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Prima, durante e dopo la gravidanza
Le Poesie dell'Amore e del Dolore
- phyd
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Il bacio - P.Neruda
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Ti prego - H.Hesse
Quando mi dai la tua piccola mano
che tante cose mai dette esprime
ti ho forse chiesto una sola volta
se mi vuoi bene?
Non è il tuo amore che voglio
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.
Quando mi dai la tua piccola mano
che tante cose mai dette esprime
ti ho forse chiesto una sola volta
se mi vuoi bene?
Non è il tuo amore che voglio
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.
- phyd
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Avverbi di luogo - Juan Vicente Piqueras
Qua è dove sono io. Ovunque sia
sarò sempre qua, dove mi vedi.
Questa casa, questi volti, questi oggetti
stancano perchè il qua stanca.
Qua viene sete di andarsene, sete di laggiù.
Ma laggiù è il luogo dove non potrò mai stare,
dove io sono impossibile. Ovunque vada
il là dove sarò diverrà qua
e io ci sarò ad aspettar me stesso
con in mano un mazzo di rose tutte uguali.
Là è il tuo qua.
Là sembra un grido perché è dove fa male.
Io voglio essere là dove tu stai,
e tu qua, o meglio: noi due laggiù, remoti, insieme
ché vivo è uguale a insieme.
Laggiù c'è l'amore che non c'è qua.
Quegli oggetti toccati dalle tue mani,
quello che pensi, dici, taci o sogni,
quei luoghi dove stai senza di me,
quello desidero, quello mi occorre.
Ed essere il tuo là, il tuo alito sospeso.
Laggiù è la salvezza, il miraggio
nato dalla sete di stare qua.
Laggiù saremmo felici per sempre
stretta la foglia e larga la via
laddove il tuo qua e il mio là si riunirebbero.
Laggiù è pioggia cadendo
su questo deserto inaridito.
Laggiù è il Paese di Bengodi, Eldorado, il non-plus-ultra.
Io sono qua, tu là, e noi due laggiù, ma quando?
Questo è pietra. Codesto è seta. Quello è mare.
Qua è focolare impossibile, intima assenza,
odiato domicilio, carcere di ogni giorno.
Là calore del tu, mia la tua vita,
tesoro della tua isola, aria d'amore.
Laggiù, dove non siamo, piove sulla vita
che non sarà mai nostra e che ci attende.
Qua è dove sono io. Ovunque sia
sarò sempre qua, dove mi vedi.
Questa casa, questi volti, questi oggetti
stancano perchè il qua stanca.
Qua viene sete di andarsene, sete di laggiù.
Ma laggiù è il luogo dove non potrò mai stare,
dove io sono impossibile. Ovunque vada
il là dove sarò diverrà qua
e io ci sarò ad aspettar me stesso
con in mano un mazzo di rose tutte uguali.
Là è il tuo qua.
Là sembra un grido perché è dove fa male.
Io voglio essere là dove tu stai,
e tu qua, o meglio: noi due laggiù, remoti, insieme
ché vivo è uguale a insieme.
Laggiù c'è l'amore che non c'è qua.
Quegli oggetti toccati dalle tue mani,
quello che pensi, dici, taci o sogni,
quei luoghi dove stai senza di me,
quello desidero, quello mi occorre.
Ed essere il tuo là, il tuo alito sospeso.
Laggiù è la salvezza, il miraggio
nato dalla sete di stare qua.
Laggiù saremmo felici per sempre
stretta la foglia e larga la via
laddove il tuo qua e il mio là si riunirebbero.
Laggiù è pioggia cadendo
su questo deserto inaridito.
Laggiù è il Paese di Bengodi, Eldorado, il non-plus-ultra.
Io sono qua, tu là, e noi due laggiù, ma quando?
Questo è pietra. Codesto è seta. Quello è mare.
Qua è focolare impossibile, intima assenza,
odiato domicilio, carcere di ogni giorno.
Là calore del tu, mia la tua vita,
tesoro della tua isola, aria d'amore.
Laggiù, dove non siamo, piove sulla vita
che non sarà mai nostra e che ci attende.
- phyd
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
ex voto - eugenio montale
Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade.
Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio. Tanto e altro
puó darsi o dirsi.
Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.
Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade.
Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio. Tanto e altro
puó darsi o dirsi.
Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.
Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
- phyd
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
E un'altra di Pavese
Dove sei tu, luce, è il mattino
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest’ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.
Dove sei tu, luce, è il mattino
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest’ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.
- ema1
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Diana Lo sai che mi piacciono tutte da morire.
"In questa notte di preghiera, io guardo la luna, e con le mani giunte, faccio parlare il mio cuore"
- phyd
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Lo soema1 ha scritto:Diana Lo sai che mi piacciono tutte da morire.
- phyd
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:13
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
S'ode ancora il mare - Salvatore quasimodo
Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
- SiAMa
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- Iscritto il: 16 mar 2006, 15:07
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
che belle Diana! la mia preferita di Pavese è Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
di Hesse mi piacciono tutte quelle d'amore
non conosco l'autrice della tua poesia Ema
di Hesse mi piacciono tutte quelle d'amore
non conosco l'autrice della tua poesia Ema
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar
- phyd
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:13
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Ok, e concludo con questa, e per un pò di mesi mi fermo di nuovo
Ode al giorno felice - Pablo Neruda
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
Ode al giorno felice - Pablo Neruda
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
- SiAMa
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- Iscritto il: 16 mar 2006, 15:07
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
uno dei miei autori preferiti
Guardavamo dalla finestra, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
Sospirammo:
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo...
E la neve venne,
venne verso sera.
Essa
giù dall’alto dei cieli
volava
a seconda del vento
e nel volo
oscillava.
Evgenij Evtusenko
qui siamo sommersi dalla neve
Guardavamo dalla finestra, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
Sospirammo:
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo...
E la neve venne,
venne verso sera.
Essa
giù dall’alto dei cieli
volava
a seconda del vento
e nel volo
oscillava.
Evgenij Evtusenko
qui siamo sommersi dalla neve
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar
- ema1
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- Iscritto il: 16 apr 2005, 2:01
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
SiAma e' polacca. Sono state postate anche altre sue poesie da altre golline.
"In questa notte di preghiera, io guardo la luna, e con le mani giunte, faccio parlare il mio cuore"
- SiAMa
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- Iscritto il: 16 mar 2006, 15:07
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
grazie Ema,è un nome che non mi resta in mente
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar
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- Iscritto il: 16 apr 2005, 2:01
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Nemmeno a me, pero mi erano piaciuto le sue poesie postate qui. Poi questa l'ho letta per puro caso e mi e' piaciuta.SiAMa ha scritto:grazie Ema,è un nome che non mi resta in mente
"In questa notte di preghiera, io guardo la luna, e con le mani giunte, faccio parlare il mio cuore"
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Bellissima!SiAMa ha scritto:che belle Diana! la mia preferita di Pavese è Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Io trovo sia bellissima anche questa, mi sembra di averla postata all'apertura di questo topic, comunque i primi tempi...SiAMa ha scritto:di Hesse mi piacciono tutte quelle d'amore
Nella nebbia - Hesse
Strano, vagare nella nebbia!
È solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l'altro
ognuno è solo.
- SiAMa
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- Iscritto il: 16 mar 2006, 15:07
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
si anche questa è molto bella di Hesse!
e mi rispecchia molto ahimè,la sento molto mia.
e mi rispecchia molto ahimè,la sento molto mia.
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Siama, molto bella, sconoscevo Evgenij Evtusenko
- phyd
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:13
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
Bè...purtroppo è una condizione comune a molti...SiAMa ha scritto:si anche questa è molto bella di Hesse!
e mi rispecchia molto ahimè,la sento molto mia.
A proposito, stupenda la già postata "Ed è subito sera" di Quasimodo
- SiAMa
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- Iscritto il: 16 mar 2006, 15:07
Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
io lo adoro! non ricordo se ne ho postate altre qui,ora devo scappare ma tornerò e vi annoierò con le mie preferite
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar
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Re: Le Poesie dell'Amore e del Dolore
mi riferivo ad EvtusenkoSiAMa ha scritto:io lo adoro! non ricordo se ne ho postate altre qui,ora devo scappare ma tornerò e vi annoierò con le mie preferite
L’acqua tende verso il basso e anche l’amore va verso il fondo, è la sua forza di gravità. Ciò che viene da sopra non ha bisogno di altezza, ha bisogno di profondità, vuole sperimentare l’abisso Questa è la legge del mondo.Von-Balthasar