#nonunadimeno

[Topillo]

www.nonunadimeno.wordpress.org
https://www.facebook.com/nonunadimeno

Con tutto quello che accade tutti i giorni, un pensierino io ce lo farei.

[ely66]

il primo dà errore, il secondo me lo sto leggendo

[Topillo]

-1

A Roma domani.

[Topillo]

Cronaca...

Sono partita da sola, io non faccio parte di nessuna associazione, non ho organizzato niente. Sento solo il bisogno di andare, di esserci, per me, per le mie figlie, per tutte le bambine e le donne del mondo. Non ho fatto cartelli, non ho il megafono.
Mi infilo in macchina con 50 euro in tasca, la carta di identità e un libro ("La vita davanti a sé").

Arrivo a Rogoredo e parcheggio, con la sensazione, guardandola, di avere una gomma buca.

Salgo sul treno e parto. Mi sfila davanti tutta la campagna toscana, vedo anche dei daini.

Arrivo a Roma alle 13, tormentata da un mal di testa atroce e quindi corro in farmacia a prendere il moment act, ma me ne serviranno 3 prima che scompaia. Io scompaio in metropolitana e approdo in piazza Esedra. C'è già movimento anche se è presto e girello tra i vari gruppi per rendermi conto di quello che sta per succedere. Ma era impossibile prevedere il seguito.
A un certo punto, arriva un camion decorato: sopra ci sono alcune delle organizzatrici e una bravissima violinista che suona musica popolare.

Dal camion ci dicono di iniziare a disporci e a prepararci per la partenza. Io sono abbastanza avanti, trascinata dal gruppo di donne che è accanto a me, donne di tutte le età, tutte. A un certo punto ho l'impressione che la signora alla mia sinistra sia una delle guru che leggo su FB ma non ho mai visto. E quando capisco che è lei, quasi quasi mi viene da abbracciarla, ma mi trattengo, non sono mai stata espansiva.

Ma non si parte. Arriva la notizia che alcuni pullman sono stati bloccati dalla polizia, che ha schedato e perquisito le manifestanti.
Ed è allora che mi rendo conto che siamo tante. TANTISSIME. Non si vede la fine del corteo che inizia a formarsi.
Arrivano le prima voci: siamo 100mila. No, di più.
Alla fine la questura dirà che siamo 200.000. DUECENTOMILA, una marea, un fiume. Un oceano di donne.

Nessuna bandiera politica, nessuno slogan che non sia "non una di meno" e le sue declinazioni, nessun colore che non sia il rosso, nessun bollino che non sia una matrioska.
Nessun litigio, nessun problema.
Solo donne in cammino.

Qualcuno ha detto che è stata una festa, ma non era una festa, proprio per niente. Era una sfilata dignitosa e piena di pathos di donne unite dallo stesso sentimento: NON UNA DI MENO.

Finalmente si parte e siamo un immensa folla che riempie le strade di Roma, recitando: CAMBIEREMO IL MONDO CON LE NOSTRE IDEE, SIAMO LA LUNA CON LE MAREE, cantando LA LIBERTA', LA LIBERTA', LA LIBERTA' DELL'UMANITA'.

Ci sono signore di una certa età che negli anni 70 cantavano "Sebben siam donne paura non abbiamo" e ora lo ricantano. Ci sono le donne dei centri antiviolenza, quelle dei consultori, ci sono le OSTETRICHE per una buona nascita, contro la violenza ostetrica. Ci sono le donne di D.i.Re, ci sono le blogger, ci sono tutte. Tutte.

E ci sono io e quelle come me. Che non hanno organizzato niente, che non alzano le mani unite nel simbolo femminista, che non indossano nessuna divisa, che non hanno mai sfilato prima, ma che ci sono.

Siamo qui. Siamo tutte qui.
Per 4 ore camminiamo e cantiamo il dolore e la determinazione nel dire basta. BASTA.

E se anche i media non hanno quasi nominato la manifestazione, noi c'eravamo. 200mila persone non si possono ignorare.

Alla fine ci si ritrova a San Giovanni. E finisce. Un saluto sentito, di sorellanza e io sparisco di nuovo nella metro, poi sul treno.
Mi tocca pure gonfiarmi la gomma, perchè era sgonfia davvero e alle 22 sono a casa.

E ora vediamo. Che sia un punto di partenza e non di arrivo.
Spero che qualcuna di voi ci fosse, come me, in sordina.
E chi non c'era, ha perso una occasione storica. Un momento potentissimo di anime congiunte.

[ValeBXL]

Bel racconto Topillo.
Io non sono una persona da manifestazione, cerco più di agire intorno a me. Il 26 ho portato le mie figlie e diverse loro amiche alla giornata organizzata da un'associazione di donne per far vedere alle ragazze, le donne di domani, che le materie scientifiche sono alla loro portata, che non è vero che l'ingegneria, la matematica, la fisica, le scienze in generale sono materie più adatte ai maschi. Per tutta la giornata hanno mescolato ingredienti per creare cosmetici, hanno scritto un codice per far muovere un robot, hanno ascoltato donne che fanno lavori di prestigio in ambiti dominati dagli uomini. Io traducevo dall'inglese al francese per alcuni workshop e ho visto quanto queste ragazze sono determinate, intelligenti, piene di idee per il loro futuro. Speriamo che anche da esperienze come queste imparino a diventare donne forti, indipendenti, che capiscano che possono dire di no agli uomini, che possano riconoscere rapporti malati e scappare via, perchè loro sono la cosa più importante.

[Topillo]

Era la prima manifestazione a cui andavo. Non ci andavo neppure alle superiori.
Non sono mai stata una "da piazza" e, come te, ho sempre solo lavorato sulle mie figlie.
Ma mi sono resa conto che non basta.

[val978]

Partecipare a una grossa manifestazione a Roma ti segna per la vita.
Personalmente ricordo benissimo la prima, e le emozioni identiche alle tue (sebbene il tema fosse diverso)
Io ricordo la sensazione di onnipotenza dei giorni e dei mesi successivi.
Purtroppo nel mio caso fu un buco nell'acqua, la guerra ci fu e ce ne furono anche altre.
Ma ci furono anche altre manifestazioni a cui ho sempre partecipato con entusiasmo.
Ma è molto bello riunirsi fisicamente per manifestare, si forma una marea umana che è impossibile ignorare, si ha la sensazione di esserci davvero e di non essere soli.
Spero che questo sia un passo di un reale cambiamento.

[Cicci1]

Scusa Topillo solo una domanda: ma con il treno sei arrivata a Termini, Tiburtina o Ostiense?

Per il resto...hai fatto bene, sentivi di andare e lo hai fatto. Brava.
Sabato mio marito voleva andare in centro a Roma, non per la manifestazione ma per una semplice passeggiata.
Io l'ho dirottato verso il mare. Non volevo avere niente a che fare con la manifestazione.
Nelle manifestazioni non ci credo, come non credo negli scioperi.

[ci610]

io posso solo dire, da ex cittadina romana, che detesto le manifestazioni, una città perennemente ostaggio di ogni genere di manifestazione, non se ne può più
che poi, scusate la domanda ignorante ma davvero non ho capito, qual è la richiesta?

[hamilton]

Non una di meno, ovvio

[Topillo]

Sono scesa a Termini.

Le richieste sono molteplici, ma riassumibili in:

si affronti la violenza contro le donne non in modo emergenziale, ma strutturale. Ovvero che si mettano in atto una serie di interventi volti a incentivare la cultura della parità e ad aiutare le vittime, quindi più fondi ai centri antiviolenza (a Roma ne hanno chiusi un paio di recente, per mancanza di fondi), educazione nelle scuole, lotta alla prostituzione col modello norvegese, abolizione dell'obiezione di coscienza nelle strutture pubbliche, ecc.
Questo a grandi linee. Dopo il corteo, nella giornata di ieri, in tutta Roma, erano stati organizzati incontri e discussioni proprio per definire desideri e modalità.

E' anche più ampio, ma se una ha desiderio di approfondire, non ha che da googlare: non una di meno e le si aprirà un mondo.

Perchè sì, l'obiettivo è arrivare a "non una di meno", a non avere donne uccise per mano di chi diceva di amarle, in media una ogni tre giorni.

[Topillo]

Ecco i tavoli di discussione:

https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/27nov/

[Cicci1]

Topi ma....da Termini a Piazza Esedra IN METRO?????????
Sono neanche 500 metri...una camminatrice come te!!!!!!!!
Si fa prima a piedi che a scendere le tre rampe di scale di Termini, cercare di infilarsi in un vagone metro, riuscire a scendere 60 secondi dopo e riemergere in superficie dopo 2 rampe di metro interminabili.
Dimmi chi è stato a consigliarti di prendere la metro per 1 fermata 1 che lo picchio, alla faccia della non-violenza

[val978]

ma magari una che non frequenta roma non lo sa?

[Topillo]

Ahahah!! Ho fatto tutto da sola. A dir la verità, avevo visto che era vicino, ma tanto sono brava a perdermi nelle grandi città, se vado a piedi, tanto con la metro vado benissimo. Così ho fatto tutte le rampe che hai detto e non mi sono persa!!!!

[Cicci1]

Vabbè, perdonata. L'ingenuità dei principianti!!

La prossima volta che vieni dimmelo prima, che ti consiglio qualche scorciatoia per bypassare la metro per quanto possibile e raggiungere la tua meta senza perderti

[ci610]

perchè a roma la metro è un buco nero, nel quale puoi entrare e non uscire più

[MariPi82]

perchè a roma la metro è un buco nero, nel quale puoi entrare e non uscire più

Letteralmente.

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[SuzieQ]

eh si il focus è proprio il percorso che ha fatto.

io sarei venuta con te volentieri.

a scuola dove lavoro ne ho parlato con i colleghi, anche un po inc*****a. perché per la giornata contro la violenza non sono stati programmati interventi strutturati con i ragazzi. Ma è un mio obiettivo per il prossimo anno.

[Topillo]

Uno dei problemi è proprio quello, la "resistenza" delle scuole. Anche se il MIUR ha infilato nella riforma una mezza frasetta sulla necessità di educare in questo senso, le scuole fanno resistenza.
Paura del gender.... assurdità di questo genere.