. Per i ricoveri e l’intervento abbiamo pagato 3.300 euro più 23 euro per la consulenza del primo giorno. Hanno dato la possibilità a mio marito di restare in stanza con me anche la notte dato che mi trovavo in una stanza da sola. Questo non sarebbe stato possibile se ci fossero state altre donne in stanza con me. Tutto il personale è stato molto disponibile e gentile, ma quasi nessuno parlava italiano, ancor meno l’inglese. C’era la possibilità di richiedere l’epidurale (compresa nel prezzo pagato) ma non è stato necessario. Come ho già detto viene praticata una iniezione al feto per arrestare il battito cardiaco dopo una anestesia, così il bambino non soffre in nessun modo. Mi sono trovata bene in questa struttura per quanto riguarda il modo in cui sono stata trattata e la sensibilità dimostratami rispetto alla situazione, ma nutro delle riserve circa la professionalità (nessuna visita alla dimissione, sbrigativi nei tempi…). Noi abbiamo dato l’autorizzazione all’autopsia. In questo modo pensiamo di aver contribuito alla maggiore conoscenza di questa sindrome di cui si sa ancora troppo poco. Inoltre con questa autorizzazione è l’ospedale ad accollarsi le spese per la cremazione. Le ceneri vengono depositate al crematorio di Nizza. Chi volesse portare il corpicino in Italia deve contattare una pompa funebre del posto.

Spero che la morte di Valentina possa essere valsa a qualcosa. Prima eri nella mia pancia… ora sei nel mio cuore.
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da Paola67 » 3 feb 2010, 9:08

Esperienza :
Riporto dati
32° settimana : diagnosi stenosi del dotto del silvio con idrocefalia
prognosi negativa

Interruzione all’estero presso:

Hospital de la Timone
Hospital d’enfants
13385 Marseille Cedex 5
8° piano (diagnosi prenatale)


Hospitale de la Conception
147’ Bulevard Baille
13385 Marseille Cedex 5
Numero Unique Standard AP-HM
0033491380000


Appartamento vicino il centro dove eventualmente soggiornare per mp

I riferimenti telefonici di una dottoressa Italiana per chi ne avesse bisogno li darò in MP

La persona è stata accudita in modo umano con molta professionalità
°°°o.O ~Paola e Nico ~ Silvano e Giorgia ~O.o°°°

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da goldenboy » 20 feb 2010, 11:28

ciao sono alla disperata ricerca di aiuto:
mia moglie è alla 30 settimana ormai,bimba con patologia severa sia livello neurologico sia fisico,
diagnosticata 3 settimane fa,ci avevano detto che non sarebbe soppravissuta ma dopo un
ricovero ,di una settimana, x febbre altissima x mia moglie,la gravidanza continua ..con tutte le sue problematiche.
stiamo cercando un aiuto al estero visto che in italia ti abbandonano al tuo destino!
abbiamo gia un maschietto di quasi 2 anni e perciò sto cercando il piu vicino possibile...
non so che altro aggiungere che altri prima di me non abbiano già detto...
siamo della zona di parma
chi ha delle indicazioni da darmi??
grazie in anticipo
SI passa dal disperato bisogno di aiuto...
Alla disperazione di averlo trovato!!

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da eliduma » 20 feb 2010, 12:24

goldenboy ha scritto:ciao sono alla disperata ricerca di aiuto:
mia moglie è alla 30 settimana ormai,bimba con patologia severa sia livello neurologico sia fisico,
diagnosticata 3 settimane fa,ci avevano detto che non sarebbe soppravissuta ma dopo un
ricovero ,di una settimana, x febbre altissima x mia moglie,la gravidanza continua ..con tutte le sue problematiche.
stiamo cercando un aiuto al estero visto che in italia ti abbandonano al tuo destino!
abbiamo gia un maschietto di quasi 2 anni e perciò sto cercando il piu vicino possibile...
non so che altro aggiungere che altri prima di me non abbiano già detto...
siamo della zona di parma
chi ha delle indicazioni da darmi??
grazie in anticipo
Prova a telefonare all'ospedale di Nizza a questo numero: 0033 4 92035948 la mattina dal lunedì al venerdì entro le 12. Prova a chiedere se un caso come il vostro può essere accettato. In teoria prendono fino alla 28esima settimana ma non ne sono sicura, magari vi accettano lo stesso. La persona che risponderà è molto gentile e parla un pò di italiano, vi saprà sicuramente dare delle indicazioni. Nizza non è poi tanto lontano, 40 km dopo il confine con la Francia. In bocca al lupo :incrocini
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da goldenboy » 8 mar 2010, 12:22

ciao sono passato x dire che noi siamo tornati da 3 gg. siamo stati aiutati dal ospedale di Marsiglia,
ma anche quello di Nizza ci aspettava..mentre la svizzera non è più disponibile.
non mi sento ancora di darvi descrizione più precise x ora, ma piu o meno è come la descrizione degli altri ospedali francesi e anche qui molto gentili.
Ringrazio eliduma,catwoman e paola67 per il loro aiuto.
confermato un gravissimo problema al feto...
ma non mi toglie ugualmente questo Grandissimo Dolore.
saluti da un papà che si accomuna ha tutte le mamme che hanno vissuto questa esperienza(perchè un figlio lo si ha avuto in ogni caso)
baci
SI passa dal disperato bisogno di aiuto...
Alla disperazione di averlo trovato!!

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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da teddymax » 18 apr 2010, 16:29

ciao io e mia moglie siamo alla disperata ricerca di informazioni per poter interrompere la gravidanza all'estero. siaomo alla 27+4
abbiamo letto tutto e preso gli indirizzi e numeri, volevamo solo chiedere di poter parlare con qualcuno che ha lo ha già fatto forse perchè magari a voce capiamo meglio, altrimenti grazie lo stesso se vogliate indirizzarci con maggior precisone
grazie maxegiuggiù

teddymax
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da teddymax » 10 mag 2010, 17:34

Ciao, siamo tornati da pochi giorni...la nostra bambina non c'è più.
Abbiamo contattato Parigi, Nizza, Marsiglia e Barcellona, tutti ci aspettavano ma i primi a contattarci sono stati quelli della TUTOR MEDICA di Barcellona (c/berguedà,19 tel 0034934192626 fax 0034933638165 e-mail: [email protected]).
Per quanto riguarda gli altri, il primo appuntamento era per il 12 maggio, c'era troppo da aspettare e la pancia cresceva di giorno in giorno ma la bimba no!
A barcellona non fanno una diagnosi si limitano ad attestare che la malformazione c'è ed è seria.
Sono stata accettata alla 30 settimana ma la bimba era alla 24+6 giorni.
Sono stata trattata più che bene se si considera che si parlava poco italiano ma poi del resto sanno fare il loro lavoro il comunicare non è cosi importante.
Per chi volesse maggiore informazione circa il loro protocollo siamo qua disponibili.
Ancora non riusciamo a realizzare che MATILDE non c'è più e nel nostro caso non abbiamo neanche la speranza di averne altri, due interruzioni per malformazioni simili sono troppe.
Ora non ci resta che affidarci alla scienza per cercare di capire come ad un certo punto i nostri bambini non vanno avanti nello sviluppo celebrare.
Siamo qua per ringraziare Goldboy, Eliduma e Paola67 per le informazioni e il sostegno morale.
GRAZIE.
max e giuggiù

Bosanza
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Re: ABORTO TERAPEUTICO ALL'ESTERO

Messaggio da Bosanza » 19 lug 2010, 17:16

Sono un papà che deve trovare informazioni per un eventuale aborto terapeutico all'estero.

La storia della gravidanza di mia moglie è stata meravigliosa fino alla morfologica, quando ci hanno riscontrato l'arteria unica nel cordone ombelicale... Un primo spavento, ma di per sé nulla di grave.

In seguito a questo e al modo in cui la ginecologa ha trattato mia moglie (a pesci in faccia), abbiamo cambiato ginecologa affidandoci ad una dottoressa dall'ottima fama dell'ospedale Macedonio Melloni di Milano.

Con la nuova ginecologa sono iniziati gli accertamenti che la precedente reputava superflui e - soprattutto - non era in grado di fare.
Sono state fatte altre due morfologiche, una di primo e una di secondo livello.
Il nostro bimbo risulta avere un'unica arteria nel cordone ombelicale, crescere poco e avere trigoni ai percentili superiori.
I due medici che stanno seguendo la nostra gravidanza considerano questa situazione morfologica preccupante e hanno paventato la possibilità di gravi sindromi cromosomiche.

Domani faremo l'amniocentesi che ci hanno detto avere dai 10 giorni alle tre settimane per dare dei risultati.
Noi siamo alla 27esima settimana di gravidanza.

Mia moglie mi ha chiesto di raccogliere informazioni, ma di non coinvolgerla fino a che non dovesse essere necessario muoversi per un aborto terapeutico: per lei questa ricerca è uno strazio non sostenibile di cui io ho la possibilità e il dovere di farmi carico.
In questo momento siamo in un limbo di speranza e angoscia, e io ho il compito straziante di preparare la strada qualora si verificasse il peggiore dei casi.

Sul forum ho trovato le risposte sul dove andare, ci sono i numeri di telefono e il racconto delle vostre esperienze.
Ciò che voglio chiedervi è se esiste qualcosa che io possa fare in questo momento di attesa per preparare la strada qualora gli esami dovessero fornirci risultati drammatici, considerando che risposte a voce le avremo anche in una decina di giorni, ma per il referto scritto trascorreranno tre settimane, portandoci alla 30esima.

Grazie.

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