Aria di vacanza..dove andrete?

[ci610]

Sul fatto che i Francesi tengono molto a parlare francese ci credo appieno. Sono abbastanza pieni di sè, e prendiamolo come un complimento.
Sulle lingue invece scusate ma non c'è storia: inglese. dappertutto.

ohhhh, dai quando sai l'inglese non ti serve altro

[Topillo]

Sì certo, come utilità concordo anche io.
Se poi a uno piace e vuole imparare altro, ben venga e secondo me si sceglie sulla base dei gusti.

[Giulia80]

Sul fatto che i Francesi tengono molto a parlare francese ci credo appieno. Sono abbastanza pieni di sè, e prendiamolo come un complimento.
Sulle lingue invece scusate ma non c'è storia: inglese. dappertutto.

ohhhh, dai quando sai l'inglese non ti serve altro

Magari fosse così semplice!
L'inglese ormai è dato per scontato e non basta già più. Figuriamoci da qui a 10-20 anni quando i nostri figli dovranno trovare il loro posto in un mercato del lavoro sempre più globale...

E comunque, anche solo per viaggiare, non è vero che basta l'inglese, nemmeno nei posti dove meno te lo aspetteresti. La multinazionale per cui lavora mio marito, che è olandese e ha per lingua interna ufficiale l'inglese, è costantemente alla ricerca di ingegneri che parlino anche giapponese e cinese, perché i rapporti con i loro clienti in Asia sono più snelli senza interpreti. E andare in Giappone, in Corea, a Taiwan o in Cina, anche se parli bene inglese, auguri. Anto dopo anni ancora gira con i bigliettini prestampati per i tassisti! Appena esci dal circuito internazionale "per turisti" l'inglese davvero non basta più.
Insomma, è necessario ma certo non sufficiente.

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[ci610]

bah, mio marito parla sono inglese e non ha mai avuto problemi con nessuno

[Topillo]

Secondo me invece è (ancora) sufficiente almeno per la maggior parte delle persone.
Poi chi lo sa. Vedo molto più probabile che l'inglese si diffonda maggiormente in cina e giappone, che non il contrario.

[floddi]

Mio fratello gira il mondo per la sua azienda e sa solo l'inglese, verissimo che oggi parlare cinese comincia ad essere utilissimo, ma immagino che i cinesi e giapponesi impareranno molto presto a parlare (in modo comprensibile) l'inglese, e non certo il francese.
Poi col traduttore sul telefonino arrivi ovunque.

[Topillo]

Eppure in Vietnam il francese era abbastanza diffuso.

[Topillo]

Comunque.... qualche anno fa avevo letto un articolo in cui si diceva che se in Africa il livello di natalità resta lo stesso e se il francese continuerà a essere insegnato in Africa come lo è ora, il francese sarà una delle lingue del futuro. Già ora è abbastanza parlato, credo sia intorno al 10° posto tra le lingue più parlate.
Ovvio, ci sono tanti "se".

Però io non sottovaluterei la diffusione del francese tra gli africani.

[Giulia80]

Ah, io parlo per la mia esperienza.
Però faccio un esempio che secondo me calza parecchio.
Nell'ultimo anno nella mia azienda sono stati assunti un po' di operatori. A seguito degli annunci sono arrivate da noi persone che avevano già fatto gli operai altrove. Bon, molte di queste persone - che pure avevano esperienza - non erano in grado di utilizzare un computer nemmeno a un livello di base, mentre da noi questo è un requisito anche per l'operaio che fa andare la più semplice delle presse. Il motivo è che ogni operatore deve saper mettere le mani sul gestionale, lavorare con una scheda di lavoro elettronica in mano, saper aprire un disegno tecnico su un tablet. Queste persone 20 anni fa sapevano leggere il disegno e compilare delle schede di produzione ed era più che sufficiente. Adesso no.
Lo stesso secondo me vale per le lingue. Mio marito parla italiano e inglese (e olandese, ma male) e per lui è più che sufficiente nel suo lavoro. Quando incontri il cliente rognoso che si rifiuta di parlare in inglese per motivi nazionalistici (e succede spesso con i clienti asiatici) c'è l'interprete e liberi tutti.
Però adesso non cercano più l'ingegnere che parla inglese e va bene così, cominciano a chiedere di più, e comunque chi parla più lingue è favorito.
Poi penso a un amico che fa lo chef a Jakarta, un altro che fa in ricercatore ad Ankara e sta per sposarsi, uno che è designer a Tokio, una trader di vini pregiati a Pechino. E guardo ad amici che hanno famiglie veramente miste: francesi e taiwanesi, francesi e iraniani, cinesi e spagnoli, italiani e olandesi, italiani e marocchini, irlandesi e giapponesi... e penso solo a persone che mi sono vicine: se allargassi un po' sarebbe tutto ancora più vario.
E mi dico che quello che spero per i nostri figli, fuori da qualsiasi altra scelta faranno in termini di studi e di lavoro, che si sforzino molto di imparare più lingue. Perché se anche nella vita la tua ambizione è fare "la pettinatrice" come dice mia figlia che potresti benissimo farlo sotto casa, quanto mondo in più è lì a tua disposizione se hai la possibilità di prendere la valigia e partire!

[ci610]

vabbè ma non è che possiamo essere onniscienti eh, anche sul mercato del lavoro, questo fatto che uno debba saper fare millesima cose per avere poi uno stipendio normale ha anche un po' rotto le palle onestamente, anche perché se ho una professionalità di un certo livello e so l'inglese ma non il francese, il tedesco o il mandarino, ti attacchi e tiri forte e ti accontenti dell'interprete

quando sono venuta qui e ho iniziato a cercare lavoro, c'è stato uno che mi ha chiesto, se oltre al fare quel che faccio, che mi pare già abbastanza, sapessi anche occuparmi della programmazione dei siti web perché sa, già che assumiamo una persona, meglio che sappia fare più cose
e certo, posso anche pulirti il cesso a sto punto

[floddi]

embè. ha ragione Ci. Il mercato del lavoro ora chiede laureati nei ruoli di operai e con il loro stipendio, possibilmente.
Adesso anche i corsi a qualifica ti danno le basi per l'informatica specialistica, ma quando comincio a sentire che un titolare di impresa edile vuole un manovale MA che sappia leggere e disegnare i cad, lo blocco subito e gli domando se vuole un manovale o un geometra. Abbiamo la possibilità di mandare entrambi, ma se vuoi il geometra per poi fargli fare il manovale non ci siamo.

[yoga]

vabbè ma non è che possiamo essere onniscienti eh, anche sul mercato del lavoro, questo fatto che uno debba saper fare millesima cose per avere poi uno stipendio normale ha anche un po' rotto le palle onestamente, anche perché se ho una professionalità di un certo livello e so l'inglese ma non il francese, il tedesco o il mandarino, ti attacchi e tiri forte e ti accontenti dell'interprete

Quoto.
E aggiungo che secondo me cercare di imparare cinese, giapponese o coreano da adulti è uno sforzo quasi inutile. Non sono come le lingue europee che possono essere più o meno difficili, qui siamo proprio su un altro livello. Ho vissuto in Corea per un anno e un mio amico italiano, che lavorava lì per la Samsung da sette anni quando sono arrivata io, lo parlava a livello di un bambino delle elementari e ancora non veniva invitato alle riunioni manageriali perché la sua conoscenza della lingua non lo permetteva (e questo è uno che parla perfettamente l'inglese e non certo stupido).
A Tokyo non parlano benissimo l'inglese, ma quando sono stata là qualche mese fa sono riuscita a comunicare senza problemi. Come avete gia' detto, gli abitanti di questi paesi impareranno decentemente l'inglese molto prima di quanto noi occidentali potremo imparare le loro lingue.

[yoga]

Ah e riguardo all'insegnamento dell'italiano, leggevo tempo fa da qualche parte (non so se sia attendibile) che l'italiano è la quarta lingua più studiata al mondo dopo inglese, spagnolo e mandarino. Ovviamente studiata non significa imparata... io stessa ho avuto tanti studenti di italiano quando lo insegnavo, sia in Corea che negli USA, ma pochi progrediscono oltre al livello base.

[Giulia80]

Mi pare superfluo dire che questo non è il mio caso.
Un operatore che deve fare un assemblaggio ha davanti un disegno con un cartiglio che dice n cose e quali controlli fare e deve compilare una scheda di controllo. Siccome uno dei nostri punti di forza è la digitalizzazione, noi non lavoriamo con la carta ma con i computer o i tablet a bordo macchina. Ed ecco qui perchè non posso prendere uno che non sa accenderlo un computer, non è che chiedo che sappia usare Solid Works per fare il magazziniere, né il tema è quello del sottopagare. Spero che questo genere di critica non fosse rivolta a me nello specifico.
E' semplicemente che il lavoro si è evoluto e sono cambiati gli strumenti.

Detto ciò, certo non ambisco all'onniscenza, né penso sia necessaria, e magari ho proprio torto nel pensarla così però penso che abbia ragione frate Guglielmo, quando alla ricerca del libro perduto, apostrofa Adso che gli porge un libro in arabo, definendolo "dalle pagine coperte di caratteri astrusi": "aveva ragione Bacone quando diceva che il primo dovere del sapiente è studiare le lingue!"
Ecco, io allargo: in un mondo sempre più globalizzato, diamoci il più possibile gli strumenti per trovare il nostro spazio.

[Dionaea]

Signore mie vi stupiró.
Nella mia facoltà, che sforna circa 300 insegnanti all'anno, hanno dovuto inserire un test propedeutico all'esame di matematica. Tale test si chiama "aritmetica zero" e si focalizza su....

Tenetevi forte


Le 4 operazioni!!!

Hai 30minuti di tempo per risolvere altrettante (mi pare) operazioni matematiche con + - × ÷

E c'è chi lo canna anche.

[Giulia80]

vabbè ma non è che possiamo essere onniscienti eh, anche sul mercato del lavoro, questo fatto che uno debba saper fare millesima cose per avere poi uno stipendio normale ha anche un po' rotto le palle onestamente, anche perché se ho una professionalità di un certo livello e so l'inglese ma non il francese, il tedesco o il mandarino, ti attacchi e tiri forte e ti accontenti dell'interprete

Quoto.
E aggiungo che secondo me cercare di imparare cinese, giapponese o coreano da adulti è uno sforzo quasi inutile. Non sono come le lingue europee che possono essere più o meno difficili, qui siamo proprio su un altro livello.

Io infatti parlavo dei miei figli, in ottica futura, certo non parlavo di me!
E dicendo che l'inglese non basta, non parlavo necessariamente di imparare le lingue asiatiche, parlavo di tutte le lingue come patrimonio da spendere.

[SIMONA72]

Signore mie vi stupiró.
Nella mia facoltà, che sforna circa 300 insegnanti all'anno, hanno dovuto inserire un test propedeutico all'esame di matematica. Tale test si chiama "aritmetica zero" e si focalizza su....

Tenetevi forte


Le 4 operazioni!!!

Hai 30minuti di tempo per risolvere altrettante (mi pare) operazioni matematiche con + - × ÷

E c'è chi lo canna anche.

Non mi stupisco. L'Italia non brilla certo nella preparazione matematica e scientifica in generale

[floddi]

Giulia ovvio che non parlavo di te!

[SIMONA72]

Io lo ammetto: con le lingue straniere sono una capra.
Ho studiato tedesco dalla seconda elementare alla quinta superiore: mi ricordo benino la grammatica ma a livello di vocaboli sono messa male. Riesco giusto a dire le cose basilari per sopravvivere.
All'università mi sono dovuta cimentare con l'inglese sia per un esame sia perché molti testi erano solo in inglese. Ho quindi imparato un solo l'inglese specifico per i miei studi. Qualche corso fatto dopo mi ha portata a conoscere anche in questo caso le parole base per la sopravvivenza.
Però sono riuscita pure a preparare un esame con alcuni testi in francese. Anche qui salvata dalla formule che sono un linguaggio universale.

[ci610]

Mi pare superfluo dire che questo non è il mio caso.
Un operatore che deve fare un assemblaggio ha davanti un disegno con un cartiglio che dice n cose e quali controlli fare e deve compilare una scheda di controllo. Siccome uno dei nostri punti di forza è la digitalizzazione, noi non lavoriamo con la carta ma con i computer o i tablet a bordo macchina. Ed ecco qui perchè non posso prendere uno che non sa accenderlo un computer, non è che chiedo che sappia usare Solid Works per fare il magazziniere, né il tema è quello del sottopagare. Spero che questo genere di critica non fosse rivolta a me nello specifico.
E' semplicemente che il lavoro si è evoluto e sono cambiati gli strumenti.

è chiaro questo, anche perché le macchine ormai sono quasi tutte digitalizzate, ma non condivido la questione che siccome cercano ingegneri che sappiano altre lingue oltre l'inglese, dobbiamo sforzarci di imparare altre lingue
così facendo secondo me si corre il rischio di avere un infarinatura di tutto, ma di essere un ingegnere mediocre

avevo letto l'annuncio per la ricerca di una baby sitter per tre fratelli, la volevano giovane, simpatica, amante dei bambini, automunita, che potesse parlargli inglese e che gli sapesse insegnare uno strumento musicale il tutto per 10 euro l'ora
cioè, ma se permetti a sto punto vengo a fare la baby sitter da te?